Sul monte Chang Ming

560 63 5
                                    

Extra 1

Quell'anno il monte Chang Ming era interamente coperto dalla neve.
Volgendo lo sguardo intorno, tutto appariva come un vasto manto bianco di nuvole su cui poter appoggiare i piedi.
Vi erano un paio di minuscole capanne con il tetto di paglia raccolte intorno ad un piccolo cortile: il luogo ideale dove un immortale avrebbe potuto vivere lontano dal resto del mondo.

In quel momento Lord Seventh stava riscaldando del vino; l'intenso profumo saturò l'aria della capanna uscendo poi attraverso la finestra. Sembrava l'immagine sputata rappresentata nel poema "Ask Liu Nineteen"di Tang Bai Juyi " il vino di riso non ancora filtrato, con una leggera schiuma verde sulla sua superficie è pronto per essere sbollentato su un fornellino abase di fango rosso". [N.d.T. il poema parla del calore che riempie l'atmosfera intorno a chi condivide un bicchiere di vino]
Era il tipo d'uomo capace di vivere con eleganza e senza farsi mancare nessuna comodità anche quando si trovava costretto in una foresta in mezzo alle montagne.
Accanto a lui, con un libro in mano, sedeva il Grande Sciamano che ogni tanto gli rivolgeva delle domande. Lord Seventh rispondeva senza nemmeno pensarci, con gli occhi bassi che fissavano la minuscola stufa. Le risposte gli venivano alle labbra naturalmente; se non fosse nato tra gli agi di un palazzo probabilmente le sue doti intellettuali e la sua conoscenza gli sarebbero valse una solida strada verso la fama.
Mentre il Grande Sciamano chiacchierava pigramente con lui, improvvisamente gli strinse una mano << Hai freddo? >> chiese in un sussurro.
Lord Seventh scosse la testa ma si avvicinò ulteriormente alla stufa. Guardando fuori dalla finestra, sorrise. << Guarda questo posto. Si potrebbe descrivere come una montagna solitaria senza nemmeno uccelli in volo e con diecimila sentieri mai calpestati da essere umano...siamo qui da poco tempo eppure non sono nemmeno in grado di dire esattamente che giorno è oggi >>
Il cuore del Grande Sciamano ebbe un sussulto << Ti piace stare qui? >>
Lord Seventh lo guardò di traverso, senza abbandonare il sorriso << Se ti dicessi di sì, saresti capace di abbandonare tutto per trasferirti su questa montagna con me? >>
L'altro ci pensò su con aria seria << Lu Ta è ancora giovane...ma se davvero ti piace questo posto, potrei tornare a Nanjiang per istruirlo adeguatamente e dopo alcuni anni, quando sarà pronto a prendere il mio posto, tornare qui a vivere con te. Che ne pensi? >>
Per un attimo Lord Seventh fu preso alla sprovvista da quelle parole, poi fece una leggera risata e gli diede un buffetto sulla fronte << Ma come fai a prendere sempre tutto così seriamente? >> borbottò << Chi mai vorrebbe vivere in un posto così infernale? L'aria è fredda e il terreno sempre ghiacciato. A Nanjiang almeno ci si diverte >>
Poi, abbassando la testa, sorrise di nuovo << Il vino è pronto >>
Tirò fuori due calici e li riempì con cura per poi porne uno al Grande Sciamano e tenerne uno per sé.
Portandoselo alla bocca ne inspirò profondamente l'aroma, socchiudendo gli occhi.
<<Come si dice, un solo vantaggio riesce a far scomparire cento disagi. Del resto il primo vino sulla terra deriva dalla fermentazione dei frutti di bosco e come racconta la leggenda, le tre tazze di sangue versate sul...>>
Il suo discorso venne improvvisamente interrotto da alcuni schianti e boati che provenivano dall'esterno. Con un sospiro lasciò che quel momento raffinato che stava vivendo, recitando poemi e sorseggiando vino, fosse spazzato via da un improvviso malumore. Bevve un sorso di vino, scuro in volto << Quelle due pulci non si riposano mai? >> borbottò in un mezzo rimprovero << Direi che Zhou Zishu ormai sta bene, quindi tra un paio di giorni potremmo andarcene. Le mie orecchie hanno bisogno di pace e tranquillità>>

L'addestramento di Zhang Chengling normalmente non faceva quel genere di frastuono, pertanto quel rumore assordante, come di edifici che veniva demoliti, non poteva che provenire dai due Shifu che si scambiavano colpi tra di loro.
Il Grande Sciamano aveva detto che una volta che Zhou Zishu si fosse risvegliato la fase più pericolosa poteva dirsi passata. Era chiaro che l'uomo avesse una buona tempra: per i primi tempi dopo il suo risveglio era rimasto molto debole, ma dopo non più di due settimane si era alzato e dopo alcuni giorni ancora aveva ripreso le forze, correndo e saltando in giro senza tregua.
Non era chiaro chi stava provocando l'altro, in quella strana coppia, ma come diceva Lord Seventh "non puoi battere le mani usandone una sola "; così, dalla sera alla mattina, passavano il tempo a litigare e quando si sedevano a tavola per la cena, il tutto poteva nuovamente sfociare in una lite, dato che si stuzzicavano a vicenda anche con le bacchette.
All'inizio Lord Seventh si era anche divertito nell'osservarli ma ora era solo infastidito e si rifiutava di mangiare insieme a loro per il timore di finire in mezzo alle loro scaramucce.
L'uomo in realtà era piuttosto confuso << Zishu è sempre stato molto riservato e composto...com'è possibile che ora?...Merda, avvicinarti al cinabro ti rende davvero rosso così come se ti avvicini troppo all'inchiostro diventerai davvero nero! >>
Il Grande Sciamano sorrise << Questo è un bene in realtà. Il processo di ricostruzione dei meridiani può essere estremamente doloroso e anche riportarli in asse successivamente è un lavoro difficile. Oltretutto qui fa molto freddo, per una persona normale non sarebbe facile riuscire a muoversi con tanta libertà. Lord Zhou non solo è attivo ma sta sforzando i suoi meridiani a rafforzarsi. Sicuramente ora il dolore sarà più intenso ma ne gioverà in futuro >>

Mentre erano in aria, Wen Kexing, con un colpo alla spalla di Zhou Zishu, lo fece voltare come per prenderlo tra le braccia. L'altro usò la forza di quel colpo per capovolgere il braccio e, prima di atterrare, usò un piede per sollevare il mento di Wen Kexing, costringendolo ad allontanarsi di un passo. Dopodiché con le dita lo attaccò come se fosse una tempesta. Wen Kexing, colpito ad un ginocchio, sentì le gambe diventare molli e stava quasi per finire nella polvere quando, rotolando di lato, afferrò un polpaccio di Zhou Zishu, portandolo con sé a formare una palla.
Tutto era coperto di neve e dato che nessuno degli altri si avvicinava a loro, il terreno restava quasi immacolato. Dopo aver rotolato per alcuni giri completi, Wen Kexing bloccò Zhou Zishu sotto di sé, con le due mani poste ad entrambi i lati della testa dell'altro. Con un sorriso scaltro disse << Allora? Ti arrendi? >>
Zhou Zishu era ancora in fase di recupero e non era forte come prima. Ansimando leggermente rispose << Questo era un trucco da quattro soldi >>
Wen Kexing si abbassò verso di lui e mormorò << Ma se sei proprio tu il più subdolo tra noi due >>
<< Ehi, Old Wen !>>
Wen Kexing nel frattempo si era messo a leccargli il collo << Cosa? >>
<< Sto dicendo.....>> e Zhou Zishu bofonchiò alcune parole con apparente noia fino a che Wen Kexing non le colse e rimase perplesso << Uhm? >>
In quel momento una gomitata lo raggiunse in pieno petto facendogli emettere un grugnito, poi fu sollevato verso l'alto. Vide il cielo girare vorticosamente prima che le sue braccia fossero entrambe bloccate dietro la schiena e finisse schiacciato a terra.
Zhou Zishu imitò lo sguardo da teppista dell'altro e soffiandogli in un orecchio, con una risatina disse << Che ne dici di questo? Allora, ti arrendi? >>
A Wen Kexing occorse un bello sforzo per girare la testa e guardarlo negli occhi << Vuoi legarmi A- Xu? >>
Zhou Zishu alzò le sopracciglia << Questa mi pare una buona idea >>
Con le dita sigillò i punti terapeutici dell'altro e vedendolo rimanere immobile si rilassò leggermente, sedendosi da un lato. Poi si asciugò il viso << Mogliettina mia, tuo marito ha la fronte piena di sudore solo nel cercare di trattenerti >> disse con tono mesto.
Improvvisamente una mano si allungò verso la sua testa e vide Wen Kexing, che avrebbe dovuto essere congelato, alzarsi lentamente.
<< Davvero? Fammi sentire. Stai sudando? Non prendere il raffreddore! >>
<< Hai davvero modificato la posizione dei tuoi punti terapeutici!!>> gridò Zhou Zishu per poi scappare e mettere una certa distanza tra loro, restando in guardia mentre lo osservava da lontano.
Wen Kexing gli lanciò un'occhiata civettuola << Posso fare molto di più >>
E si lanciarono nuovamente uno contro l'altro, riprendendo la loro rissa.

Bisogna dire tuttavia che il Grande Sciamano aveva mal interpretato il motivo di quella continua lotta. Non era per il discorso di rafforzare i meridiani che combattevano senza sosta, ma perché c'era un'altra questione che andava risolta con urgenza: non era ancora chiaro chi sarebbe dovuto stare sopra e chi sotto, ed entrambi sentivano che la passione che ardeva nei loro cuori poteva essere tenuta a bada solo in quel modo mentre cavillavano sul problema.
Inizialmente Zhang Chengling era convinto che, correndo ad osservarli in quei momenti, avrebbe potuto imparare molto, ma ben presto aveva capito che quei combattimenti erano troppo aspri e che le uniche mosse che avrebbe appreso erano "La tigre nera che scava il cuore", "La Scimmia che ruba " o ancora "L'universo finisce sottosopra ", che in realtà non avevano alcun valore di riferimento per i suoi studi.
Lamentandosi che entrambi i suoi maestri fossero tornati ad un kung fu primordiale, iniziò a praticare da solo, esercitandosi a creare un suo stile, mossa dopo mossa.
Il giovane era però confuso: il suo Shifu lo aveva sempre rimproverato che il suo stile fosse come un pugno in un occhio per chi lo guardava, ma quel suo rotolarsi a terra con Wen Kexing non era forse ancora più sgraziato?
Quei due maestri si erano davvero ridotti in un pessimo stato e, senza averne reale intenzione, stavano di fatto ostacolando i progressi del loro studente con quella sconsiderata condotta.

La tregua avveniva solo alla sera, dopo che Zhou Zishu aveva preso la sua dose giornaliera di medicinali. Il Grande Sciamano prescriveva la dose in base alla persona: se si fosse trattato di qualcuno con un fisico gracile e con poca capacità di sopportazione naturalmente la dose sarebbe stata più leggera. Trattandosi di Zhou Zishu, però, e sapendo che questi avrebbe sopportato qualsiasi tormento fosse stato necessario, la sua dose era decisamente potente.
Dopo averla presa, per un breve periodo, Zhou Zishu veniva assalito da dolori ovunque. Stringendo i denti attendeva che l'effetto passasse, ritrovandosi in un bagno di sudore. Poi si lavava e andava a riposare, recuperando energia sufficiente per continuare nei suoi salti e corse, il giorno successivo.

Subito dopo che Zhou Zishu ebbe preso la medicina per l'ultima volta, Lord Seventh e il Grande Sciamano li salutarono e se ne andarono; anche se Nanjiang era dopotutto un luogo tranquillo e Lu Ta aveva chi lo supervisionava, si erano assentati troppo a lungo.
Quella prima notte, senza dover sopportare i dolori provocati dalle medicine, simili a mille tagli di coltello, fu stranamente pacifica.
Wen Kexing portò in stanza una brocca di vino e l'agitò davanti alla faccia di Zhou Zishu.
L'altro la prese senza alcuna formalità mentre Wen Kexing si metteva al suo fianco, guardandolo con gli occhi che brillavano.
Sentendosi fissato in modo così sfacciato, Zhou Zishu, dopo aver bevuto un sorso, chiese << Cosa stai guardando? >>
Wen Kexing sorrise << Non ha paura che l'abbia drogato?>>
<< E con che tipo di droga? >> chiese ancora l'altro.
<< Secondo te? >> rispose Wen Kexing, ammiccante.
Zhou Zishu gli lanciò un'occhiata, sogghignando << Non oseresti darmi un afrodisiaco. Non temi che la mia natura selvaggia esploda e ti sottometta? >>
Wen Kexing si accigliò fingendosi turbato << Hai ragione, questo mi preoccupa >>
Alzando il mento, squadrò Zhou Zishu da capo a piedi, poi sospirò e scosse la testa << Dovresti lasciarmi fare. Se continuiamo così, presto diventeremo come due monaci praticanti >>
L'altro lo guardò << Perché non puoi essere tu a lasciarmi fare? >>
Una mano di Wen Kexing nel frattempo si era allungata fino a sfiorargli la vita, strofinandogli un fianco in modo ambiguo, su e giù << Potrei farti provare vare tipi di posizioni, ma...>>
Il suo polso fu velocemente imprigionato da Zhou Zishu e allontanato con forza; ben presto ripresero a litigare, cercando però di contenersi per non far crollare il tetto della casa.

Zhang Chengling passò davanti alla stanza mentre rientrava dal suo pomeriggio di allenamento, trovando la cosa ormai quasi abituale e pensando tra sé e sé "perché non possono passare semplicemente del tempo insieme in modo normale? Ogni giorno litigano come bambini", poi vedendo che la questione non accennava a placarsi, sospirò, ragionando su come si era trasformata in quell'ultimo periodo la sua vita e si diresse silenziosamente nella sua stanza.

Dopo trecento round le forze di entrambi vennero meno così decisero di prendersi una pausa.
Wen Kexing afferrò la brocca di vino, ne bevve un paio di sorsi abbondanti, poi fece un lungo sospiro.
Dopo essersi disteso sul letto, appoggiando la schiena alla testiera, agitò una mano << Basta, per oggi non ho più l'energia per combattere >>
Zhou Zishu sospirò di sollievo come se non stesse aspettando altro. Poi si sedette sul bordo del letto e gli diede una piccola spinta verso l'interno << Spostati, fammi spazio >>
Wen Kexing si spostò, fissando le tende del letto, improvvisamente distratto.
<< A- Xu, tra poco sarai completamente guarito >> disse dopo un lungo periodo in cui era rimasto immerso nei suoi pensieri << Verresti con me a fare una gita giù dalla montagna? >>
Zhou Zishu chiuse gli occhi per riposarli un po' << Sono praticamente già a posto, possiamo partire anche adesso. Dove vorresti andare? >>
Wen Kexing rimase in silenzio, lasciando l'altro ad aspettare a lungo la risposta.
Ad un certo punto Zhou Zishu, percependo qualcosa di strano, aprì gli occhi e inclinò la testa per guardarlo. Lo sguardo di Wen Kexing sembrava ancora perso a vagare in qualche luogo fuori dalla finestra.
<< Cosa c'è >> gli chiese Zhou Zishu.
Le palpebre di Wen Kexing tremarono e fece un lieve sorriso << Non è niente. Stavo solo pensando che all'epoca, i cadaveri dei miei genitori vennero sepolti in mezzo ad un terreno incolto e senza nemmeno una lapide. Non sono stato molto filiale...per oltre vent'anni non sono mai tornato in quel luogo per dare un'occhiata...ora probabilmente dovrei>>
Zhou Zishu sospirò per poi allungare lentamente le braccia ed avvolgere la sua vita. Wen Kexing si girò obbediente su di un fianco, mettendo una mano sulla schiena dell'altro; le sue dita si appoggiarono delicatamente sulle scapole di Zhou Zishu e, inconsciamente, cominciò a tracciarne i contorni, seppellendo il viso nella sua spalla.
<< Anche A-Xiang...>> cominciò a dire, le parole attutite dalla posizione in cui si trovava.
<< Mentre ti stavi riprendendo a Luoyang, sono tornato sul monte e ho trovato sia lei che Cao. Li ho messi a riposare insieme, nella terra >>
<< Grazie >> rispose confusamente Wen Kexing, mentre le sue parole successive quasi si perdevano nell'abbraccio con cui teneva stretto Zhou Zishu << Per metà della mia vita sono stato una persona solitaria. Ho pensato che avrei potuto contare su A-Xiang ma alla fine anche lei se n'è andata. Quando sei rimasto in coma per tutti quei mesi, io...non avevo la stessa certezza del Grande Sciamano. Pensavo che ..se tu....io...>>
Zhou Zishu si rese improvvisamente conto che la sua spalla sembrava bagnata. Non riuscì a resistere e chinò la testa per cercare di guardare l'altro in volto ma Wen Kexing fece un cenno con la mano per spegnere tutte le luci, mormorando leggermente << Non guardarmi >>
Non essendo mai stato capace di confortare qualcuno, Zhou Zishu non sappe fare di meglio che tenerlo stretto a sé.

Lentamente le mani di Wen Kexing cominciarono a vagare sul suo corpo. Zhou Zishu era un po' a disagio, ma si rese conto che l'altro aveva completamente abbandonato la sua natura scherzosa, limitandosi a chiamare il suo nome in modo incerto, con una leggera nota di disperazione nella voce.
Zhou Zishu sospirò dentro di sé, pensando "Fanculo, è in uno stato così pietoso...glielo lascerò fare, solo per questa volta! "
Usando tutto il suo autocontrollo s'impose di rilassarsi, consegnandosi ad un'altra  persona, senza alcuna difesa, per la prima volta in tutta la sua vita.
Mentre le loro teste si sfregavano l'una contro l'altra, i capelli aggrovigliati, Wen Kexing gli mormorò << A- Xu, non lasciarmi...mai..>>
E fu così che anche in quella terra fredda, lunghi fili di calore si innalzarono da sotto le tende di quel letto, allungandosi lentamente verso l'esterno, come in cerca di un fiore da far sbocciare.

All'alba del mattino successivo, Zhou Zishu, rimase a dormire più a lungo del solito.
Dopo aver aperto gli occhi per vedere la persona che teneva tra le braccia, notò che sul viso di Wen Kexing c'era il sorriso di chi è perfettamente soddisfatto.
Non appena tentò di muoversi, però, sentì ogni fibra del suo corpo irrigidirsi, come se fosse rimasto intrappolato troppo a lungo in una gabbia.
Sentì il desiderio di imprecare contro Wen Kexing, ma l'altro, che attendeva esattamente quella reazione e stava solo facendo finta di dormire, in una frazione di secondo aprì gli occhi, soffocando dentro di sé quel sorriso soddisfatto che aveva solo pochi secondi prima, per poi guardarlo in viso con un'espressione traboccante di mille di emozioni.
Quando quel brontolone di Zhou Zishu vide quegli occhi cerchiati di rosso fissarlo intensamente, ricacciò indietro tutti gli insulti che gli erano saliti alle labbra, non sapendo più cosa dire. Non ebbe altra scelta che voltargli le spalle << Se ti vuoi alzare fallo senza infastidirmi >> borbottò infine.
Wen Kexing lo abbracciò immediatamente da dietro, mettendo via quella falsa espressione pietosa che aveva sul viso. Euforico, si convinse che un cuore tenero fosse molto meglio di un paio di fianchi morbidi!
Tuttavia, terminato questo breve momento di felicità, le sue preoccupazioni ricominciarono.
Aprendo furtivamente gli occhi per sbirciare la persona accanto a lui pensò "Ma da adesso, ogni volta che avrò voglia di farlo dovrò mettere in scena un nuovo dramma di lacrime? Mi sembra un po' eccessivo..."

*************
Ebbene, alzi la mano chi ha subito pensato che quel lazzarone di Wen Kexing cercasse di far leva sul buon cuore di Zhou Zishu per andare a meta!!! Ahahah , questo prima extra ce lo meritavamo tutt* dopo gli ultimi capitoli davvero tosti; finalmente un po' di dolcezza e di risate!

Faraway Wanderers (Tian Ya Ke) di Priest (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora