«May We Meet Again» - {Addicted To You - Sequel}

Capitolo 51

Sbattei più volte le palpebre, non riuscendo a credere ai miei occhi, e mille domande presero il controllo della mia mente. Anne era fidanzata? Oppure si trattava di una relazione ormai morta e quindi aveva trovato un nuovo inizio con Abigail senza però concludere con il suo ragazzo? Mi risultava impossibile mettere in dubbio i suoi sentimenti per Abigail, perché i suoi occhi e il suo comportamento parlavano chiaro, eppure tutta quella situazione mi sembrava piuttosto assurda.
Quando tornai a concentrarmi su ciò che avevo visto, mi resi conto che Anne si fosse allontanata di scatto dal ragazzo e che stesse cercando di tenerlo lontano. Ci trovavamo un po' lontane quindi fu impossibile ascoltare tutta la loro discussione, ma qualcosina riuscii ad afferrarla.

«Hai sempre pensato al tuo benessere.» sentii dire da Anne ma non riuscendo ad ascoltare tutto non capii bene la situazione.
Infine mi girai verso Abigail e notai che stesse fissando i due, senza fiatare, immobile come se stesse cercando di capire cosa stesse accadendo. Quando poi mi girai verso Raegan, la situazione fu simile ma con intenzioni diverse: i suoi occhi erano fissi su di loro e il suo sguardo non era amichevole, per niente, e questo significava che se Anne non avesse dato una spiegazione convincente, presto si sarebbe trovata un coltello a stretto contatto con la sua pelle.
Cercai di ascoltare ancora un po' ma tutto ciò che riuscii ad afferrare fu il fatto che il ragazzo avesse agito senza pensarci. Dopo un po' però, lo sguardo di Anne si mosse verso la nostra direzione e, quando il ragazzo seguì il suo sguardo, subito lei lo prese per il polso e lo trascinò verso l'abitazione.

«Spero lei abbia una spiegazione pronta e credibile, altrimenti non ci andrò leggera.» disse Raegan picchiettando il dito sullo sterzo.

«Non è come sembra, ne sono certa.» dissi cercando di fidarmi del mio istinto e di ciò che ero riuscita ad afferrare osservando Anne.
Raegan osservò ancora per un po' l'abitazione, prese il suo telefono,ci armeggiò un po' e infine spostò il suo sguardo su di me.

«Ammetto che risulta piuttosto improbabile credere a ciò che abbiamo visto ma... magari è una brava attrice. Anzi... direi ottima.» disse per poi girarsi verso Abigail che aveva deciso di sdraiarsi sui sedili posteriori.

«Tutto okay, Abby?» le chiese con un tono di voce completamente diverso. Raegan teneva terribilmente a lei e sembrava come se sentisse sempre il bisogno di proteggerla da ogni cosa, come se per lei fosse una sorella.

«Non sapevo avesse qualcuno.» disse armeggiando con il suo telefono. Forse si stava occupando del gruppo o magari stava cercando qualche informazione su Anne e quel ragazzo.

«Potrei trascinarla fuori da quella casa anche ora.» disse Raegan facendomi andare, per un attimo, nel panico.

«No, è la sua vita. Occupiamoci di Rose.» le rispose con un'espressione davvero strana. Sembrava come se fosse travolta da pensieri e domande senza capire il motivo di tale caos, come se non si fosse ancora resa conto del fatto che probabilmente, in fondo, Anne era riuscita a farsi un po' di strada all'interno del suo cuore.
Raegan la osservò ancora un po', poi sospirò e partì per dirigersi all'incontro con Rose.
Ci fu uno strano e fastidioso silenzio all'interno dell'auto, e più volte cercai di dire qualcosa ad Abigail ma lei non sembrò particolarmente in vena di conversazioni. Infine concentrai il mio sguardo su Raegan e, dal modo in cui stringeva lo sterzo, capii che fosse piuttosto irritata. Così cercai di mettere insieme un po' di coraggio per sfiorare la sua mano destra, che picchiettava nervosamente sul cambio, e in quel momento decisi di non fare nulla, troppo spaventata dalle possibili conseguenze.

«Mmh è un edificio piuttosto alto e lei ti sta aspettando al...»

«Terzo piano, seconda porta a sinistra.» disse Abigail indicando con il dito il balcone. Raegan aveva parcheggiato poco più lontano per osservare meglio i dintorni, quindi risultò piuttosto semplice individuare il posto dove dovevo andare.