F:"non sei obbligato. Posso anche andare di là "
A:"no no. Rimani pure"Si allontana un po' sul letto per farmi spazio, per poi sdraiarci e guardare fuori dalla finestra.
Ero un po' imbarazzata ma sentivo di nuovo quella sensazione di serenità e adrenalina nello stesso tempo. Finché non mi risveglia dai miei pensieri.
A:"disegni?"
F:"Cosa?" Dico non avendo capito la domanda.
A:"disegni?" Dice indicando la scrivania ricoperta da foglio sparsi, penne e matite.F:"oh, no no. Ehm, scrivo ma ho lasciato un po' di disordine oggi"
A:"oh, e che cosa scrivi?"
F:"un po di tutto diciamo..."
A:"mi faresti leggere qualcosa?" Domanda incuriosito
F:" forse un giorno..." dico guardandolo per poi sorridere.Non so nemmeno come, ma sta difatto che dei raggi di sole mi svegliano, ritrovandomi così ancora sul letto con di fronte Ale.
Con i suoi capelli spettinati, gli occhi ancora chiusi.
Distolgo lo sguardo da lui e sento la mia mano che è praticamente sotto la sua.
Ed eccola di nuovo, adrenalina e serenità. Finirò per impazzire.
Vorrei alzarmi per evitare una situazione imbarazzante ma ho paura di svegliarlo. D'altra parte, vorrei rimanere ancora qui vicino a lui.
Rimango ancora 5 minuti a guardarlo, per poi alzarmi lentamente cercando di fare il meno rumore possibile.
Vado in bagno, mi lavo il viso e scendo giù in cucina, mentre trovo madre che si prepara per andare a lavoro.
M:"buongiorno. Dormito bene?"
F:"buongiorno, si grazie. Vai di già?"
M:"si, ma aspettano presto questa mattina. Tuo fratello è già uscito. Come sta il tuo amico?"
F:"penso bene. L'ho lasciato sopra che dormiva ancora"
M:"Ah già, vi ho visti questa mattina presto mentre dormivate perché avete lasciato la porta socchiusa. Eravate così belli"
F:"stavamo parlando e senza accorgermene, mi sono addormentata con lui ieri sera"
M:"va bene, non devi darmi giustificazioni. Ma sappi che se tu vuoi confidare, io ci sono" dice strizzando un occhio e baciandomi la fronte, per poi uscire di casa.Mia mamma è sempre stata molto dolce nei confronti di me e mio fratello. So che posso dirle tutte e aggiornarla. Lavora tanto, a volte anche troppo, per non farci mancare mai nulla.
Mio padre invece l'ho conosciuto poco. È morto quando avevo solo 3 anni. Me lo ricordo appena. So che faceva il dottore e che ci voleva molto bene e amava la mamma. Un giorno però, mentre guidava, non è tornato più a casa. Da allora ci siamo trasferiti qui.
Mi metto di fronte in cucina mentre preparo delle fette biscottate con la marmellata.
A:"buongiorno" sento provenire dalle spalle con la voce ancora assonnata.
F: buongiorno" dico voltandosi sorridendo e infatti era lui che si era appena svegliato "dormito bene?"
Mi fa cenno di si mentre si strofina gli occhi con la mano.F:"ne vuoi?" Dico indicando le fette biscottate per poi annuire con la testa.
Così, ne preparo qualcuna in più, prendo del succo dal frigo, due bicchieri e porta la colazione sul tavolo.
A:"grazie" dice forzando un leggero sorriso
F:"come stai? Ancora come ieri?" Lo guardo dispiaciuta.A:"un po' meglio ma passerà, tranquilla" dice per rassicurarmi ma mi vede un po' demoralizzata.
Lui si alza, si avvicina a me e improvvisamente inizia a farmi il solletico.
A:"su dai, sorridi" dice prendendomi di sorpresa.
F:" no no, basta ahah. Il solletico no ahah non lo reggo"A:"Ecco. Voglio vederti così. Veramente, non ti devi preoccupare. Sono sicuro che passerà. Ma grazie veramente di tutto" dice smettendo e guardandomi negli occhi.
D'istinto lo abbraccio. Non so nemmeno io il perché. Ma mi sentivo di farlo e quindi l'ho fatto, non me ne pento.
Ci stacchiamo per poi scambiarci uno sguardo e finire la nostra colazione.
F:"vado a prepararmi o faremo tardi a scuola. Nel bagno ho preparato già della roba che potresti metterti. Prendi quello che vuoi" dico correndo per salire le scale.
Vado nella mia camera e mi preparo.
Finisco facendo una mezza coda per raccogliere solo i capelli più in alto, lasciando cadere due ciocche davanti.
Apro la porta della mia stanza, ma quando stavo per uscire, mi ricordo di aver dimenticato di mettere il profumo.
Così, torno indietro e prendo il mio profumo alla vaniglia nel mia cassetto. Lo metto suoi polsi, sul collo e infine due spruzzi sul vestito.
Ora sono pronta.
Poso il profumo, mi giro per uscire e trovo Ale a guardarmi, con le labbra socchiuse.F:"sono pronta" dico rompendo il silenzio.
A:" oh, va bene. Possiamo andare allora"Scendiamo, prendo lo zaino e chiudo la porta.
Vedo Ale dirigersi verso la sua macchina e lo guardo perplessa.
A:"andiamo in auto. Su, sali" dice per poi aprirmi la portiera.
F:"addirittura? Che galante" dico ridendo per poi sedermi.
A:"sono uno che può sorprenderti"Nel mentre andiamo, accende lo stereo della macchina cercando un canale, finché sento una canzone e lo blocco.
F:"lascia questa, per favore"
A:"che genere ascolti?"
F:"scusa ma questa non posso perdonartela.
'Comunque andare' è la miglior canzone durante un viaggio. Nulla da aggiungere"
A:"pfff... lo pensi te"
F:"shh ora c'è il ritornello" lo zittisco. Prendo fiato e mi preparo.
F:"COMUNQUE ANDARE, ANCHE SOLO PER CAPIRE, O PER NON CAPIRCI NIENTE PERÒ ALL'AMORE POTER DIRE HO VISSUTO NEL TUO NOME" e così canto a squarciagola il ritornello per poi essere interrotta.A:"wow, la sai tutta"
F:"eccerto, come si fa a non saperla dai. Scommetto che la sai anche tu"
A:"si che la so, ma non canto urlando"
F:"Vuoi dire che canto male?" Lo fisso con uno sguardo di sfida.A:"diciamo che c'è di meglio"
A quella risposta sinceramente ci rimango un po' male e ho fatto fatica a nasconderla ma devo lasciare stare...
A:"che c'è? Ti sei offesa?" Dice accennando un sorriso.F:"no" dico facendo la linguaccia e stringendo gli occhi per poi scoppiare a ridere.
F:" Ecco! Hai riso"
A:"non è vero. Era appena accennato. Se questo te lo chiami ridere"
F:"ma dai su, manco ti chiedessi di pagare per farti una risata"
A:"te l'ho detto che era una sfida persa in partenza"
F:"ed io te l'ho detto che non mi arrendo così facilmente"
A:"vedremo"Siamo entrambi testardi, lo ammetto. Ma io non mi arrendo.
Riuscirò a farlo sorridere.
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Piccoli Dettagli
Romance*COMPLETA* Come si chiama quella sensazione che prima non esisteva ma poi arriva e non riesci a farne a meno? Non lo so, e forse non vorrei nemmeno saperlo. Ancora non riesco a spiegarmi come una piccola cosa comune è diventata una parte fondamental...