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F:"giriamo qua"
A:"ahh, manco quando devi comprare le cose per te giri così tanti negozi"
F:"dai, è solo il terzo e so già cosa prendere. Vedi quel profumo là in fondo? Lo voglio prendere per Ludo. È al cocco e la rappresenta con il suo mood di estate e festa"
A:"wow, che significati dai anche a delle banalità"
F:"niente è banale, caro mio"

Entriamo nel negozio e prendo direttamente il profumo per poi andare a pagare.

F:"e voilà! Abbiamo finito. Dai, non ci abbiamo messo tanto"
A:"ok si, pensavo peggio"
F:"Vedi, ti devi fidare di me ahah"

Usciamo e ci dirigiamo a mangiare.

F:"allora, pronto per il natale?"
A:"per cosa dovrei essere pronto esattamente?"
F:"e lo chiedi pure? Staremo tutti insieme, l'atmosfera natalizia, se ci va pure bene ci sarà la neve, le decorazione, le luci colorate e ci sarà tanto cibo ahah. Cosa posso chiedere di più?" Dico tutto ciò alzando il viso verso il cielo ma tenendo gli occhi chiusi, sorridendo per l'immenso piacere che trovo per questa festa.

A:"ma non sei triste quando dopo le feste tutto questo scomparirà?"
F:"Certo che sarò triste ma è così. In sé, non preferisco proprio il giorno di Natale ma l'attesa per il natale. Tutta quell'adrenalina. Quando le feste finiscono sono triste ma non vedo l'ora che torni di nuovo il pre-natale. Mi piace di più il viaggio"

A:"vieni" dice prendendomi il polso per farmi alzare.
F:"oh, dove andiamo?"
A:"sorpresa"

Saliamo in macchina e inizia a guidare verso non so dove.

F:"sto morendo dalla curiosità, mi sta divorando. Almeno qualche indizio, per favore" dico supplicandolo.
A:"non se ne parla, e poi siamo quasi arrivati"
F:"uffa..." torna a guardare la strada ma davvero dopo pochissimi minuti si ferma.
A:"arrivati"

Scendiamo dall'auto. Siamo un po' distanti dal centro. Mi ha portato sopra una collina e inizialmente non capisco e lo guardo un po' confusa ma... poi mi giro e vedo lo spettacolo.

F:"wow, si vede tutto da qua"
A:"esattamente. È tutta la città"
F:"è veramente uno spettacolo. Si vedono tutte le luci e perfino le montagne in lontananza con la neve"
A:"sapevo che ti sarebbe piaciuto" dice voltandosi verso di me.

F:"mi hai stupita un'altra volta, complimenti"
A:"non sottovalutarmi"
F:"c'è una pace bellissima qui. Si sente sono il cinguettio e il vento che fa danzare le foglie"
A:"wow, usi le parole in modo tale che riesco ad avere una fotografia e nello stesso tempo a sentire il suono. Sai parlare bene"
F:"ahah grazie" dico arrossendo "come hai fatto a scoprirlo questo posto stupendo?"
A:"vengo qui quando cerco un po' di serenità, mi rilassa e libera la mente"
F:"hai perfettamente ragione" dico continuando a osservarmi intorno.

Dopo qualche istante che siamo seduti a osservare la città, mi sdraio sulla schiena.
A:"ti ho portata a vedere le luci della città e ti sdrai?"
F:"sono belle le luci ma devo sfruttare al massimo la vista da quassù"
A:"e cosa vorresti vedere da sdraiata?"
F:"prova a dirmelo tu" dico battendo la mano per terra per fargli segno segno sdraiarsi. Così appoggia la schiena vicino la mia.

A:"bene, ora cosa dovrei vedere oltre il cielo?"
F:"oltre il cielo? E ti sembra poco? Si nasconde un infinito oltre il cielo"
A:"ma noi non possiamo vederlo"
F:"ma possiamo immaginarlo"
A:"te sei pazza" dice per alzarsi ma lo fermo prima.

F:"aspetta. Guarda. È tutto così... liscio. Riesci anche a dare delle forme alle nuvole e se osservi bene, riesci a vedere che si spostano"
A:"genia, siamo noi, la terra, a girare. Non te lo hanno insegnato?"
F:"si lo so, ma te non pensarci, guarda e basta. Guarda come farebbe un bambino, pensa come farebbe un bambino" mi guarda stranito "è come se ci fosse una sfera attorno a noi che gira e le nuvole sono come delle macchine che camminano"
A:"giuro che non ti capisco. Ma sono io il pazzo perché ti sto ascoltando"
F:"dai, prova a osservare il mondo come se fosse la prima volta che lo vedi. Diventa tutto magico. Adesso chiudi gli occhi"
A:"cosa?"
F:"dai, chiudili"
A:"va bene" dice chiudendoli.

F:"c'è silenzio. Tutto è lontano da noi. Sei solo in questo celeste infinito. Ti senti in alto e sei proprio su una nuvola, così soffice e leggera. Nessuno ti sente da qua. Potresti urlare per sfogarti ma non lo fai. Questo silenzio ti tranquillizza ancora prima" mi sento osservata, apro gli occhi e noto che mi sta guardando.

A:"come fai?"
F:"a far cosa?"
A:"a vedere così, a pensare cosi"
F:"Ci vuole sempre quell'essere bambini. Non possiamo nasconderlo e poi è così bello"
A:"quindi questa sarebbe la te bambina?"
F:"si, se così possiamo dire ahah" dico ridendo.

F:"sto così bene qui"
A:"già. Questo posto è magico e ora lo hai reso ancora più magico" dice voltandosi verso di me
F:"mi fa piacere"
A:"mi hai fatto scoprire anche qualcos'altro da osservare oltre la città"
F:"c'è sempre un altro punto di vista, va solo cercato"

Passiamo così il pomeriggio, ridendo e scherzano.

Mi sono trovata davvero bene. Ma mi confonde. Come fa a volte ad essere così gentile e premuroso che sembra quasi timido mentre altre è così... freddo e distaccato. Quando fa così non capisco nemmeno come sia possibile che sia mio amico.

Ma ammetto che mi stupisci ogni giorno e scopro sempre qualcosa in più con lui, come oggi ho scoperto questo posto stupendo.

Vorrei avvicinarmi a lui ma qualcosa mi dice di far piano e avere prudenza. Non so come si faccia, non so come ci si comporta in questi momenti ma non vorrei sbagliare e fare stupidaggini. Ma mi sono promosso di dare spazio anche al mio cuore visto che la maggior parte delle volte agisco con il cervello senza pensare a quello che potrei preferire veramente.

Ho tanta paura, tanta. Di rimanerci male, di essere delusa ma anche di rimpiangere scelte non prese e pentirmene.

Mannaggia, penso sempre troppo.

È giusto essere riflessivi ma non da diventarne pazzi. Un po' di determinazione, solo un po', vorrei questo.
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Ecco che inizia ad esserci un po' di confusione nella mente...

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