377 5 0
                                    


Ecco che inizi un'altra giornata.

Mi alzo dal letto, apro la finestra e vado in bagno a prepararmi: jeans, maglietta bianca, cintura e sono pronta. Non sento la necessità di truccarmi e quindi non lo faccio. Prendo solo un po' del mio profumo preferito all'iris e ritorno in camera. Ricontrollo la cartella che avevo preparato la sera precedente e scendo in cucina.

Preparo due toast con sopra la Nutella e ne addento uno.
R:"questo lo prendo io" dice mio fratello Riccardo rubando la mia seconda fetta di pane. La solita rottura.

F:"non iniziare già di mattina, grazie"
M:"su ragazzi, non litigate" dice mia madre.

Cerca sempre di farci rimanere tranquilli ma come si fa quando invece di un fratello mi ritrovo ad avere una persona che mi infastidisce di continuo?

Finisco di mangiare, metto una giacca e prendo lo zaino.

M:"forza, andate o arriverete in ritardo a scuola"
Mi da un bacio sulla fronte e ci guarda mentre noi usciamo via.
F:"Rik, dove stai andando? La stazione è a sinistra"
R:"lo so sorellina, ma oggi mi accompagna Andrea in macchina, ci vediamo"

Ah perfetto, me lo dice così, senza nemmeno chiedermi se volessi un passaggio. E poi mi dicono di stare tranquilla...

07:08
Arrivo finalmente in stazione con amche qualche minuto di anticipo.
Guardo il cellulare finché non vedo arrivare Carlotta.

F:"buongiorno!!!"
C:"fra, che cosa urla a quest'ora? Lo sai che sto ancora dormendo e faccio fatica anche a reggermi in piedi. Non capisco dove trovi tutta questa allegria"
F:"dai, ci vuole un po' di felicità, altrimenti questa vita diventa noiosa e monotona"

Ci mettiamo a parlare un po' finché non arriva il treno. Saliamo e fortunatamente riusciamo a trovare due posti, così ci sediamo.

Carlotta si addormenta come sempre, allora decido di mettere le mie cuffie per trascorrere il tempo. Adoro follemente ascoltare la musica mentre vedo il paesaggio scorrere dal finestrino e le prime luci del giorno che si accendono. È uno spettacolo fantastico.

È quasi la nostra fermata, così decido di svegliare la mia amica che ormai è caduta in un sonno profondo.

Scendiamo dal treno e prendiamo due strade separate essendo che frequentiamo due scuole diverse.
Voglio tanto bene a Carlotta. Ci conosciamo dalle elementari e siamo state sempre molto legate. È diventata la mia sorella e ci tengo troppo a lei.
Tolgo le cuffie per potermi godere tutti i suoni della città mentre percorro il tragitto verso scuola.

Ormai conosco tutto a memoria: dal primo cancello esce sempre una bambina con suo padre che le porta il suo zainetto rosa, da dietro l'angolo passa una signora che porta a spasso il suo cane, mentre verso la fine ci sono sempre due ragazze che vanno di corsa.

Ho tutti questi movimenti come impressi nella mente e mi trasmettono tanta tranquillità.

Ah, e come dimenticarsi di quella giovane coppia che a pochi passi da scuola si baciano prima di separarsi. Sono così cariniii.

07:55
Arrivo nel cortile di scuola dove incontro le mie amiche che mi aspettano.

L:"buongiorno ragazze. Pronte per la seconda settimana di scuola?"
G:"Non si vede la felicità che sprigionano i miei occhi?" Dice ironicamente.

Loro sono Ludovica e Gioia, ci siamo conosciute a scuola e sono le uniche ragazze, oltre Carlotta, di cui mi fido.

F:"dai entriamo, o ci beccheremo il primo ritardo di questo nuovo anno scolastico"
Così entriamo e ci dirigiamo verso la nostra aula.

Prima ora: matematica. Già, non è per nulla divertente iniziare con questa materia ma per fortuna sono sempre stata abbastanza portata per le materie scientifiche e quindi non trovo grandi difficoltà, ma ammetto che alle 8 del mattino il mio cervello non sia ancora ben sveglio.

Non so come, ma sono riuscita a sopravvivere al questi lunghi 60 minuti che sembrava non finissero mai. Per fortuna oggi la professoressa ha semplicemente fatto un discorso generale sugli argomenti che affronteremo.

Decido però di andare a prendere un caffè alle macchinette altrimenti non so come farò a resistere per altre 5 ore...

L:"allora, quali sono gli obbiettivi di quest'anno?"
G:"di che obbiettivi stai parlando?" Dicono mentre inserisco le monete
L:"ma come? Dobbiamo avere degli obbiettivi, altrimenti diventa troppo noioso questo posto" dice sbuffando appoggindo le spalle al muro.
F:"e sentiamo, che obbiettivi avresti in mente?"
L:"beh... innanzitutto dovrei iniziare a parlare con James"
G:"No, non di nuovo Ludo. È da un anno che ne parli, pensavo che te ne fossi scordata durante l'estate"
L:"diciamo che è stato più lontano dai miei pensiero ma non potevo mica dimenticarmi completamente di lui. Impossibile"
G:"Fra, te non le dici niente?"
F:"Cosa dovrei dirle? Se vuole parlargli basta che va da lui, è esattamente dall'altra parte del corridoio "
L:"No no, non ce la faccio così, siete pazze? Bisogna aspettare il momento giusto per un obbiettivo che si trova incima alla lista"
F:"e sentiamo, una sufficienza in chimica in che posto si trova nella lista?" Dico per poi ridere.
G:"ahah, esatto. Secondo me dovresti puntare più su chimica che su di lui. Altrimenti lo sappiamo tutti che i tuoi non ti permetteranno di prendere la macchina"
L:"ma cosa me ne faccio di una macchina se conquistando James potrò salire sulla sua di macchina? Ditemi, cosa c'è di meglio?"
F:"...questo caffè. Ti giuro che è squisito"
G:"forza andiamo, che sta per iniziare la prossima lezione"
Così ci dirigiamo in classe.

*Fine delle lezioni*
Quando finalmente sentiamo suonare l'ultima campanella, usciamo dalla porta.
L:"Ah, finalmente. Non ne potevo più stare lì dentro. Mi sentivo mancare l'aria"
F:"su dai, è tutto passato. Almeno per oggi"
G:"approposito di oggi, voi avete programmi per questa sera?"
F:"non dovrei"
L:"nemmeno io, perché?"
G:"mi hanno detto che ci sarà una festa a casa di Lucas e mi piacerebbe un sacco andarci, che ne dite?"
F:"no dai, Gio. Lo sai che non mi piacciono le feste, soprattutto quelle in grande. Troppa gente, troppo caos e odore solo di alcol e fumo. Non fa per me"
L:"ma dai fra, è d un po' che non ci divertiamo tanto. Un po' di svago ti fa solo bene"
G:"per una volta concordo con Ludo"
F:"sapete che preferisco le cose più tranquille e rilassarmi in santa pace"
G:"per una volta farai un'eccezione"
L:"passiamo stasera da te alle 19, così ti aiutiamo a prepararti, ciaoo" dicono per poi allontanarsi
F:"grazie mille" dico ironicamente per poi dirigermi verso il lato opposto che mi porta verso la stazione.
Durante la strada, incrocio un ragazzo che mi sembra familiare...
~~~~~
Heyyy, ciao a tutti!!!
Questa è una nuova storia che ho scritto.
Spero vi piaccia
Fatemi sapere cosa ne pensate♡
(Mi scuso in anticipo per gli errori di battitura)

Piccoli DettagliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora