Grazie al batteriologo Frederich Griffith oggi sappiamo dell'esistenza del DNA, infatti notó durante degli esperimenti alcuni ceppi S e altri ceppi R che producevano delle colonie differenti tra di loro e vide la presenza di una capsula che non si trovava negli R e che si scoprì essere proprio il DNA.
Dopo di lui Hershey e Chase utilizzarono il batteriofago T2 per capire se a produrre nuovi virus fosse il DNA o le proteine: tennero conto delle differenze chimiche tra il DNA, nel quale cè il fosforo ma non lo zolfo, e le proteine, prive di fosforo ma con lo zolfo e da ciò, grazie a degli esperimenti, capirono che era il DNA a trasmettere ai batteri tutte le informazioni genetiche per i nuovi virus.
Nel frattempo alcuni biochimici provavano a determinare la configurazione molecolare degli acidi nucleici, un termine coniato da Miescher, il quale trovò in nuclei di cellule prelevate dal pus una sostanza che chiamò nucleina. Dopo di lui dei chimici notarono che la nucleina mostrava le caratteristiche di un acido è proprio per questo viene chiamata acido nucleico, che successivamente si scoprì fosse composto da nucleotidi: molecole costituite da una base azotata, un gruppo fosfato e uno zucchero pentoso (cinque atomi di carbonio).
Il DNA prende il nome dallo zucchero desossiribonucleico e contiene quattro diversi tipi di nucleotidi, identificate da quattro basi azotate: adenina e guanina (doppio anello e chiamate purine), timina e citosina (anello singolo chiamate pirimidine).
LRNA è un polimero di nucleotidi che presenta il ribosio al posto del desossiribonucleico e al posto della timina ha luracile.
Quattro esigenze del DNA per essere materiale genetico:
Essere in grado di custodire le informazioni che diversificano le specie tra di loro .
Essere costante allinterno di una stessa specie in grado di duplicarsi con precisione.
Poter subire rari cambiamenti per levoluzione.
Trovare espressione nel fenotipo, grazie allRNA.
Infine il chimico Carghaff analizzò il contenuto di basi e notò che il contenuto percentuale non è fisso ma variabile in base alla specie e scoprì che la percentuale di adenina è uguale a quella di timina (due legami a idrogeno) e che quella di guanina si uguaglia a quella di citosina (tre legami a idrogeno): un fenomeno che oggi chiamiamo appaiamento complementare delle basi.
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~Appunti scolastici~
RandomIn questo libro troverete, divisi per materia, tutti i riassunti e gli appunti che ho collezionato in questi anni. Si tratta di argomenti che spaziano molto, partendo dalle medie fino ad arrivare alla quarta superiore, inoltre il libro è in continuo...