Capitolo 31

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Anne's pov

Seguire le orme di mia madre era sempre stato un pensiero fisso: sin da quando ero piccola l'avevo sempre vista come una specie di supereroe che, per il bene degli altri, metteva a rischio se stessa ma anche tutto ciò che amava. Cercava di portare giustizia ovunque, in questioni piccole e grandi, senza fare distinzioni, senza farsi bloccare da nulla, fino a raggiungere una posizione elevata ricevendo, nel mentre, meriti non da niente che presto chiusero la bocca di chi pensava che fosse arrivata fino a lì in altri modi.
Si era fatta tanti nemici, in molti la vedevano come un ostacolo non da poco ma, allo stesso modo, altre persone avevano imparato ad apprezzarla, a provare ammirazione nei suoi confronti, questo perché lavorava per la giustizia, senza fare distinzioni, preferenze o cose simili. E io avevo seguito i suoi passi, percorrendo la sua strada, facendo coincidere le impronte che aveva lasciato alle mie, e la sua memoria non mi aveva mai lasciata, tanto che ogni tanto sentivo quasi come se fosse dietro di me, pronta a darmi una leggera spinta per farmi continuare, senza permettermi di guardarmi indietro o di fermarmi.
Mentre aspettavo il momento giusto per entrare in un edificio che, alcune mie fonti, avevano definito sospetto, mi fu impossibile non pensare a ciò che le parole di Scarlett avevano causato: mi avevano aperto un mondo che conoscevo solo per metà, questo perché lei aveva vissuto, per un periodo, nel bel mezzo di gruppi criminali mentre io, grazie a mia madre e il mio mettere in dubbio ogni cosa, avevo conosciuto quanto la corruzione potesse oscurare qualcosa che era nata per fare del bene. Allo stesso modo, la mia mente, si fermava a pensare ad Abigail, al suo strano modo di agire, alla lealtà senza uguali che provava nei confronti di Raegan, fino ad arrivare all'odio immenso verso Bastian. L'avevo osservata a lungo e non ero mai riuscita a comprenderla più di tanto vista quell'aura di mistero che girava intorno a lei, il suo sguardo di rado incontrava il mio, e il suo comportamento, a volte, mi lasciava piuttosto perplessa. Fisicamente si teneva sempre a distanza da tutti, non l'avevo mai vista invadere lo spazio vitale di qualcuno, ma aveva sempre cercato di stare il più lontano possibile da chiunque, così come quando si era allontanata da me in quel parcheggio.

«Voglio davvero scoprire cosa nascondi?» dissi fra me e me ritrovandomi ad essere un po' in sovrappensiero. Subito dopo, però, dei movimenti attirarono la mia attenzione e le mie domande su Abigail smisero di essere di primaria importanza.

«Bingo.» dissi spostandomi leggermente per guardare meglio ciò che stava accadendo in quel posto. Mi trovavo poco distante dall'edificio sospetto, in un vecchio hotel che era stato chiuso ma che, grazie all'altezza, raffigurava il luogo più adatto per tenere d'occhio tutto il vicinato ma anche punti più distanti.
Dopo ciò che mi aveva detto Scarlett ed essermi trovata davanti lo sguardo affranto di Abigail ogni volta che parlava del padre, avevo deciso di indagare a fondo sulla faccenda, ma il fatto che fossi quasi completamente sola e anche una sospettata, rendeva il tutto più complicato.
Alcuni miei ex colleghi avevo deciso di aiutarmi in segreto, ma fra questi mi fidavo ciecamente solo di due persone, per il resto mi sentivo con un bersaglio sulla schiena.

Afferrai il binocolo e osservai i movimenti all'interno dell'edificio: vi erano diverse persone che non avevo mai visto, ma fra loro vi erano anche poliziotti e gente piuttosto sospetta. Bastian doveva essere lì, da qualche parte, dovevo solo addocchiarlo e raccogliere prove a sufficienza per incastrarlo. Delle semplici foto non avrebbero fatto miracoli, ma un punto di partenza era meglio di niente.
Mentre osservavo ogni singolo movimento delle persone presenti in quell'edificio, sentii vibrare il telefono nella mia tasca e, senza distogliere lo sguardo, lo tirai fuori dalla tasca e risposi.

*****

«Sì?» dissi con gran calma continuando a cercare qualcosa di interessante.

«Anne, devi andare via di lì.» sentii dire dalla mia ex collega che, nonostante tutto, non aveva mai smesso di coprirmi le spalle.

«May We Meet Again» - {Addicted To You - Sequel}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora