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Rieccoci.

Oggi non ho proprio voglia di alzarmi. Fa freddo e la mia voglia è proprio sotto zero.

Con un po di forza, che non so nemmeno io dove l'abbia trovata, tolgo le coperte di dosso e le cuffie che sono rimaste sopra il cuscino, mi alzo e mi dirigo verso il bagno.

Mi preparo molto velocemente e per darmi un po' di forza metto il mio profumo preferito alla vaniglia.

Scendo di sotto e trovo già mamma e Rik in cucina.

M:"buongiorno cara"
F:"buongiorno" dico sedendomi e addentando un cornetto alla crema.

M:"oggi andate a scuola insieme?"
R:"no, Andrea torna a scuola. Mi accompagna lui" dice per guardare me alla fine.

F:"meglio che vada o si fa tardi. Ah mamma, oggi pomeriggio esco con le mie amiche quindi non aspettarmi dopo scuola" dico correndo verso l'ingresso per mettermi le scarpe sentendo un "va bene" fa parte di mia madre e mio fratello che mi fa il verso "esce con le sue amiche".

Prendo lo zaino ed esco di casa.

Io e Carlotta andiamo in treno per poi salutarci. Ci vedremo nel pomeriggio visto che uscirà con noi.

Vado a scuola e come al solito vedo in lontananza lungo il mio tragitto Mr. Cappuccio. Non sapendo il suo nome oramai è diventato questo per me.

Entro nel cortile e mi dirigo verso le mie amiche.

F:"ma buongiorno" dico con sempre la mia buona dose di allegria.

G:"vorrei sapere come fai ad essere sempre così tanto felice. Giuro che ti invidio"
F:"lo sono e basta. Però sono anche tanto curiosa di sapere le ultime novità. Su, racconta" dico rivolgendomi verso Ludovica.

L:"è stato stra carino ieri. Abbiamo passato tutto il pomeriggio insieme.  Poi mi ha scritto un messaggio prima di andare a dormire. Giuro, mi sembra di essere in un sogno"

Così passano le altre interminabili ore di lezioni.

Ci ha fissato la verifica di matematica e presto inizierà ad interrogare in storia, una delle materie più inutili a parer mio.

Usciamo finalmente da scuola e ci vengono incontro due ragazzi che ha già visto.

Sono quelli con cui parlavano Carlotta e Gioia la scorsa sera.

M:"hey ciao Gioia, ciao ragazze" ci salutano.

G:"lui è Mattia, andavamo a scuola insieme ma poi ci siamo persi di vista. Ci siamo rincontrati alla festa"
M:"già. Volevo chiedervi se vi andasse di pranzare insieme"
G:"oh, in realtà eravamo già organizzate tra di noi" così ci scambiamo uno sguardo di approvazione.

F:"tranquilla, a noi va bene. Possiamo uscire tutti insieme se ti va"
M:"oh grazie. Dovrebbe venire anche James insieme ad un suo amico che non conoscete"
L:"oh, conosci James?"
M:"Certo, chi non lo conosce. È uno dei miei migliori amici, ci conosciamo da qualche anno"
L:"Ah, capisco"
G:"allora, che ne dite se iniziamo ad andare noi?"
F:"va bene. Dove andiamo?"
G:"solito posto. Infondo alla via, dietro l'angolo"

Arriviamo e iniziamo ad entrare. Proprio appena ci sediamo, vediamo entrare dalla porta James.

J:"hey, ciao. Scusate il ritardo"
G:"tranquilli, siamo appena arrivati anche noi" dice rivolgendosi ai due ragazzi appena arrivati.

Così James si siede di fianco a Ludo,  Mattia di fronte a Gio e io vicino a lei e il loro amico che si è appena seduto.

Distratta un attimo per il loro arrivo, ma dopo mi soffermo un attimo a guardarli in faccia.

Mr. Cappuccio, che intanto si era appena tolto il suo cappuccio della felpa.

Se questo non va preso come un segno, allora non so cosa dovrei fare.

A:"hey, ciao" dice rivolgendosi a me
F:"ciao" dico semplicemente.
M:"lui è Alessandro, un nostro amico. Praticamente tutti ci conoscono come il trio di fratelli ahah"
J:"siamo i tre inseparabili" dice per poi strapparci a tutti una risata.

Pranziamo tutti insieme. James e Ludo li vedo molto vicini. Mattia e Gioia stanno recuperando tutti i ricordi persi in questi anni.

F:"come mai così serio?" Dico rivolgendomi ad Alessandro vedendo il suo volto.

A:"Cosa c'è di strano?"
F:"è solo che durante tutto il pranzo non ti ho ancora visto nemmeno con un mezzo sorriso"
A:"ma non sono obbligato a farlo" dice un po' confuso.

G:"devi sapere che se c'è lei allora c'è sempre allegria. Non puoi non sorridere quando c'è lei" dice ridendo.

A:"vedremo se ci riuscirai"
F:"Ci sto, accetto la sfida"
M:"eh, buona fortuna allora. Vederlo felice è un'occasione più che rara. Se ci riuscirai, avrai tutta la mia stima"
J:"io scommetto su Ale"
L:"No, io dico che Fra potrà riuscirci"
J:"mmh, non sei sarai tanto sicuro eh. È un osso duro"
F:"lo vedremo" dico con un tono di sfida per poi voltarmi verso Ale e sorridere.

È quasi strano chiamarlo per nome, ormai era diventato il mio Mr. Cappuccio e quasi mi dispiace non chiamarlo più così.

Mi arriva un messaggio
Carlotta💛: hey, mi dispiace tanto ma oggi non potrò uscire con voi. Ho avuto un imprevisto. Ci vediamo domani mattina e per farmi perdonare facciamo colazione insieme. Baci e salutami tutti"

Finiamo di mangiare e usciamo dal locale. Decidiamo di girare un po' in centro visto che è ancora presto.

Stiamo tutti insieme, mentre Ludo e James sono un po' più avanti da soli.

Camminiamo e noto che Alessandro sta sempre abbastanza isolato e controlla sempre il telefono. Infatti non ho parlato molto con lui.

Con gli altri ragazzi invece mi sono trovata molto bene, sono tanto simpatici.

G:"raga, io adesso dovrei tornare a casa"
M:ti accompagno io, tanto facciamo la stessa strada quasi"
L:"io e James rimaniamo ancora un po qui, voi che fate?" dice guardando verso di me.
F:"si è fatto un po tardi. Meglio se torno a casa prima che diventi buio"
J:"te Ale?"
A:"vado a prendere il treno per tornare a casa"
L:"oh, anche Fra prende il treno. Potete andare insieme allora"

Lui si colta verso di me per poi quasi sussurrare un "va bene"

Ci salutiamo tutti e ognuno prende la propria strada. Durante il tragitto regnava il silenzio. Così decido di parlare perché mi imbarazzava non dire nulla.

F:"tutto bene?" Dico vedendolo con la testa altrove.

A:"sisi. Tutto apposto"
F:"ti vedo un po' distratto"
A:"sto bene" dice serio.

F:"va bene. Oh guarda!!! Danno lo zucchero filato laggiù. Possiamo andare a prenderlo?" Dico con la voce da piccolina.

A:"ma sei seria?"
F:"sii dai, cosa c'è di male? Forza, prima che aumenti la fila" dico prendendolo per un polso e trascinandolo con me.

Prendo finanziamenti il mio zucchero filato e mi s'illuminano gli occhi.

Torniamo al tragitto verso la stazione mentre mangio.
F:"Vuoi?"
A:"no grazie"
F:"solo un pezzo" dico staccando un pezzo e avvicinandolo al suo viso.

Lui lo prende sfiorando le mie dita per poi mangiarlo e nota che sono felice di averlo convinto.

Prendiamo il treno mentre finiamo di mangiare.
A:"sembri proprio una bambina" dice mostrando leggermente le fossette
F:"perché?"
A:"sei contenta per avere il cibo"
F:"per me questo è un complimento eh. Te invece non sei mai felice. Impara dai bambini"
A:"te l'ho detto che era una scommessa impossibile da vincere"
F:"guarda che non mi sono ancora arresa eh. Non mi conosci ancora bene"
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