3° capitolo

1.6K 35 7
                                    

Camminammo un po', parlando delle nostre rispettive vite.

"Quanti anni hai?", mi chiese Lorenzo, sempre con quella sua meravigliosa voce.

"15... quasi 16"

"Quando li compi?"

"Il ** settembre"

"Ah, non manca molto"

"No, infatti"

"Hai già deciso che farai per il tuo compleanno?"

"non saprei... di solito il giorno del mio compleanno vado in qualche città... amo viaggiare"

"L'anno scorso dove sei andata?"

"A Venezia"

"Wow è una delle mie città preferite... ci sono stato un paio di volte"

"Anche io amo Venezia... ci vado abbastanza spesso... è vicino a casa mia"

"Vicino quanto?"

"bah una mezz'oretta di treno o poco più"

"Cacchio! In treno da Firenze ci metto due ore e venti!"

"In compenso tu sei molto più vicino a Roma rispetto a me"

"Giusto, siamo pari", disse sorridendo.

A forza di parlare avevamo attraversato mezza Firenze senza che me ne rendessi conto.

Lorenzo mi prese un braccio per invitarmi a fermarmi.

"Mangiamo qui, che ne dici?"

Di fronte a me si stagliava un piccolo ristorantino tipico dal quale usciva un profumino a dir poco invitante.

Sorrisi. "Mi sembra perfetto"

Durante il pranzo non facemmo altro che parlare e ridere. Oltre che tremendamente bello quel ragazzo era anche incredibilmente simpatico. Non reggevo più dalle risate.

"Lo sai che sei bella quando ridi?", mi disse lui, guardandomi negli occhi.

Per poco non svenni. Avevo sentito giusto? Lorenzo Chiesa mi aveva fatto un complimento?

"Grazie", risposi abbassando lo sguardo.

Quado uscimmo dal ristorante mi sembrava di sognare. Non ero mai stata così felice in vita mia.

Per il resto del pomeriggio camminammo per Firenze: la città aveva un aspetta diverso vista con lui... era magica.

"Qual è il luogo in cui vorresti vivere... intendo... la città dove vedi la tua vita futura?"

"Milano!"

"Bellissima"

"Per questo voglio viverci"

Mi prese le mani e si avvicinò a me.

"Che dici se domani faccio un salto alle cinque terre? casualmente potremmo incontrarci"

Sorrisi fissando quei suoi meravigliosi occhi azzurro oceano.

"Non vedo come potrei impedirtelo"

"A domani allora", mi disse sussurrandomi in un orecchio e andandosene accarezzandomi il braccio.

Lorenzo Chiesa || la prova che il destino esisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora