Camminavo tranquillamente respirando l'aria di Milano.
Quella giornata l'avrei dedicata interamente a me, cosa che non facevo da... mesi?
Avevo bisogno di staccare la spina, ora che tutto finalmente sembrava aver preso la giusta strada: avevo terminato gli esami (andati a meraviglia) e inoltre Lorenzo era finalmente stato convocato anche in nazionale. Come potevano le cose andare meglio di così? Quella sera sarei andata da lui a festeggiare.
Feci shopping per tutta Milano e mi fermai anche solo semplicemente ad ascoltare musica seduta su una panchina di fronte all'Arco della Pace. Trovai anche il tempo di leggere, cosa che accadeva di rado in quell'ultimo periodo.
Ogni tanto è indispensabile staccare completamente la spina. Solo tre giorni prima avevo rischiato un esaurimento nervoso da quanto stavo studiando (sono sempre stata una secchiona).
Verso le 17 tornai nel mio appartamento. Era deserto, perché la mia migliore amica era ancora all'università sepolta dagli esami.
Spalancai il mio armadio e scelsi un outfit adatto per una serata intima a casa di Lorenzo, poi mi feci una doccia.
Quando terminai il mio solito rituale di preparazione uscii dal mio appartamento, richiudendo dietro di me il pesante portone d'ingresso.
Proprio mentre scendevo le scale mi accorsi di essermi dimenticata il regalo che avevo preparato per Lorenzo, per festeggiare la convocazione in nazionale.
Corsi velocemente a prenderlo, notando anche di aver dimenticato la luce della cucina accesa. Lorenzo me l'aveva sempre detto che il troppo studio fa male alla salute.
Guardai l'ora. Ero in ritardo.
Chiamai un taxi alla velocità della luce e gli chiesi di portarmi fino ad un negozio che si trovava poco distante dall'appartamento del mio ragazzo. Avevo ancora una cosa da prendere per organizzare la serata perfetta.
Mezz'ora dopo ero fuori dal negozio. Con un occhio sempre rivolto verso l'orologio, mi affrettai verso casa di Lorenzo.
Ero esattamente davanti, ancora qualche passo...
Per attraversare la strada controllai alla mia destra e alla mia sinistra... c'era un'auto, ma era lontana.
Avanzai di qualche passo. Mi voltai di scatto. Vidi un paio di fari. Un dolore profondo.
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Lorenzo
Guardai l'orario sullo schermo del mio IPhone. Era in ritardo. Strano, era sempre puntualissima.
Osservai compiaciuto la distesa di petali di rosa che avevo preparato per accoglierla. Sulla tavola della sala da pranzo avevo inoltre posizionato delle candele, per rendere l'atmosfera ancora più romantica.
Sentii improvvisamente il rumore di un'auto che frenava di scatto sotto casa mia. Non me ne preoccupai. Milano era molto trafficata.
Nel frattempo T/n non arrivava, i minuti scorrevano, ma di lei nessuna traccia.
Sentii un'ambulanza in lontananza. Decisi di scendere, più che altro per controllare se T/n fosse in arrivo.
Afferrai il cellulare per telefonarle. Aveva il telefono spento. Lei e la sua mania di mettere il cellulare in modalità aereo....
La vista che mi si presentò davanti non appena uscii dal mio condominio mi gelò il sangue nelle vene. Percepii i battiti del mio cuore accelerare e un nodo nascere nella mia gola.
I suoi meravigliosi capelli castani spuntavano tra le gambe dei soccorritori, il suo corpo steso sull'asfalto.
Sentii le lacrime iniziare a scorrere lungo le mie guance.
Iniziai a correre, verso di lei.
Quando fui più vicino non ebbi più dubbi: era lei.
Mi accasciai sul suo corpo, lasciando che le mie lacrime le bagnassero i vestiti.
.............to be continued........
Colgo l'occasione poi per augurare il meglio al nostro Fede. Quello che ti è successo ieri è terribile, riprenditi campione❤❤❤
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Lorenzo Chiesa || la prova che il destino esiste
RomanceUna ragazza tra tante, in un giorno tra tanti, incontra la persona che sempre aveva sognato di incontrare. Una storia d'amore tra Lorenzo Chiesa, giovanissimo e promettente calciatore, e T/n, ragazza di quindici anni con un mare di sogni da realizza...