Attesa

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Capitolo 45

Accigliato, Zhou Zishu scrutò la propria mano che poco prima era appoggiata alla spalla di Zhang Chengling. Ye Baiyi si voltò <<Ottimo lavoro, finalmente lo hai torturato fino alla morte, sei contento adesso? >>
Dei tre solo Wen Kexing sembrò mantenere un po' di preoccupazione verso il ragazzo, si chinò per sollevare Zhang Chengling e gli appoggiò una mano sulla schiena.
<< Eh? >> disse sorpreso, dopo qualche minuto passato a riversare un sottile flusso del Qi nel corpo del giovane << I meridiani di questo bambino sembrano più larghi di quelli di una persona normale. Possibile che sia davvero un prodigio nato? >>
<< Si lo è >> rispose Zhou Zishu << L'ho scoperto quando l'ho aiutato a regolare la sua circolazione dopo l'attacco del Musico Fantasma >>
Si avvicinò e prese Zhang Chengling dalle braccia di Wen Kexing. L'adolescente era mortalmente pallido e le sue sopracciglia erano contratte. L'orlo dei pantaloni pendeva sulle caviglie sottili, di nuovo quegli abiti parevano inadatti al suo corpo, come se nel breve lasso di tempo di un mese e mezzo fosse nuovamente diventato più alto.

All'interno della famiglia Zhang, Chengling era l'unico figlio naturale di Sir Zhang, per cui non avrebbe dovuto essere così mediocre dopo tutti quegli anni di allenamento. Il giorno che lo aveva aiutato a guarire le sue ferite interne, Zhou Zishu aveva scoperto che le fondamenta del suo nucleo di energia erano solide, semplicemente egli non sapeva come utilizzarlo. Per fare un paragone, era come un bambino piccolo armato di un'enorme spada affilata che non aveva nemmeno la forza di brandire.

A quel punto anche la curiosità di Ye Baiyi fu stuzzicata. Si allungò per toccare con la mano il corpo di Zhang Chengling. << È davvero sorprendente che una persona simile esiste sulla terra: così assolutamente stupida ma dotata di un fisico eccezionale >> commentò << Cosa intendevano fare i Cieli mi chiedo...benedirlo o maledirlo? >> Lanciò un'occhiata a Zhou Zishu e aggiunse << È difficile per lui trovare la sua strada dato che i suoi meridiani sono ampi e chiari ma non riesce e visualizzarli...uhm comunque puoi torturarlo ancora un po', questo non lo ucciderà, almeno nell'immediato >>
Zhang Chengling fortunatamente era solo svenuto.

A causa delle condizioni del ragazzo i tre decise di trovare un posto dove passare la notte prima di dirigersi verso le montagne.
Passata la mezzanotte i Chiodi svegliarono Zhou Zishu come al solito. Si raggomitolò su se stesso, premendo le dita contro il petto, anche se non cercò di tenere a bada il dolore usando la sua energia interna. Rimase semplicemente sdraiato in quel letto improvvisato, con gli occhi aperti, lo sguardo impassibile diretto verso la luce che filtrava da una finestra.
Immobile e stordito, cercava di concentrarsi nel sentire i Chiodi piantati dentro il suo corpo.
Il dolore che gli procuravano era cambiato: non più solo come piccole lame affilate che incidevano la carne; quell'agonia gli sembrava fosse un po' diminuita o forse ci si era semplicemente abituato. Ora però una nuova sensazione di oppressione nella zona del petto stava prendendo il sopravvento rendendo difficile la respirazione che infatti era peggiorata negli ultimi giorni.
Zhou Zishu sapeva che era un segnale di avvertimento: quasi la metà dei tre anni di vita era già passata. Una volta aveva pensato che quei pochi anni sarebbero stati una benedizione, ora invece si rendeva conto di quanto fosse crudele quel tormento.
La morte non lo spaventava, quei quasi trent'anni di vita che aveva passato sulla terra non erano stati per nulla facili; aveva sperimentato i metodi che usava per addestrare Zhang Chengling in forme ancora più dure quando lui stesso era un bambino, ed era sopravvissuto a quella barbarie pur essendo senza dubbio meno dotato di talento naturale rispetto al suo attuale discepolo.
Ne aveva passate abbastanza per non aver paura di niente e di nessuno.
Se la vita non poteva spaventarlo, perché mai avrebbe dovuto temere la morte?
No, quello che davvero lo faceva soffrire era dover contare i suoi giorni nel tempo che gli rimaneva.
Nonostante ciò che aveva sopportato la sua volontà non aveva mai vacillato e la morte non era mai stato un problema di cui preoccuparsi, eppure proprio ora che viveva i suoi giorni più felici e spensierati, proprio ora in cui non aveva alcun pensiero ad oscurargli la mente, ecco che doveva fare i conti con la fine.
Quanto era ironico tutto questo?
Zhou Zishu si rese conto di aver fatto qualcosa di davvero stupido.

Faraway Wanderers (Tian Ya Ke) di Priest (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora