Nella prima metà del 500 in Europa nacque lultima grande monarchia universale con a capo Carlo d'Asburgo, il quale fece sposare suo figlio Filippo con Giovanna, unica figlia dei potentissimi sovrani di Spagna: da loro nacque Carlo nel 1500, che dopo la morte prematura del padre il reddito i possedimenti borgognoni, in seguito con la morte dei due nonni anche quelli spagnoli, austriaci il diritto allelezione imperiale.
Alla morte del nonno, si aprì per Carlo la competizione per la successione imperiale, ostacolata dal re di Francia Francesco I, che temeva per i propri territori siccome circondati dai domini del giovane Asburgo e così voleva ottenere la corona. Entrambi giocarono la stessa carta della corruzione dei sette principi ma a prevalere fu Carlo, incoronato nel 1519 come Carlo V. Il giovane era profondamente devoto ai valori evangelici del cristianesimo ma aveva comunque ricevuto una educazione aristocratica tardo medievale: grazie a questi ideali tradizionali, Carlo era convinto che la sua missione fosse quella di dar vita ad un impero esteso a quasi tutta la terra, ma questa sua idea si dovette scontrare con la realtà che era totalmente cambiata dai tempi di Carlo Magno. Carlo dominò per quasi quarantanni in questo periodo fu impegnato su tre fronti di scontro politico, militare e religioso: contro il re di Francia, che voleva il dominio sullItalia e sulla Borgogna; contro limpero ottomano, in lotta con le flotte europee per il predominio del Mediterraneo; contro i principi tedeschi, che avevano aderito alla riforma protestante e che contestavano luniversalità della Chiesa e dellimperatore.
Le prime difficoltà le ebbe con la Spagna, le sue continue assenze e la scelta di affidare la gestione del regno dei funzionari avevano reso delicati rapporti con i suoi sudditi: nel 1520 lui partiva per la Germania per lincoronazione imperiale, così, le città di Castiglia e Aragona colsero loccasione per insorgere. Entro il 1522 la rivolta fu sedata con lappoggio della nobiltà terriera locale ma Carlo non sottovaluto linsofferenza degli spagnoli con i quali cerco di ridurre le distanze stabilendosi in Spagna e sposando la principessa del Portogallo, Isabella.
Come abbiamo visto, la formazione dellimpero di Carlo V aveva fatto preoccupare il re di Francia, Francesco I, e queste tensioni sfociarono in uno scontro armato. Gli eserciti di Carlo V e Francesco I si affrontarono nelle Fiandre, in Borgogna e nei Pirenei, ma principalmente nella penisola italiana. In un primo momento i due sovrani si contesero il Ducato di Milano, che il duca Massimiliano Sforza era riuscito a riprendere in possesso con laiuto dei fanti svizzeri. Il re di Francia Francesco I non si fece attendere e dopo la battaglia di Marignano riconquistò Milano. Con la successiva pace di Noyon fu ripristinata la divisione della penisola italiana. Però, una volta passata la corona imperiale a Carlo V, lui si pose lobiettivo di conquistare la Lombardia. Francesco I impedì in tutti modi questa strategica via di comunicazione e lo scontro decisivo avvenne nel 1525: nella battaglia di Pavia lo stesso Francesco I fu fatto prigioniero, riuscendo solo alcuni anni dopo a riorganizzare le sue forze e costituire contro Carlo V la lega di Cognac.
Carlo V quindi indignato dalla costituzione di un fronte Anti imperiale mosse le sue truppe verso il centro Italia per attaccare Roma: il 6 maggio 1527 Roma fu saccheggiata e furono commesse prepotenze contro i luoghi sacri e gli abitanti, il Papa trova rifugio in Castel SantAngelo.
Approfittando della debolezza del papato a Firenze si riaprì lo scontro interno per il governo della città, che in pochi anni fu proclamata la nuova Repubblica, il Papa cercó di rimediare firmando il trattato di Barcellona con Carlo V: in cambio del suo appoggio, Carlo si impegnava a restituire al Papa le terre sottratte e a riportare i medici a Firenze. Un altro a scendere a patti con Carlo V fu Francesco I, che firmò la pace di cambrai, frutto della mediazione diplomatica di due donne e perciò detta pace delle due dame. Nel 1530 Carlo fu incoronato re dItalia a Bologna da Clemente VII. Dopo la pace di cambrai, lo scontro tra gli Asburgo e Valois proseguì e per raggiungere la conclusione Francesco I si alleò con i principi tedeschi protestanti e gli ottomani. La continuità fu talmente lunga che Francesco I morì e Carlo V abdicò nel 1556, dopo aver diviso il suo impero, lasciando al fratello Ferdinando il titolo imperiale e i possedimenti dellAustria e della Boemia, al figlio Filippo II la corona spagnola, i territori americani, i Paesi Bassi e i possedimenti in Italia.
La guerra proseguì sempre più lentamente e lultimo scontro significativo fu a San Quintino nel 1557, durante il quale la Spagna riportò una vittoria decisiva. Grazie a ció si giunse alla pace di Cateau-Cambresis.
Le conseguenze della guerra portarono via agli Stati italiani la loro indipendenza, nello stesso periodo in cui ci fu la perdita da parte dellItalia del ruolo di centro economico e politico europeo (solo le repubbliche di Genova e Venezia rimasero indipendenti).
Durante il regno di Carlo si registrò lennesimo scontro tra i cattolici europei e gli infedeli islamici, per interessi economici e motivazioni religiose: Carlo V impegno tutte le sue energie per contrastare lespansione degli ottomani di Solimano il magnifico, ovviamente a vincere fu Carlo V;
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~Appunti scolastici~
RandomIn questo libro troverete, divisi per materia, tutti i riassunti e gli appunti che ho collezionato in questi anni. Si tratta di argomenti che spaziano molto, partendo dalle medie fino ad arrivare alla quarta superiore, inoltre il libro è in continuo...