consiglio di ascoltare la canzone che ho inserito sopra mentre leggete
Avete presente quelle volte in cui tutto va come doveva andare, in cui la vita sembra meravigliosa, in cui le soddisfazioni non terminano mai?
Ecco, era uno di quei momenti. Le due settimane che Lorenzo trascorse a casa mia furono probabilmente tra le migliori della mia vita. Mi sembrava di essere in un'altra vita, che la ragazza che stava con quel ragazzo non fosse più quella di prima. Era diversa... migliore. Era sicura di sè, nonostante tutti i suoi problemi, i suoi difetti.
Fissando quegli occhi azzurro oceano mi sembrava di potermi tuffare direttamente nel mare, di poter volare nel cielo, spensierata e libera da ogni preoccupazione. Quegli occhi mi rendevano felice, ero ciò che avevo sempre sognato. In fondo avevo sempre saputo che prima o poi sarebbero arrivati da me e mi avrebbero dichiarato il loro amore.
I giorni trascorsero, velocissimi: dopo essere andati a Venezia e aver passeggiato lì intorno per delle ore, andammo a Verona, Vicenza, Treviso, anche in montagna, a Cortina, poi in Alto Adige e persino a guardare le stelle dall'altopiano di Asiago.
Ero felicissima anche perchè i miei genitori avevano accolto benissimo Lorenzo, compresa la sua famiglia. Quando io e Lore presentammo Federico a mio padre, per poco non svenne. Un calciatore della serie A e della nazionale in casa nostra, chi se lo sarebbe mai aspettato?
Trascorremmo dei giorni da favola, a coccolarci e a baciarci, cullati dal venticello estivo che di tanto in tanto si faceva sentire sulla collinetta dove vivevo. Immersi nel verde ci raccontammo tutto l'uno dell'altra, colmando tutte le lacune causate dalla scarsa conoscenza e del poco tempo che avevamo trascorso insieme.
Come due bambini ci rincorrevamo facendoci dispetti, perchè era questo che mi piaceva fare con lui: tornare ad essere spensierata come una bambina. E solo con lui ci riuscivo. Solo con lui la mia mente riusciva ad avere un solo ed unico pensiero: Lorenzo.
Ogni volta che lo guardavo, o che sentivo le sue mani, le sue labbra sulla mia pelle, mi sorprendevo a chiedermi per un istante: "ma sto sognando?".
No, non stavo sognando. Era la pura realtà.
Lorenzo però, dopo esattamente quattordici giorni dal suo arrivo, era ripartito.
Come la volta in cui ero stata io a partire, eravamo appoggiati ad un muretto, cercando di trattenere le lacrime. Il nostro prossimo appuntamento era a Forte dei Marmi, due settimane dopo. Due settimane. Troppe.
Ci baciammo per un tempo impossibile da quantificare, e, come l'altra volta, lo abbracciai, lasciando che il suo profumo mi penetrasse nei polmoni.
Questa volta però, a differenza dell'altra, Lorenzo si mise una mano in tasca e ne estrasse una scatola, piccola. Me la porse.
"Questo è per ricordarti che non ti libererai di me così facilmente", mi disse sussurrando dolcemente nel mio orecchio.
Sorrisi, e aprii la scatola. All'interno c'era una meravigliosa collana in argento, con una lettera, una L. Fu in quel momento che estrasse da sotto la sua maglietta una collana identica, solo che la lettera era diversa , era una (tua iniziale).
"Lore", gli dissi io, sussurrando nel suo orecchio, "ti ho mai detto che ti amo?"
Come risposta mi strinse a se, e mi baciò di nuovo.
Era meraviglioso, come sempre.
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Lorenzo Chiesa || la prova che il destino esiste
RomanceUna ragazza tra tante, in un giorno tra tanti, incontra la persona che sempre aveva sognato di incontrare. Una storia d'amore tra Lorenzo Chiesa, giovanissimo e promettente calciatore, e T/n, ragazza di quindici anni con un mare di sogni da realizza...