Capitolo 43

533 39 18
                                    

Scarlett era poco lontana da noi, con le braccia incrociate al petto e uno sguardo diverso da quello a cui ero abituata. Era riflessivo, affranto, come se stesse affrontando mille problemi senza mai trovare la soluzione a neanche uno di essi.
Sembrava come se parte della sua energia fosse stata risucchiata e che quindi stesse agendo in riserva, sempre con la paura di rimanere senza.
Quando focalizzò il suo sguardo su di me, un leggero sorriso si fece spazio sul suo viso e, dopo aver fatto qualche passo, mi porse la mano.

«Non ti avevo detto di aspettare?» le chiese Raegan, nel mentre io rimasi lì a guardarla, come se non riuscissi a credere al fatto che lei fosse realmente lì.

«Non potevo farmi sfuggire quest'occasione.» le rispose. Scarlett mosse nuovamente la mano per invogliarmi a prenderla e mi fu impossibile non notare lo sguardo attento di Raegan. Cercai di ignorarla e concentrai il mio sguardo sulle ferite che Scarlett aveva sulle braccia.

«Cosa...» cercai di chiederle ma lei mi bloccò subito.

«Lunga storia.» mi rispose per poi aiutarmi ad alzarmi. Subito dopo, senza attendere oltre, misi le braccia intorno al suo collo e l'abbracciai lasciando che delle lacrime scorressero sul mio viso.

«È un brutto scherzo?» chiesi senza staccarmi da lei.

«Ti sei gettata davanti ai miei occhi e... mi sono sentita come se avessi fallito su tutti i fronti. Come diavolo hai fatto a... non ha senso.» Scarlett mi strinse a sé come se volesse chiedermi scusa ma non fosse in grado di mettere insieme le parole giuste.

«Ho... cambiato idea. In passato mi sono gettata da grandi altezze nel tentativo di sentire qualcosa di... forte e quindi, più o meno, sapevo come comportarmi. Ho cercato di cadere in acqua nel modo giusto ma mi sono ferita una gamba nel mentre» mi spiegò.

«Il sangue...» ricordai.

«Sono riuscita a trascinarmi sulla riva, non molto lontano dal ponte e lì ho salvato la pelle a qualcuno e, subito dopo, lei ha fatto lo stesso con me. Sono stata sempre con lei ma poi qualcuno ha deciso di farsi viva.» disse.

«Dato che stai dille anche che hai cercato di uccidermi con una stilografica.» disse Raegan con nonchalance. Velocemente mi allontanai da Scarlett ed iniziai a guardare entrambe con uno sguardo scioccato.

«Aspetta... cosa?» chiesi scioccata.

«Lunga storia.» ripeté Scarlett senza mai lasciarmi.
Per un po' il silenzio regnò sovrano e fu proprio quella pausa a farmi riflettere su quanto tutto fosse così assurdo. Scarlett era lì, davanti a me, forse un po' cambiata ma era lei, in carne e ossa, con mille dubbi che le frullavano per la testa e con lo sguardo che ricadeva spesso su Raegan, come se si aspettasse che di lì a poco sarebbe sparita.
Avevo passato così tanto tempo a crogiolarmi nel fatto che non fossi riuscita a salvarla, a tirarla fuori da tutta quella situazione. Dopo il suo gesto estremo passai ogni attimo a rivivere quel giorno: pensavo al suo sguardo ormai svuotato da ogni speranza, arreso al fatto che nulla sarebbe mai andato bene, che sarebbe sempre finita per perdere tutto. Pensavo alle sue lacrime che scorrevano senza fine sul suo viso mentre, con le sue ultime forze, cercava di sopravvivere a quel dolore che la stava lacerando, spezzando poco a poco, fino a spingerla a desiderare la morte.
Più volte mi ero data la colpa per ciò che era accaduto, dopotutto ero stata io l'ultima a parlarle e quindi ero l'unica che aveva ancora il potere di fare qualcosa, eppure avevo fallito alla grande. Ma cosa potevo dire a qualcuno che non aveva più nulla a cui aggrapparsi? La sua famiglia l'aveva sostituita, come se fosse un giocattolo difettoso. Aveva perso chi amava più di ogni altra cosa e viveva pentendosi del fatto che non si fossero mai vissute appieno, che non fossero mai state in grado di parlare chiaro riguardo i loro sentimenti. Poi c'era tutto quello che aveva subito in quel contesto marcio, con Beth che aveva tentato per giorni ad uccidere prima la sua mente e poi il corpo. E infine c'era Kara, la sua amica, che si era ritrovata nel medesimo caos perché non era in grado di lasciare che Scarlett affrontasse tutto da sola.

«May We Meet Again» - {Addicted To You - Sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora