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Sono passati diversi giorni e siamo già arrivati nel periodo natalizio, uno dei miei momenti preferiti.

Ormai abbiamo formato un bellissimo gruppo: James e Ludo sono sempre più uniti, si sono ufficialmente fidanzati; Gio e Mattia continuano a ribadire si essere molto amici ma per tutti noi prima o poi nascerà qualcosa anche da loro; Carlotta e Andrea dalla festa hanno iniziato a conoscersi meglio.

Non erano dei perfetti sconosciuti perché si sono visti svariate volte a casa mia quando io la invitavo e mio fratello invitava Andrea e spesso finiva che scambiavamo qualche parola.

Io ed Ale ci stiamo conoscendo sempre di più.

A volte andiamo a scuola insieme e parliamo molto di più.

Inoltre mi sta aiutando ad imparare a suonare meglio la tastiera. Non la suono dalle medie e avevo bisogno di esercitarmi ma sto migliorando.

Ogni tanto vado da lui nel pomeriggio e ci divertiamo anche insieme. Sua madre è sempre tanto carina con me, cerva di offrire sempre qualcosa per merenda e di cenare con loro ma ho sempre dovuto rifiutare, ma le ho promesso con un sera resterò da loro.

Non me lo sarei mai aspettata ma sto legando tanto con lui.

È sempre freddo a volte e ancora non sono riuscita a farlo sorridere ma non mi sono ancora arresa.

M:"dai, sbrigatevi" sentiamo dire da fuori del negozio.
G:"si, un attimo!" dice vicino alla cassa
J:"mamma mia, che lente che siete"
L:"dovreste ringraziarci. Stiamo già vedendo i vestiti per Natale così che ci chiariamo meglio le idee"
M:"ah, siamo messi bene direi"
A:"hanno tutte almeno tre sacchetti in mano, te hai preso solo que?" dice rivolgendosi a me e al mio unico piccolo sacchetto che tengo in mano.

F:"non c'era nulla che mi convinceva. Non prendo roba che poi so che non metterò, non ne vale la pena" dico alzando le spalle.

Usciamo dal negozio e continuiamo a camminare.

J:"possiamo andare a mangiare? Non ce la faccio più"
F:"già, anche io ho bisogno di riempire lo stomaco, continua a brontolare"
L:"va bene, raggiungiamo Carlotta e Andrea che sono già seduti al tavolo"

Così, entriamo in un locale all'interno del centro commerciale dove vediamo Carlotta e Andrea seduti e li raggiungiamo.

A:"ce l'avete fatta finalmente ahah"
J:"lascia stare, non so nemmeno io quanto abbiamo camminato. Sto morendo di caldo"
L:"vabbè, ora non esageriamo eh"
M:"lasciamo stare le chiacchiere e ordiniamo, ho una fame..."

Arriva la cameriera e ognuno ordina per sé.

C:"a te cosa posso portare?" dice infine rivolgendosi a me.
A:"lei panino con pollo, patatine e una coca zero" mi precede guardando ancora il menù per poi richiuderlo.

F:"esatto ahah" dico confermando alla cameriera che poi va in cucina con le nostre ordinazioni.

F:"hai imparato pure i miei piatti"
A:"guarda che non sono uno qualunque. Osservo i particolari" dice stringendo gli occhi.

F:"in verità sono io che faccio caso ai particolari"
A:"ma sto imparando, stai tranquilla. Certe cose non le dimentico"
F:"come ciò che preferisco mangiare?"
A:"esatto" dice quasi accennando un mezzo sorriso.

Arrivano finalmente le nostre ordinazioni e mangiamo.
Parliamo di tutto ed esce l'argomento del Natale.

G:"a Natale che si fa?"
A:"pensate già a natale? è ancora presto"
F:"non è mai troppo presto per il natale"
A:"facile, è la tua festa preferita"
J:"io non so se ci sono per Natale. Verranno dei miei parenti americani. Però per Capodanno vi posso assicurare di avere la casa in montagna libera"
L:"si, che bello"

G:"perfetto, abbiamo capodanno organizzato, ora manca natale però"
M:"io dovrei andare da mia madre per Natale ma per Capodanno sono libero"
F:"Io non so ancora nulla. Di solito il natale lo passo con la mia famiglia ma a mia madre piacerebbe molto se veniste, vi vorrebbe conoscere ahah"
An:"dovresti parlarne prima con tuo fratello prima che ci caccia via vedendoci ahah"
F:"di certo non può cacciarti, sei il suo migliore amico"

An:"lo spero ahah. Te Ale, verresti?" gli domanda rivolgendosi a lui
Al:"non lo so. Sinceramente non vorrei lasciare mia madre da sola il giorno di Natale"
F:"può venire anche lei così state entrambi da noi"
Al:"non lo so, gliene devo parlare"
F:"va bene, mi farai sapere"
An:"non so se tuo fratello te lo abbia già detto ma ti avviso che la notte della vigilia Rik mi ha invitato da voi, insieme agli altri ragazzi"
F:"ah wow le vengo a sapere da te le notizie di mio fratello"
G:"stai tranquilla. Vuol dire che noi quattro passeremo la notte a casa mia"

E così abbiamo organizzato come e dove passeremo le feste natalizie.

James ha invitato Ludo a trascorrere il natale con lui per farle conoscere la sua famiglia.

Quindi il 25 verranno a casa Carlotta, Andrea, Gioia, Mattia e per Ale c'è ancora un punto di domanda.

Finito di mangiare, a coppie torniamo in macchina e io salgo con Alessandro.

A:"ti va di suonare un po'?" Mi domanda mentre guida.
F:"si! Sai che non rifiuto mai un'offerta del genere" e mostra una mezza risata.

Arriviamo a casa sua e non c'era nessuno. Andiamo nella sua stanza e come al solito ci sediamo su sue sedie vicine di fronte alla tastiera.

Passiamo più di mezz'ora a ripassare diversi esercizi che mi ha insegnato per poter migliorare.

A:"uh, ho bisogno di staccare un attimo. Vado a prendere qualcosa da bere e salgo"
F:"va bene, io ti aspetto qui" si alza ed esce fuori dalla stanza.

Vicino alla tastiera c'è il suo quaderno con gli spartiti di varie composizioni.

Lo prendo e cerco quella che mi ha fatto sentire la prima volta, è la numero 13.

Posiziono lo spartito di fronte, in modo tale che si regga in piedi, e provo lentamente a suonarlo.

Dopo aver provato la prima strofa, la ripeto nuovamente ma questa volta canticchio il mio testo che sembra combaciarsi perfettamente con le note prodotte.

Mentre mi trovo a ripetere tutto nuovamente, sento la porta aprirsi.

A:"cosa stai cantando?"
Oh...
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