Capitolo 52
Fino alla fine Wen Kexing aveva tentato di recidere le catene che tenevano il corpo di Long Que attaccato alle sbarre di metallo del letto, ma visto che non ci era riuscito aveva deciso di bruciare tutto. Omicidio seguito da incendio doloso: senza dubbio un modo diabolico per ottenere meriti.
Zhang Chengling rimase lontano, guardando il fumo che si innalzava nel cielo, sentendosi sopraffare dalla tristezza e con il naso che cominciava a pizzicare. Una mano gli afferrò la spalla: con la vista annebbiata Zhang Chengling alzò lo sguardo sul viso del suo Shifu; gli occhi dell'uomo scintillavano mentre fissava la fiamma, riflettendo la luce danzante.
<< Perché piangere? >> disse Zhou Zishu con espressione impassibile e voce bassa, senza chiarire se stava parlando con il ragazzo o semplicemente a sé stesso << Tutti muoiono alla fine >> E quello era il Jianghu, dove la morte non era mai scontata o prevedibile. Alcuni la incontravano mentre bevevano e ridevano, combattendo tra fiumi e montagne, altri più tranquillamente, in luoghi remoti come quello; e magari capitava che, ad accompagnarli in quell'ultimo viaggio, vi fosse solo una manciata di estranei con ognuno i propri problemi da risolvere.
Ogni giorno ci sarebbe stato un giovane felice che vedeva avvicinarsi sempre di più la realizzazione del proprio sogno e ogni giorno ci sarebbe stato qualcuno che incontrava la morte: questa era la vita.
Fu così che tutti e tre rimasero al Maniero delle Marionette.
Wen Kexing recuperò un grande masso che fece rotolare davanti alla piccola prigione con le pareti ormai annerite dalla fuliggine, vi incise sopra la scritta "L'ottavo giorno del mese La, nel primo anno di Bingchen", dichiarando che si sarebbe preso il suo tempo per scrivere il resto. In effetti pensava di lavorarci fino all'arrivo del Capodanno [N.d.T. Wen Kexing pensa di fermarsi al Maniero circa 20 giorni]. Zhou Zishu sbuffò ma non commentò ulteriormente.
Zhang Chengling invece era segretamente molto contento. Solo il giorno prima il ragazzo pensava a quel posto pieno di trappole come ad una minaccia ma adesso credeva potesse trasformarsi in un vero paradiso: isolato dal mondo esterno, non c'erano persone con cui combattere per la propria vita o da cui fuggire. Tutto quello che doveva fare era praticare il kung-fu, sognare ad occhi aperti e prendersi qualche ramanzina. E francamente quei rimproveri non erano nemmeno così gravi. Non era come quando pensava che il suo Shifu avrebbe potuto staccargli la testa per usarla come un vaso da notte; proprio come un debitore smette di preoccuparsi quando il debito accumulato è troppo alto, anche la pelle diventa più robusta dopo che una persona viene rimproverata più e più volte. Un concetto semplice che risaliva ai tempi antichi.C'erano alcuni edifici accanto alla prigione: un paio di stanze per gli ospiti e diversi capannoni che sembravano essere stati alloggi per la servitù. Tuttavia ormai, dopo anni di abbandono e incuria, erano davvero in cattive condizioni. Per dimostrare il suo zelo filiale, Zhang Chengling si occupò di rimetterli in ordine; il risultato non fu un gran miglioramento, ma dato che i tre si erano abituati a dormire sotto un soffitto stellato con Madre Terra come materasso, si accontentarono.
Quella notte Zhou Zishu era appena andato a dormire e si stava appisolando, quando la porta della sua stanza venne socchiusa, emettendo un lungo cigolio. Una folata di vento gelido penetrò all'interno prima che venisse richiusa.
Immediatamente Zhou Zishu passò da un inizio di sonno profondo ad essere completamente sveglio, ma sebbene non fosse rimasta alcuna traccia di sonnolenza in lui, decise di non aprire gli occhi, per un non ben chiaro motivo, comportandosi anzi come se non si preoccupasse affatto di quell'intrusione.
Wen Kexing, stringendo le coperte tra le braccia, si avvicinò al letto di Zhou Zishu con sul viso un sorriso inquietante e lascivo.
<< La mia stanza non è adatta per un essere umano >> disse << C'è una marionetta in un angolo con un'enorme ragnatela sulla testa, sembra un demone! Ogni volta che apro gli occhi pare fissarmi come se....>>
<< Puoi girarla verso il muro, in modo da non vederla>> lo interruppe Zhou Zishu continuando a tenere gli occhi ostinatamente chiusi.
Wen Kexing posò la coperta. << Non mi interessano le natiche degli automi. Muoviti e fammi spazio, su >>
Zhou Zishu rimase in silenzio,fingendosi morto.
Wen Kexing decise quindi di appioppargli un sermone << A-Xu, come esseri umani dovremmo provare compassione per gli altri! Continui a dire che vuoi fare buone azioni per accumulare meriti ma eccoti qui che non vuoi nemmeno condividere metà del tuo letto con me, dopo tutto quello che abbiamo passato insieme. Abbiamo affrontato la morte fianco a fianco così tante volte e siamo così intimi da molto tempo ormai....pensi che il tuo comportamento sia corretto? >>
Zhou Zishu spalancò un occhio e lanciò al compagno uno sguardo obliquo.
<< Ero in dubbio fino ad un momento fa >> rispose << Ma ora sono abbastanza sicuro che sia del tutto appropriato...>> non riuscì a finire la frase dato che Wen Kexing, convinto che l'azione fosse più potente delle parole, mise una mano sotto le sue ginocchia e una intorno alle spalle, sollevando il suo intero corpo per spostarlo di diversi centimetri verso il muro. Si buttò poi felicemente sul materasso, sdraiandosi e mettendosi comodo, come un cuculo che si impossessa del nido di una gazza. Tutta la manovra si concluse con un lungo sospiro soddisfatto.
Il letto non era piccolo, ma con un occupante in più sembrava impossibile anche solo girarsi; Zhou Zishu, rigido dal disagio, fece del suo meglio per fingere che non fosse successo nulla mentre si voltava e dava le spalle a Wen Kexing.
Si arrotolò più a fondo nella sua coperta, come se non vedesse l'ora di addormentarsi ma, in effetti, avendo aperto gli occhi mentre si girava di schiena, ora si rendeva conto di non riuscire più a chiuderli.
D'altra parte Wen Kexing sembrava trovare il letto di Zhou Zishu estremamente comodo e aveva cominciato a dimenarsi senza sosta. Rotolava su stesso e un attimo dopo si girava nuovamente, come una scimmia troppo cresciuta che non riesce a stare ferma.
Considerando che erano stipati in uno spazio davvero limitato, dove anche una scoreggia avrebbe fatto tremare il telaio del letto, Zhou Zishu non poteva fare a meno di percepire ogni movimento dell'altro.
L'irritazione cominciò presto a montargli dentro e trovò la sua massima espressione in un calcio ben assestato che fece ruzzolare Wen Kexing giù dal letto.
Dopo un po' il ragazzo parve trovare una posizione definitiva e Zhou Zishu si costrinse a chiudere gli occhi cercando di ignorare la persona dietro di lui.
Fu a quel punto che Wen Kexing lo chiamò << A- Xu >>
Zhou Zishu si rifiutò di rispondergli ma si accorse, dal fruscio dei capelli sul cuscino, che l'altro si era girato nella sua direzione e ora gli fissava la schiena. Il solo pensiero metteva Zhou Zishu a disagio, gli pareva che tanti piccoli insetti gli strisciassero su e giù, lungo la spina dorsale.
Wen Kexing attese; visto che Zhou Zishu non dava segno di reagire in alcun modo, tese un dito e lo appoggiò leggermente sul suo fianco.
<< A-Xuuuu >> provò nuovamente a chiamarlo, con un flebile mormorio.
Tutti i peli del corpo di Zhou Zishu si rizzarono! Furioso si girò di scatto e gli gridò contro << Allora, vuoi dormire o no? Altrimenti vattene in camera tua a tormentare quella tua marionetta! >>
Wen Kexing, con la testa appoggiata sul braccio piegato, lo scrutava perplesso. Quando rispose il suo tono era pieno di sottintesi << Andiamo, sono qui nel tuo letto e ti addormenti senza nemmeno degnarmi di una parola. Non hai ancora capito che nutro del desiderio nei tuoi confronti? >>
Zhou Zishu a quelle parole pensò che la spudoratezza di Wen Kexing avesse raggiunto un tale apice che si poteva considerare senza precedenti e che sarebbe stato difficile superarlo anche in futuro. Era davvero rimasto senza parole.
La "zampa di cane" che quel ragazzo teneva posata sul suo fianco a prima vista poteva sembrare ben educata ma la punta del dito, di tanto in tanto, faceva pressione nella sua carne. Zhou Zishu stava per spingerla via ma, data un'occhiata allo sguardo concupiscente con cui lo guardava l'altro (sembrava un'illustrazione perfetta del detto "un maiale morto non teme l'acqua bollente), cambiò idea. Si girò dandogli la schiena, con tutte le intenzioni di dormire come fosse morto.
<< Fai come credi >> fu l'ultima cosa che disse, prima di iniziare a recitare la parte del cadavere.
Wen Kexing lo tormentò ancora un po' ma non ottenne alcun risultato. Sapendo quanto potesse essere ferrea la sua volontà alla fine si arrese, e dopo una serie di risatine appena udibili, anche lui chiuse gli occhi.Così il tempo trascorse e quando nel cuore della notte, Wen Kexing avvertì un tremito leggero provenire dall'uomo al suo fianco, si svegliò, capendo che era arrivata la mezzanotte.
A causa della bassa temperatura e delle coperte leggere, durante il sonno erano inconsciamente rotolati entrambi verso il centro del letto e la schiena di Zhou Zishu si curvava come se fosse messo a cucchiaio contro il petto di Wen Kexing.
Non era certo una novità per Zhou Zishu non poter dormire nella seconda metà della notte, ma quando si svegliò, come di consueto, si ricordò di non essere solo nel letto sentendo il respiro dell'uomo alle sue spalle. Sentendosi a disagio cercò di scivolare più lontano, senza farsene accorgere, ma la doppia ferita interna gli impedì di raccogliere sufficiente energia interna per farlo.
Non gli rimase altra scelta che restare al suo posto, sopportando e stringendo i denti.
Wen Kexing si accigliò, ritrasse il braccio da sotto la testa e per poter appoggiare la mano al centro della schiena di Zhou Zishu; tuttavia non osava agire senza avvisarlo.
<< Cosa c'è? Ti fa male? >> chiese in un sussurro.
Zhou Zishu non riuscì a rispondere e si raggomitolò ancora di più nelle lenzuola, completamente fuori controllo.
Ogni giorno, a mezzanotte il dolore raggiungeva il suo culmine; doveva solo resistere e piano piano sarebbe diminuito permettendogli, attraverso la meditazione, di regolarizzare il suo respiro.
Nonostante fosse inverno il sudore gli imperlava le tempie mentre cercava di stabilizzare e rallentare la respirazione, concentrandosi con gli occhi ben chiusi.
Malgrado tutti quegli sforzi Wen Kexing si rese conto che tremava ancora; senza dire una parola allungò le braccia e tirò la parte superiore del corpo di Zhou Zishu vicino a sé, circondandogli la vita e facendogli appoggiare la testa contro il suo petto; come un uomo che cerca di calmare un bambino che sta avendo un incubo, lo abbracciò e gli accarezzò dolcemente la schiena.
Questa volta Zhou Zishu non protestò; pur essendo entrambi svegli nessuno dei due emise un suono.
La notte si estendeva fuori dalla finestra senza confini, mentre il tempo e il dolore sembravano passare così lentamente da rimanere scolpiti nella mente e nel cuore.
Zhou Zishu era stupito, durante il giorno lui e quell'uomo non facevano altro che stuzzicarsi a vicenda senza tregua eppure in quel momento erano lì, aggrappati l'uno all'altro come se la loro vita dipendesse da quella notte.
Non era strano?***************************
Capitolo dolcino in vista delle festività natalizie e che arriva presto visto che questo fine settimana saremo tutt*, o quasi, con le "gambe sotto il tavolo".Tanti auguri di salute e serenità <3
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Faraway Wanderers (Tian Ya Ke) di Priest (Traduzione italiana)
AdventureQuesta è la traduzione della novel BL dell'autrice cinese Priest da cui è stato tratto il drama " Word of Honor" . Trama : Zhou Zishu, ex-leader disilluso di un'organizzazione segreta al servizio dell'impertaore prende misure drastiche per lascia...