8° capitolo

1.2K 25 2
                                    

Tre giorni dopo ero lì, a fissare il mare insieme a Lorenzo, con la consapevolezza che la nostra storia avrebbe subito un cambiamento radicale: io me ne sarei andata dalle cinque terre e me ne sarei tornata a Conegliano, a 300km da lì.

Lorenzo invece sarebbe rimasto a Firenze, tornando lontano da me, dal mio mondo.

"Tra esattamente una settimana vengo da te", mi disse Lorenzo guardandomi negli occhi, che stentavano a non riempirsi di lacrime.

Annuii, cercando di concentrarmi sul fatto che in fondo una settimana non è molto... poi lui sarebbe rimasto da me ben due settimane... cosa potevo volere di più?

"L'hai detto ai tuoi genitori che stiamo insieme?", chiese poi Lorenzo colpendomi dritta dritta sul mio tallone d'Achille.

Cercai una scusa negli angoli più remoti della mia mente, ma alla fine fui costretta ad ammettere che no, non gliel'avevo detto: non ne avevo ancora avuto il coraggio.

"No, voglio dirglielo di persona appena arrivo a casa"

"Sono protettivi?"

"Abbastanza... ma non ti preoccupare li convinco io"

Lorenzo mi scostò una ciocca di capelli dal viso e  mi baciò.

"Hey piccioncini noi partiremmo anche", disse una delle mie amiche.

"Arrivo", dissi con la voce che mi si rompeva in gola... il momento fatidico era arrivato.

"Lore?", dissi a bassa voce.

"Dimmi"

"Mi prometti una cosa?"

"Cosa amore mio?"

"Che non mi abbandonerai"

Nel dirlo lo fissai negli occhi, per vedere la sua reazione, la luce della sua iride, i movimenti del suo volto.

L'unica cosa che fece fu sorridere. Dio quant'era bello quando sorrideva.

"Non ti abbandonerò"

Mi abbracciò, lasciando che il mio viso sprofondasse sul suo petto... ma quanto mi sarebbero mancati quegli abbracci che profumavano di Armani Exchange?  Lo strinsi forte a me, per cogliere ogni ultimo istante con lui.

Quella settimana era stata la più bella della mia vita: avevo superato ogni paura... ora avevo un ragazzo... il ragazzo che da un anno a quella parte non aveva fatto altro che affollare i miei pensieri nonostante non lo conoscessi nemmeno di persona. Avevo imparato tanto da quella settimana ma, primo da tutto, il fatto che il destino esiste, e che le nostre vite erano destinate ad incrociarsi... se per sempre o se solo per qualche giorno lo avremo scoperto solo vivendo.

Quando sciogliemmo quell'abbraccio infinito ci baciammo, e ci salutammo, con la promessa di rivederci la settimana dopo, solo che a casa mia.



Lorenzo Chiesa || la prova che il destino esisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora