Eccomi di nuovo a guardarlo da lontano.
Non so nemmeno io perché lo osservo. Ci sono tante persone che conosco di vista perché facciamo lo stesso tragitto negli stessi orari.
Con lui c'è qualcosa di diverso. Ma non riesco a spiegarlo.
Ci siamo scambiati qualche sguardo ma è come se ci cercassimo.
Cammino nel lato parallelo della strada e entrambi voltiamo il volto per vedere se ci siamo.
Forse sono solo tutti film che mi sto creando nella mia mente.
Cosa molto probabile.Eppure in questi giorni ho notato di vederlo solo al mattino, mentre al ritorno non lo vedo mai nonostante usciamo allo stesso orario.
Quindi alle 8 faccio sempre attenzione, quasi per tenerlo d'occhio ma ripeto, non so nemmeno io la spiegazione del mio comportamento.
Mi ispira fiducia e mi divora la voglia di averci un dialogo ma non ho la minima idea di come fare.
Io sono dell'idea che se è destino accadrà ma dobbiamo essere anche noi a farlo accadere.
Intendo dire che se qualcosa dovrà accadere allora avverrà ma non dobbiamo aspettare che tutto venga da sé, dobbiamo essere anche noi a svegliarci e venire incontro al destino.
Si, ma come?Non potrei mai andare dai e dire "hey, ciao. Sono la tipa che ti osserva ogni mattina scendere dal treno e viene nella tua stessa scuola. Ti va di parlare?" No, non è assolutamente da me. Eppure voglio trovare un metodo.
Sono riuscita di sfuggita a sentire leggermente la sua voce quando parlava con altri ragazzi nel cortile e io sono passata di fianco per andare più avanti. Ma non è ancora una voce chiara che riuscirei a distinguere.
Cammino dopo essere scesa dal treno e prima di uscire dalla stazione noto che c'è una scritta sul tabellone dei treni ma non riesco a leggerlo. Mannggia a me che sono miope...
Cerco di far andare via un po' la folla per potermi avvicinare e leggere meglio, rimanendo con gli occhi alzati verso il cartellone e camminando.
Quando riesco quasi a mettere a fuoco la scritta, sento qualcuno sbattermi di fronte.
A:"oh, attenta"
F:"oh, scusami. Non volevo"
A:" tranquilla"Cosa è appena successo. Sono passati pochissimi secondi ma c'è stato il nostro primo 'mini' dialogo, se così possiamo definire. Sti diventando insopportabile...
Era lui. Nemmeno lo avevo realizzato. Mi sono subito scusata ma subito dopo ho alzfo lo sguardo e ho visto il suo volto. Il ragazzo con il cappuccio che vedo ogni mattina.
Si stava dirigendo per entrare nel bar della stazione e prendere la seconda uscita mentre io mi dirigevo verso l'uscita dal cancello.
Ancora non realizzo. Sarà stato un segno?
Ma cosa mi succede? Non so chi sia, sopratutto non so COME sia e già mi creo tre mila pensieri a riguardo.
Penso di uscirne pazza.
Dopo essere rimasta ferma a pensare, mi cade l'occhio sul cartellone leggo scritta: martedì sciopero dei treni. Ah, perfetto.
Spesso scioperano, almeno una volta al mese e quindi sono obbligata a prendere un bus che fa un giro molto più lungo, arrivando casa dopo 1 ora abbondante. Che palle...
Torno per percorrere il mio tragitto con ancora la testa tra le nuvole.
Ora cosa dovrei fare?
Mentre penso sento una voce urlare "ATTENTA!" e subito qualcuno mi afferra un braccio per tirarmi indietro.
Mi riconnetto con il mondo reale e realizzo della cavolata che stavo per fare.
Era appena scattato il rosso per il mio semaforo e partiva una lunga fila di macchine.
A quest'ora c'è un grande traffico tra moto e macchine che inoltre corrono come dei pazzi.
Mi sarei potuta fare seriamente del male.
Mi volto e spalanco gli occhi nel rivederlo. Possibile che stia accadendo davvero?
A:"con la testa tra le nuvole questa mattina eh. È già la seconda volta in meno di 10 minuti"
F:"già... scusa ancora e grazie" dico con la vergogna che mi divora e le mie guance che sento diventare dello stesso colore delle fiamme.A:"cerca di fare attenzione, altrimenti chi ti salverà se non ci sarò io?"
F:"ahah hai ragione" dico sempre imbarazzata.Cerchiamo entrambi di separarci e proseguire ma facciamo lo stesso tragitto e ci ritroviamo così a camminare uno di fianco all'altra.
A:"fai anche te la ragioneria? Ti ho già vista in giro"
F:"si esatto, sono al terzo anno"
A:"Ah, io invece sono all'ultimo"
F:"e cosa pensi di fare finita la scuola?" Cerco di continuare la conversazione mentre continuiamo a camminare.A:"sincero, non so ancora. Ho provato a inviare qualche domanda per delle università ma non so ancora i risultati quindi ancora nulla di certo. Te invece cosa vorresti fare?"
F:"ho difficoltà a scegliere che gusti di gelato mettere in un cono, figuriamoci cosa voglio fare tra 3 anni"
A:"ahah, dai, avrai magari qualche desiderio o qualcosa a cui ti ispiri"
F:" beh ni. Mi piacciono le materie come diritto ed economia ma ancora non ho nessuna certezza"
A:"vedrai che col tempo ti schiarirai le idee"
F:"lo spero"Cade il silenzio. Rimangono gli ultimi metri da percorrere per poi arrivare nel cortile.
A:"ci vediamo"
F:"ciao" diciamo per poi andare ognuno verso il proprio gruppo di amici.WOW.
Ancora non ci posso credere. Era questo il segno che stavo aspettando?Non lo so, ma finalmente ho potuto parlare un po' con lui.
Ha il viso sempre abbastanza serio, nel senso che non l'ho mai visto sorridere ma magari perché non c'è mai stata occasione per vederlo.
Ha gli occhi marrone e dei capelli scuri mossi.
È stata una buona prima impressione.
Ma adesso? Cosa devo fare? Come devo comportare? Lo saluto se lo vedo?
Non di nuovo. Risolto un problema, ne succede un altro.
Vedrò cosa fare e mi comporterò distinto, cosa che non faccio quasi mai essendo veramente troppo riflessiva ma devo imparare a farlo.
Ho fissato questo obiettivo e ne approfitterò per raggiungerlo.
L:"Cosa ci siamo perse?" Dice la mia amica urlando.
F:"shh, abbassa la voce. Non è successo nulla"
G:"e Mr. Cappuccio che ti stava parlando mi stai dicendo che non significa nulla?"
F:"ok si, qualcosa è successo ma nulla di chissà che cosa, vi avviso" e cose le racconto brevemente cosa è accaduto per poi iniziare a saltare e creare dei film mentali peggio dei miei.Mi salva la campana e entriamo in classe, anche se ancora ho la sua voce nelle mie orecchie.
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Hey, spero vi piaccia💞
Scusate se c'è qualche errore nel testo di battitura e di grammatica 💞
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Piccoli Dettagli
Romance*COMPLETA* Come si chiama quella sensazione che prima non esisteva ma poi arriva e non riesci a farne a meno? Non lo so, e forse non vorrei nemmeno saperlo. Ancora non riesco a spiegarmi come una piccola cosa comune è diventata una parte fondamental...