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Arriviamo finalmente a scuola, parcheggia e scendiamo dalla macchina.

F:"grazie per il passaggio" dico chiudendo la portiera.
A:" di nulla"

Entriamo così nel cortile dove vediamo i nostri amici insieme a parlare.

J:" Eccoli che arrivano"
F:"hey, ciaoo"
L:"vi stavamo aspettando"
M:"stavamo parlando di una festa che darà una nostra compagna di classe questa sera, guai se non ci sarete"
A:"non so se vengo"
J:"no, tu vieni. Hai bisogno di lasciarti andare e non c'è occasione migliore di questa"
M:"ha ragione. Dai che ci divertiremo"
A:"non lo so. Vi farò sapere" dice un po' scontroso per poi allontanarsi.

F:"come mai ha reagito così?" chiedo perplessa.

J:"è sempre così. Ma ultimamente è un po' peggiorato per via di alcuni problemi in casa"
F:"ah si, me lo aveva accennato"
M:"cosa, aspetta. Lui si è confidato con te?"
F:"ehm si, cioè, non mi ha detto molto, solo qualcosa. Lo vedevo molto giù di morale e ho cercato aiutarlo anche se ho dovuto insistere molto"
J:"wow, sono quasi impaurito"
G:"ma perchè scusate"
M:"Non parla mai di lui. Fatica quasi a confidarsi anche con noi. Non capiamo come ci sia riuscita lei che lo conosce da appena qualche giorno"
F:"oh, i-io volevo solo aiutarlo"
J:"hai fatto bene. Non ti devi preoccupare"

Così entro in classe più perplessa di prima.

Davvero, io non capisco.
Si vede che è un ragazzo freddo e serio ma i suoi amici hanno ragione.

Come mai si è confidato proprio con me? Questo mi confonde... però mi fa anche piacere. Non voglio deluderlo.

Finita scuola, usciamo e vedo Ale che sta per entrare in macchina ma nota che lo sto guardando.

Mi fa cenno di salire, così lo raggiungo e lo ringrazio.

Durante tutto il tragitto regna il silenzio in auto mentre nella mia testa una marea di pensieri.

Se non mi avesse visto, non mi avrebbe accompagnata a casa? Non mi avrebbe aspettata.

Ora perché è di nuovo così freddo? Ho detto qualcosa di sbagliato? Ieri sera e stamattina mi sembrava fosse quasi... dolce.

Ohhh, perché mi sto creando tutte queste paranoie! Probabilmente lui se ne sarà anche già dimenticato.

Non gli importerà nulla mentre io mi sto creando solo dei complessi inutili. Basta.

Nessuno dice una parole e nel mentre arriviamo a casa mia.

F:"Grazie" dico imbarazzata mentre lui si limita a fare un cenno con la testa. 

Scendo dall'auto, apro il portone e sento il motore dell'auto che parte.

Entro in casa, poso lo zaino e mi cambio.

M:"hey, già a casa?"
F:"Oh, si. Mi hanno accompagnata"
M:"Sentivo il rumore di una macchina. Era il ragazzo di ieri? Anzi, come si chiama?"
F:"si mamma, era Alessandro" 
M:"Oh, capito. Beh, potresti invitarlo a cena quando vuoi"
F:"Non penso sia il caso" prima che potesse farmi domande la interrompo "stasera esco con Ludo e Gio"
M:"va bene. Mi raccomando, fai attenzione"
F:"si mamma" dico sorridendole per poi salire in camera.

È stata una giornata un po' strana. Mi farà bene staccare un po' la spina.

Mi rilasso un po' e mi preparo.

Metto un vestito celeste chiaro, faccio un semi-raccolto e opto per un trucco molto semplice, come sempre d'altronde. 

Prendo la mia borsetta azzurra, scendo giù e saluto mia madre, rassicurandola nuovamente.

Ad aspettarmi fuori dalla porta c'è Carlotta. Le avevo scritto di venire con noi. Ha bisogno anche lei di staccare un po' la spina e divertirsi.

Non amo le feste in grande ma sto cercando di auto convincermi che sarà divertente. Speriamo...

Andiamo insieme con la sua macchina. Sembrava di non arrivare mai.

Dopo non so quanto, arriviamo di fronte la casa ed entriamo.
Troviamo già all'ingresso i nostri amici, manca solo Ale.

Salutiamo tutti e chiedo per Ale e i ragazzi non hanno notizie. Nel mentre vedo mio fratello da lontano con un suo amico, mi sembra sia Andrea.

R:"cosa ci fai qui?" mi chiede sorpreso.
F:"sono con i miei amici. Non sapevo venissi pure te qua"
R:"nemmeno io pensavo ci fossi anche te"
G:"noi iniziamo ad andare" e insieme a Mattia, James e Ludo si dirigono verso il bancone per prendere qualcosa da bere.

R:"Mamma mi ha detto che ha dormito da noi un tuo amico. Chi era? Visto che l'altra mattina ne ho visto uno, ora altri due... Pensavo non conoscessi nessuno oltre Ludo e Gio"
C:"Intende Ale?" dice la mia amica di fianco a me. Le lancio un'occhiataccia e lei mi guarda confusa e lo stesso fa Rik.

An:"oh, tranquillo su. è normale che abbia amici. Sarebbe strano se fosse il contrario ahah" cerca di aiutarmi Andrea
C:"ha ragione. Non roviniamo questa serata dai"

Mio fratello e Andrea si allontanano, anche se so che dovrò subirmi un interrogatorio a casa.

Raggiungiamo gli altri e mentre beviamo qualcosa vedo da lontano Alessandro. È vicino ad una.

Ragazza bionda, molto alta. Lui indossa un paio di jeans e una camicia nera con i primi bottoni slacciati ed è ancora abbastanza freddo.

F:"è arrivato" dico indicandolo per farlo notare agli altri.
J:"oh, ci avevo quasi perso le speranze"
L:"e non è solo, a quanto pare..." dice guardandomi.

M:"lei è Eleonora. Lo stressa sempre girandogli intorno. Ma non devi darci peso, non fa per lui"
F:"ma perché mi state tutti rassicurando? Non c'è bisogno che mi spiegate ogni suo atteggiamento" dico ridendo confusa.

L:"ma dai, siete così belli"
G:"due poli opposti"
F:"appunto. Non significa nulla"
M:"intanto con te si sta comportando diversamente quindi va tenuto d'occhio"
J:"già. E poi voglio vedere se riuscirai a farlo sorridere. Ormai non ricordo nemmeno più com'è il suo sorriso"
F:"ce la metterò tutta"

Nel mentre,continuo a guardarlo insieme alla bionda.

Non so se quello che mi hanno detto sia vero, però non mi ispira molta simpatia quella ragazza.

Non so come mai lui ci stia parlando. Meglio lasciar stare.

Mi volto e vedo le due coppie in pista a ballare, Carlotta sta parlando con Andrea e li vedo molto vicini (ovviamente dopo mi farò raccontare tutto) mentre mio fratello non lo vedo.

Non ce la faccio più a stare qui dentro.

Ci ho provato ma le feste così in grande non fanno proprio per me.

Ci sono troppe persone, così decido di uscire fuori e andare nel giardino, senza disturbare i miei amici che invece si stanno divertendo.
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