~Appunti scolastici~

Reconquista ed eresie

Fra l'XI e il XII secolo si inserisce anche il movimento della Reconquista. La monarchia Spagnola che dominava ormai su uno Stato Nazionale Unitario propagandò una marcia sistematica contro il nemico Musulmano. Infatti, nel tempo si erano venuti a creare dei regni cristiani: il regno di Castiglia il regno di Aragona, il regno di Navarra il regno di Catalogna. Nel corso dell'XI secolo questi regni diedero vita ad un progetto militare ambizioso:l'idea dellla Reconquista, una guerra santa per sottomettere i musulmani che abitavano la penisola, durante la quale Papa Alessandro II aveva sostenuto i guerrieri concedendo l'indulgenza plenaria. La prima fase della Reconquista si concluse con la conquista di Toledo, nel 1085. Verso la fine del XII secolo Portogallo, Castiglia e Aragona ripresero ad avanzare verso sud con un piano che si concluse con una grande vittoria a Las Navas De Tolosa nel 1212.

L'espansione dei commerci e delle città dell' Europa occidentale aveva contribuito a diffondere la cultura anche fra i laici, I quali cominciarono a manifestare il loro dissenso nei confronti della chiesa. infatti, l'esigenza di rinnovamento morale e spirituale fece sbocciare dei nuovi movimenti pauperistici che chiamavano la chiesa alla povertà delle sue origini. Il primo di questi movimenti fu il patarinismo che forse Milano e fu diffuso fra le classi popolari, i patarini invitavano i fedeli a non dar retta alle funzioni religiose condotte da sacerdoti sospetti di simonia e concubinato. Invece Pietro Valdo, un ricco mercante di Lione che vendette tutti i suoi beni e li donò ai poveri, cominciando a girare di città in città, esaltò l'importanza della povertà come valore autenticamente evangelico. I valdesi vivevano sempre in cammino per diffondere la parola di Cristo, proprio per questo ebbero rapido successo soprattutto in Francia e in Italia settentrionale. La chiesa, inizialmente favorevole, in seguito ordinò a Valdo e suoi seguaci seguaci di cessare la loro predicazione poiché non poteva tollerare di essere messa sotto accusa, quindi il papà li bollò come eretici. In particolare, Papa Innocenzo III li perseguitò accanitamente e moltissimi valdesi morirono per le loro idee. Fra coloro che la chiesa condanna per eresia vi erano anche moltissime donne che chiedevano di avere un ruolo attivo all'interno dei vari movimenti, un'esperienza importante fu quella delle beghine, che vivevano riunite in una piccola comunità e furono perseguitate come retiche e condannate al arrogo.

Però, Papa Innocenzo III, si dedicò in particolare all'annientamento dei catari, un gruppo religioso diffuso nell'Italia centrale e settentrionale e soprattutto nella Francia meridionale. Il catarinismo era più che un'eresia un'altra religione, infatti, credevano nell'esistenza di due divinità sempre in lotta fra di loro: il Dio del bene e del male. Quest'ultimi cercavano di vivere in modo semplice e pacifico, infatti alla loro morte si lasciavano morire di fame per poter ritornare ad essere puri spiriti. In poco tempo si creò una chiesa che si contrapponeva a quella di Roma, Innocenzo III bandì infatti contro di loro una vera e propria guerra, nota come la crociata albigese.

All'inizio del XIII secolo la chiesa escogitò anche un altro mezzo per porre fine al diffondersi dell'eresia catara e valdese. Nominò degli speciali giudici ecclesiastici, gli inquisitori, che dipendevano direttamente dall'autorità del Papa e che avevano il compito di giudicare gli eretici, più che convincerli volevano in tutti i modi costringere gli eretici a rinnegare pubblicamente le loro convinzioni, molto spesso però si ricorreva anche alla tortura. Il tribunale alla fine del processo emetteva una sentenza, la pena poteva consistere in penitenze, digiuni, ma anche fino alla confisca dei beni e la condanna al rogo. Poichè la chiesa non poteva decidere della vita o della morte, il condannato veniva affidato al braccio secolare, cioè alle autorità civile per l'esecuzione della condanna a morte.