Capitolo 28

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Le osservai per un po' di tempo come se fossi uno spettatore che, con il fiato mozzato e lo sguardo rivolto verso lo spettacolo, sperava con tutto se stesso che la storia si concludesse nel migliore dei modi. Eppure, posando il mio sguardo su di loro e conoscendo ciò che avevano passato insieme, mi veniva da chiedermi se ciò che stavano facendo era una perdita di tempo o se, in realtà, le avrebbe solo avvicinate.
Potevo dire con certezza che qualcosa c'era, magari non era un amore maturato, forse perché non aveva mai avuto tempo o forse perché loro stesse non gli permettevano di crescere nel migliore dei modi. Ma osservando lo sguardo fisso di Scarlett, che un po' si addolciva e un po' si incupiva, e poi quello di Raegan costantemente impassibile ma allo stesso modo instabile, mi veniva da chiedermi se avrebbero mai avuto modo di viversi per davvero, con ogni piccola cellula del loro corpo.

«Dove diavolo l'ho mes...» Raegan iniziò a parlare ma quando notò che Scarlett, in modo quasi del tutto silenzioso, aveva avvicinato a lei il componente che stava cercando, si zittì e si fermò a guardarla.

«Mi fate soffrire solo a guardarvi.» commentai tirando fuori un sospiro stracolmo di esasperazione.

«Ecco a voi.» continuai sbattendo la cartella sul tavolo per poi dare anche la chiavetta.

«Hai incontrato qualcun altro?» chiese Raegan alzando un sopracciglio. Io la guardai sconvolta e, per un secondo, mi sentii come se fossi stata colta in flagrante.

«Cosa?» chiesi leggermente destabilizzata. Raegan si alzò dalla sedia, mi guardò con sospetto e infine sorrise soddisfatta.

«Anne?» chiese con un gran ghigno sul viso.

«Oh ma per favore...» cercai di parlare ma la voce di Scarlett interruppe entrambe.

«Anne?» chiese alzandosi a sua volta per poi avvicinarsi a noi.

«W... Williams?» continuò provocando uno strano cambio di espressione da parte di Raegan.

«Anne Williams, sì. La poliziotta.» le risposi. Lei mi guardò in modo strano e, per una volta, non riuscii a capire cosa le passasse per la testa.

«Ti ricordi di lei?» le chiese Raegan con uno sguardo indecifrabile. Scarlett la guardò incerta e infine annuì.
D'istinto mi girai verso Raegan come se mi aspettassi un qualche tipo di reazione ma oltre quel suo solito sguardo, all'apparenza freddo, non riuscii a vedere nulla.

«Vado a dare un'occhiata alle ricerche.» disse afferrando la cartella e la chiavetta per poi cambiare stanza.

«Ah merda.» dissi. In quel momento Scarlett fece qualche passo come se volesse andare da lei, poi sembrò ripensarci e tornò a sedersi mettendo la testa fra le sue mani.

«Scarlett?» la chiamai ma lei scosse la testa come se mi avesse scambiata per uno dei suoi pensieri falsi che cercavano di convincerla a credere a falsità.
Sospirai non sicura di cosa dovessi fare, ma poi decisi di andare da Raegan sperando che Scarlett, nel mentre, non facesse qualche cazzata.
Girai un po' nell'attico tentando di trovare Raegan e, dopo aver sbagliato stanza per due volte, spalancai un'altra porta e la trovai seduta vicino a una finestra, intenzionata realmente a dare un'occhiata alle ricerche.

«Allora non era una scusa...» commentai facendole alzare il viso.

«Una scusa?» mi chiese alzando un sopracciglio. Sembrava essere tutto tornato nella norma, quasi come se non fosse sparita da quella stanza con una tale velocità da stupire anche me.

«E poi davi della cocciuta a Scarlett.» dissi facendola sbuffare per l'irritazione.

«Vuoi aiutarmi con le ricerche? Perché se non vuoi aiutarmi...»

«May We Meet Again» - {Addicted To You - Sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora