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Perdo l'appetito e salto anche la cena.

Di solito nei momenti di stress o ansia, mi abbuffo di cibo mentre questa volta succede il contrario.

Sento la voce di mio fratello preoccupato mentre mia madre cerca di tranquillizzarlo, ma anche lei ha dell'agitazione.

Le mie amiche sono venute a casa mia ieri. Hanno cercato di aiutarmi ma non è migliorata la situazione. Sono contenta che però mi stiano vicino. Sono rimaste tutta la giornata e si sono addormentate da me.

Mi sveglio per prima mentre le altre dormono, le lascio riposare.

Non sono mai stata così. Non sono abituata a queste delusioni. Fino ad oggi non sono mai stata così bene con un ragazzo. Ho provato per la prima volta emozioni nuove. Ma vuol dire che doveva andare così.

Controllo il telefono: nessun messaggio. Cosa volevo aspettarmi? Non siamo mica nei film.

Scendo in cucina per bere dell'acqua.

Non sento più nemmeno le forze per reggermi in piedi. Sono sempre stata l'amica che consola tutti e dà consigli, e ora mi ritrovo in queste condizioni. Con le guance rigate dalle lacrime versate prima di addormentarmi.

Dico sempre di non farsi condizionare dalle altre persone e poi eccomi a far parte del circo.

Non capisco come una persona, in così poco tempo, possa creare tutto questo.

Forse è per questo che non mi sono mai aperta tanto con le persone. Mi spaventano le conseguenze e non posso fare a meno di pensarci.

Lui invece è al contrario. Pensa solo al momento e lascia che le cose vadano come debbano andare.

Tra di noi servirebbe una via di mezzo ma ormai noi non esistiamo più.

Rimango a guardare fuori dalla finestra finchè sento dei passi provenire da dietro.

R:"hey" dice avvicinandosi.

F:"oh, ciao" mi giro verso di lui.

R:"non dormi?"

F:"non riuscivo"

Si avvicina di più con lo sguardo basso.

R:"mi dispiace tanto"

F:"tu non hai colpe. Anzi, non so nemmeno io di chi sia la colpa"

R:"di nessuno e di entrambi" lo guardo dubbiosa.

R:"nessuno di voi ha sbagliato, ma se avessi reagito diversamente? E se lo stesso avesse fatto lui?"

F:"dove vuoi arrivare?"

R:"potevi continuare a parlargli, per capire e risolvere, e magari le cose sarebbero andate in un altro modo. Ti sei fatta prendere dall'orgoglio andandotene, e non nego che probabilmente io avrei fatto lo stesso"

F:"quindi cosa dovrei fare ora? Andare da lui e scusarmi?" dico un po' nervosa.

R: "no, però potreste parlarne più tranquillamente. Non ti ho mai visto così a terra. Pensavo che niente potesse farti male..."

F:"lo pensavo anche io" dico abbassando lo sguardo.

R:"...ma non ti avevo nemmeno mai vista così felice come negli ultimi tre mesi" dice sorridendomi "odio e amore: è questo l'amore"

Alzo gli occhi verso di lui.

F:"e tu come fai ad averne la certezza?"

R:"non ce l'ho" lo guardo perplessa "basta solo godersi questo momento, senza pensare a cosa è e cosa non è"

Piccoli DettagliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora