Il lavoro ha unimportanza molto elevata e che anche se fatichiamo a comprendere fa pienamente parte della nostra vita: È proprio il lavoro a garantire benessere e in generale a permettere la sopravvivenza dellindividuo; contribuisce alla realizzazione personale e fornisce alluomo importanza e prestigio. Definito prima di tutto laborator, luomo moderno appare assai diverso da quello del medioevo, così come la concezione stessa del lavoro, che prima era concepito come un occupazione necessaria alle esigenze delluomo e per distogliere la mente dallozio, il lavoro manuale era esclusivamente riservato a servi e schiavi, ma in generale era considerato una condanna per la disubbidienza di Adamo, la cui caduta impartisce al destino delluomo la fatica, inevitabile e necessaria.
Con la decadenza che caratterizza i primi secoli del medioevo la società feudale era organizzata in tre ordini, con i contadini a rappresentare la maggioranza della popolazione e a vivere in condizioni particolarmente dure ed alla cui attività dipendeva la sopravvivenza anche dei più potenti; Sì aristocratici ed ecclesiastici vivevano di rendita, la schiavitù fu la fonte principale della forza lavoro rurale e a differenza dei latifondi di epoca romana, leconomia agricola medievale si riorganizzò attraverso le Curtis, proprietà di un signore che manteneva lo status quo. In questi centri economici le terre venivano coltivate da servi e i piccoli appezzamenti erano affidate ai massari che potevano essere contadini liberi o servi Casati. Invece, dallXI secolo, i contadini iniziarono a potersi affrancare dalla condizione servile attraverso il pagamento di un riscatto e mantenendo solo gli obblighi di corvèes e di pagamento del canone; inoltre ci fu una progressiva professionalizzazione del lavoro e di conseguenza la specializzazione in diverse attività artigianali.
Dal XII secolo rifiorì io il mondo cittadino e il lavoro artigianale acquisì valore; il cuore della città divenne il mercato e si cominciò ad affermare la divisione tra ricchi e poveri: molti erano i lavori giudicati in modo negativo o impuri, la conseguenza anche del tabù del denaro.
I mercanti furono il nuovo ceto emergente della società cittadina, un lavoro che vivacizza gli scambi e consolidò la posizione economica dellItalia comunale: viene cancellato in modo progressivo limmagine di Gesù che caccia i mercanti dal tempio e la Chiesa promosse un modello comportamentale per un nuovo ceto sociale in rapida ascesa. Questo cambio di mentalità fu molto radicale e condanno ogni forma dusura. Oltre al mercante si affermò anche la figura dellintellettuale cittadino, un insegnante presso le università, che dovette riscattarsi dallaccusa di un commercio illecito. Infatti, come il mercante era sospettato di vendere il tempo, che appartiene solo a Dio, i docenti e maestri universitari erano accusati di vendere la scienza che apparteneva solo a Dio. In ultima analisi, negli ultimi secoli del medioevo il lavoro non fu più oggetto di disprezzo ma meritevole di guadagno e arricchimento per la fascia intermedia della popolazione.
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~Appunti scolastici~
RandomIn questo libro troverete, divisi per materia, tutti i riassunti e gli appunti che ho collezionato in questi anni. Si tratta di argomenti che spaziano molto, partendo dalle medie fino ad arrivare alla quarta superiore, inoltre il libro è in continuo...