Capitolo 9

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AVVISO!!
Questo è il nuovo modo di scrivere il POV, proprio quello di cui vi avevo parlato su IG. In caso ditemi se vi va bene, in caso contrario torno a quello precedente.
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La ragazza che ha partecipato all'incontro

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Avevo quasi dimenticato quella ragazza, avevo cancellato quei pochi attimi passati insieme, ma il suo sguardo non smise di colpirmi. Sembrava una tipa folle, ma che nel profondo nascondeva qualcosa di importante, come se sapesse più cose di quanto volesse mostrare.
Il suo capo era leggermente chino verso un lato, un sorriso accennato faceva da contorno a ciò che trasmetteva con i suoi occhi, le sue mani erano nelle tasche della sua giacca, ed insieme alla sua postura sicura, mi trasmise un certo senso di pericolo.
La mia coinquilina, dal canto suo, la guardava con uno sguardo che non avevo mai visto. Sebbene il suo viso fosse coperto, i suoi occhi, dopo giorni, mi trasmisero qualcosa di diverso ma che, purtroppo, non raffigurò nulla di positivo. Tramite il suo sguardo, capii che la sua anima stesse soffrendo, come se nonostante non ricordasse nulla, la memoria delle sue emozioni non facesse altro che spezzarla giorno dopo giorno, senza mai darle tregua.

«Tu...» disse quasi in un sussurro. La sua voce tremava, come se le sue emozioni stessero mandando in subbuglio ogni cosa dentro di lei, scatenando un tornado interiore che la mandava nel caos più assoluto, o un terremoto forte abbastanza da farle tremare l'animo e la voce.

«La tua maschera ti rende parte di quel gruppo che, improvvisamente, si è creato. Ma il resto ti tradisce, non è vero?» parlò quella ragazza senza mai staccare i suoi occhi dalla mia coinquilina.
Reporter eh? Quante menzogne erano uscite dalla sua bocca?

«Si può sapere cosa vuoi? O devi tirare nuovamente in ballo le tue cazzate?» dissi dando le spalle alla mia coinquilina.
Non so perché ma...odiavo quando la osservavano come se fosse una cavia, un esperimento, insomma...una cosa lontana anni luce da ciò che era realmente. Il fatto che guardare i suoi occhi era come guardare un'anima corrotta, non era una giustificazione per renderla quasi un oggetto di studio, come se avesse ormai perso la sua umanità.
Non sapevo molte cose che riguardassero il suo passato, ma sapevo che aveva un animo vivo, una personalità forte, che dava del filo da torcere, ma che col tempo è divenuta sempre più debole rendendola una serie di sguardi sconnessi, privi di quella luce con cui avevano vissuto.

«Ohw non te la prendere, altrimenti finirai per ricordarmi davvero qualcuno. In ogni caso, non mentivo quando dicevo che avevi il suo stesso sguardo.» disse scrollando le spalle.

«Anzi, guardandoti mi viene da pensare che lei vive più in te che nel suo vero corpo. È un peccato che quell'uragano sia scomparso in uno schiocco, non è vero? Però proprio come una calamità naturale, ha scosso non poco i luoghi che ha toccato.» disse facendo qualche passo verso di noi, nel mentre il suo sorriso cresceva sempre di più.

«Come mi hai trovata?» le chiesi guardandola insospettita.

«Non è difficile perdere di vista qualcuno su cui si è messo l'occhio addosso, e in più non è tanto complicato cercare una persona con una fasciatura alla mano. In ogni caso, tu non porti nemmeno la maschera quindi...insomma, è il mio lavoro sapere tutto di tutti, perché e quando una persona si trova in un posto. Non prenderla sul personale.» mi rispose fermandosi proprio davanti a me.

«Quindi...sai tutto di me?» chiese la mia coinquilina spuntando dalle mie spalle. La finta reporter sorrise ampiamente, quasi come se stesse aspettando quel momento da un sacco di tempo, e concentrò il suo sguardo verso di lei.

«May We Meet Again» - {Addicted To You - Sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora