Ser Ciappelletto

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RIASSUNTO SER CIAPPELLETTO

Il vero nome di Ser Ciappelletto è Ser Cepparello da Prato che è un notaio chiamato così perché i francesi sono in realtà convinti che il suo nome sia un diminutivo di cappello. L'uomo ha una pessima reputazione, è dedito all'omosessualità, al gioco ha compiuto diversi atti violenti. Insomma è veramente una persona poco affidabile che però decide di accettare l'incarico perché in quel momento si trova in difficoltà economica. Così, Ser Ciappelletto parte per la Borgogna e viene ospitato da due fratelli fiorentini che fanno gli usurai. Mentre Ser Ciappelletto è ospite della casa, cade malato tanto gravemente che i due fratelli cominciano a preoccuparsi.

Il problema risiede nel fatto che, qualora Ser Ciappelletto morisse da loro, dovrebbe essere seppellito in terra sconsacrata causando problemi alla fama dei due fratelli che non è immacolata all'interno del paese. D'altro canto i due non se la sentono nemmeno di lasciare il povero Ser Ciappelletto fuori di casa in quelle condizioni e sanno che qualora chiamassero un prete e lui si confessasse, nessuno potrebbe mai perdonarlo per tutti i suoi peccati. Ser Ciappelletto però sente i due discutere nella stanza accanto: li chiama e propone loro il suo piano. Chiamare un frate, confessarsi e fingere di essere colui che non è. E così viene fatto.

LA BEFFA DI SER CIAPPELLETTO E I PECCATI CONFESSATI

Ricordati che questa è la prima beffa messa in scena nel Decameron. Infatti, all'arrivo del frate Ser Ciappelletto si confessa e finge di essere una persona talmente tanto pia che il padre gli perdona peccati ridicoli. Per esempio, il frate gli chiede se è stato casto e Ser Ciappelletto dice di non aver mai avuto una donna nella sua vita, di non aver mai ucciso, di non esser mai stato violento, di non aver mai rubato. Inoltre si dimostra anche contrito quando dice che uno dei peccati più grandi che ha commesso è stato insultare sua mamma quando era piccolo e sputare in chiesa una volta. Il frate gli dà l'estrema unzione e, dopo poco, Ser Ciappelletto muore

IL TEMA DEI FALSI SANTI

Nel momento in cui i frati del convento vengono chiamati per allestire il suo funerale e la sua sepoltura, il frate che gli ha dato l'estrema unzione, si reca dal priore e racconta quanto Ser Ciappelletto fosse santo, quanto fosse buono quest'uomo. La voce si diffonde e viene fatta un'orazione in cui si esaltano le qualità di Ciappelletto. Inizia una lunga processione di fedeli che si recano sia al funerale che sulla tomba delluomo. Panfilo sottolinea che non sappiamo se effettivamente Ser Ciappelletto bruci o meno allinferno perché potrebbe sempre darsi che, allultimo, nel profondo del suo cuore, si sia pentito delle malefatte e che quindi Dio, che è così misericordioso da ascoltare lo stesso le preghiere dei fedeli che si recano da Ser Ciappelletto, magari può esser stato abbastanza misericordioso da perdonarlo.

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