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A:"cosa stai cantando?" Mi chiede entrando nella stanza con due bicchieri di acqua e una bottiglia.
F:"oh nulla, canticchiavo la melodia"
A:"dai, non è possibile. Ogni volta che suoni questa composizione canti ma non riesco mai a capire cosa. Dimmelo, per favore"
F:"te l'ho già detto, stavo semplicemente chianticchiando. Nulla di particolare" non riesco a dirglielo così facilmente ancora...

A:"io non ci credo e nemmeno te credi a quello che dici. Cosa ti costa? Almeno me lo dirai mai?"
F:"un giorno magari si..."
A:"non capisco cosa ti blocchi" lo guardo un po' triste perché non voglio che pensi che non mi fido di lui, non vorrei che lo pensasse mai.

F:"non centri nulla te. È solo che non ne parlo mai e faccio ancora fatica a trovare la forza per farlo. Ma ti prometto che lo farò appena sarò pronta" gli dico guardandolo per rassicurarlo.

A:"tranquilla, non voglio mica metterti fretta. Sono curioso ma quando vuoi..." mi guarda per dimostrarmi di non essersi offeso e che rispetterà i miei tempi.

Ci interrompe il suono del campanello: è arrivata sua madre e questo significa che si è fatto tardi.

M:"ma rimani ancora un po' "
F:"veramente, non posso. Devo finire alcune cose per scuola ancora. Resterei volentieri"
M:"sappi che quando vuoi siamo qui"
F:"grazie. Ah, prima che mi dimentichi, il giorno di Natale io e mia madre saremo felici di inviarla a casa nostra per trascorrere la giornata insieme, ci farebbe molto piacere" Ale mi guarda leggermente storta.

M:"oh, non dovevate disturbarvi... ehm, va bene, ci saremo"
F:"ne sono felice. Ci vediamo allora"

Ci salutiamo e Ale mi accompagna alla porta.

A:"non c'era bisogno che glielo dicessi tu" mi dice davanti alla porta con un tono leggermente arrabbiato.

F:"è un'invito da parte mia e di mia madre, mi sembrava giusto cogliere l'occasione per dirglielo di persona"
A:"avrei potuto dirglielo io, non pensavi mica che non glielo avrei detto" ribatte.

F:"non dire cose che non ho mai detto perché non ho mai pensato una cosa del genere e non lo farei mai, dovresti saperlo. Volevo solo essere gentile, nient'altro"
A:"la prossima volta voglio dirglielo io a mia mamma"
F:"va bene, me lo segnerò. Ciao"
A:" aspetta, ti accompagno in macchina" mi dice facendomi voltare
F:"non c'è bisogno. Vado a piedi da sola" dico voltandomi con ancora lo sguardo serio.

Non capisco come mai se la sia presa così tanto.

Seriamente, stavamo quasi per litigare per questa cavolata? Ma dai. Ancora faccio fatica a spiegarmi certi suoi comportamenti.

Arrivo finalmente a casa.

M:"ah, li hai invitati per natale? Mi fa molto piacere. Almeno trascorreremo del tempo tutti insieme"

Era molto felice mia madre. Di solito passiamo le feste con Gioia, Carlotta, Ludo e Andrea non avendo familiari vicino a noi. Per questo è molto felice di avere ospiti e di poterli conoscere meglio.

Vado in camera e finisco qualche compiti e inizio a studiare perché tra qualche giorno ho delle verifiche e sono rimasta un po' indietro con lo studio ma voglio andare bene almeno potrò godermi le vacanze.

Ho un sacco di cose da studiare per biologia, chimica e storia.
Sto quasi due ore di fronte alla scrivania sui libri ma almeno ho iniziato.
Mi manca ancora tanto ma la parte più difficile è iniziare quindi un peso direi che ce lo siamo tolto...

Stanchissima, spengo la luce della stanza e mi butto sotto le coperte del mio amato letto, addormentandomi velocemente da quanto fossi stanca.

Quando mi sveglio guardo l'orologio e noto che è già mattina. Ho dormito benissimo.
Oggi è domenica e questo vuol dire che ripasserò qualcosa per scuola, ma non troppo, e uscirò per fate i regali di natale.
Questa è una delle cose che più adoro.

Così, mi alzo di buon umore, vado in bagno e mi preparo. Scendo di sotto e faccio colazione. Mentre addento il mio cornetto alla crema, vibra il telefono. Lo guardo e mi è arrivata una notifica da parte di Ale.

'Ale🤍:hey, come stai?'

Non sono ancora arrabbia e non avrebbe senso esserlo per una cavolata come quella di ieri anche se ammetto che un po' mi ha infastidita ma non mi farò rovinare la giornata anche oggi.

'Io:hey, bene. Tu?'
'Ale🤍: bene dai. Hai piani per oggi?'
'Io: dovrei uscire per fare dei regali. Se vuoi ci incontriamo?'
'Ale🤍: va bene. Ci vediamo al centro commerciale'

Freddo e distaccato. Come al suo solito. Non mi sembra tipo che si diverta facendo compere ma avrebbe anche potuto rifiutare. Boh.

Dopo esserci date appuntamento in mattinata, finisco di prepararmi e vibra di nuovo il telefono.

'Ale🤍: sono fuori che ti aspetto'

Cosa? Era qui? Non ci eravamo messi d'accordo per questo.

Esco dalla porta e lo vedo proprio di fronte all'ingresso, in piedi appoggiato alla sua auto.

F:"ma buongiorno. Che sorpresa"
A:"non potevo lasciarti sola"

Saliamo in macchina e parte.
Dopo qualche breve istante di un imbarazzante silenzio, inizia a parlare.

A:"mi dispiace per ieri. Sono stato troppo pesante"
F:"oh, quindi lo hai notato anche tu? Mi sorprende"
A:"solo per esperienza, faccio fatica a sentire altre persone che danno notizie a mia madre prima di me. Reagiva male e spesso accettava le proposte che le veniva fatte ma dopo mi diceva che non voleva e che al momento non voleva rifiutare per fare brutta figura. Tutto qui. Non volevo che si ritrovasse costretta a fare qualcosa che non volesse ma volevo darle del tempo per pensarci prima su"

F:"non vi dovete preoccupare. Se non se la sente può anche rifiutare nonostante abbia accettato. Non volevo mica metterle fretta. Le ho fatto una domanda ma può darmi risposta quando vuole. Diglielo per favore"
A:"dopo che sei andata, le ho parlato. Ha detto che voleva veramente accettare. La piacerebbe socializzazione un po' visto che sta sempre chiusa. Prende l'occasione per conoscere nuove persone. L'hai resa davvero molto felice. Non la vedevo contenta da tanto tempo mentre ora coglie l'occasione. Ti devo ringraziare"

F:"ma figurati. Non ho fatto nulla di che"
A:"invece è molto importante per me"

Lo guardo rmostrandogli un dolce sorriso. Mi fa tanto piacere.

Tiene molto a sua madre e averla resa felice, a sua volta rende felice suo figlio, anche se non lo da a vedere.

Piccoli DettagliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora