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Pov's Ale
Quanto è difficile riuscire a mantenere la calma? Vorrei avere il suo modo di ragionare ed evitare di essere così impulsivo.

Ha ragione lei.
Chissà adesso mia madre come sta. Come potrebbe stare dopo averla trattata in quel modo, non l'ho nemmeno lasciata parlare.

La rabbia riesce sempre a sottomettere le altre emozioni. Ma devo tranquillizzarmi e imparare ad ascoltare.

Siamo ormai arrivati a casa e sono felice che ci sia anche lei. Ora necessito il suo conforto e se sbaglio sarà in grado di aiutarmi.

F:"pronto?" Mi dice guardandomi prima di entrare.

Annuisco e insieme entriamo.
Subito mia madre corre per vedermi.

M.A.:"oh, finalmente sei tornato. Ah, non sapevo venissi" dice rivolgendosi a Francesca ma spiego che l'ho invitata io.

A:"noi dobbiamo parlare" dico a mia madre.
F:"posso andare fuori io così intanto voi potete parlare"
A:"no, puoi rimanere qui. Inoltre ormai fai parte di questa famiglia" dice guardandomi un po' stupito da questa mia risposta, e lo stesso fa mia madre.

Così ci sediamo sul divano e mi ritrovo da una parte Francesca e dall'altra mia mamma.

A:"mi dispiace non averti lasciata parlare prima, ero arrabbiato ma è giusto che tu racconti come stanno le cose" nel mentre Franci mi tiene la mano, ancora tremolante per la situazione.

M.A.:"posso capire la rabbia che provi in questo momento e mi dispiace un sacco non essere riuscita a dare a mio figlio ciò che avrebbe voluto come qualsiasi altro bambino, ovvero semplicemente una famiglia" fa una pausa mentre possiamo notare i suoi occhi lucidi. "È vero, sono stata contattata da tuo padre ma non ho avuto alcun dialogo con lui"
A:"ma se hai detto che ti ha contattata?" Domando non capendo.
M.A.:"ma non ho parlato direttamente con lui. È stato in carcere ed è stato affidato ad una specie di comunità, non ho capito bene, per aiutarlo con la sua dipendenza da alcol"
A:"E quindi? Ti hanno contattato solo per questo?"
M.A.:"no, c'è altro" dice abbassando lo sguardo.

A:"puoi dirmelo che sto iniziando a perdere la pazienza?" dico iniziando a chiudere i pugni ma Francesca mi apre le mani continuando ad accarezzarle per tranquillizzarmi.
M.A.:"scusa ma è difficile da dire." Dopo un sospiro continua "Mi hanno detto che prima che io riuscissi a denunciarlo, tu eri molto piccolo, tuo padre era come se avesse avuto una doppia vita. Con questo intendo dire che, lui aveva anche un'altra donna e famiglia"
A:"... ammetto che non sono sorpreso, questo non vuol dire che non mi faccia rabbia ma me lo aspetterei da uno come lui"
M.A.:"nemmeno io. Mi hanno detto che è stata proprio questa donna, ovvero la sua a-amante a raccontare ciò. Si è comportato con lei nel stessa maniera che lui faceva con me e..." delle lacrime iniziano a scendere sul suo viso.

M.A.:"... anche lei è stata violentata e dopo aver scoperto di essere incinta lui non si è fatto più vedere"
A:"che merda..." non posso credere a come si sia comportato, senza un briciolo di rispetto "non so cosa dire..."
M.A.:"non è finita, perché fino a qui direte che non c'è nulla di strano ma la cosa che mi ha colpito di più della storia raccontata da questa donna è una cosa che nemmeno tu sai"

La guardo stupito.

M.A.:"lui h-ha fatto la stessa cosa con me"

A quelle parole divento ancora più confuso.
A:"cosa vorresti dire? È così che sono nato io?" Inizio ad alzare la voce mentre Franci mi stringe la mano.

M.A.:"no, no. Tu sei nato perché il nostro inizialmente era vero amore e sei stato voluto. Questo è successo dopo invece" le lacrime continuano a scorrere sul suo viso.

A:"Vuoi dire che sei rimasta incinta perché ti ha violentata? Stai dicendo questo?" Non vedo più dalla rabbia.
M.A.:"s-si..."

Non può essere. Se lo avessi di fronte in questo momento non so cosa gli farei. Questo non è un uomo e non ha nemmeno il diritto di esserlo.

A:"perché non me lo hai detto? Quel bastardo non si merita nulla" così inizio ad urlare mentre mia madre continua a piangere.
F:"Ale, aspetta. Fermati un attimo"
A:"cosa dovrei aspettare? Non posso stare calmo" dico dopo essermi alzato in piedi.
F:"ricorda così ti ho detto prima. Conta fino a dieci e respira" sussurra.

Dopo averla guardata per un istante, chiudo gli occhi e faccio un paio di respiri profondi mentre mi stringe forte le mani e sento che anche lei mi accompagna a respirare profondamente, intanto sento addosso lo sguardo di mia madre incredula.

F:"adesso continua ad ascoltare cosa ha da dire"
A:"cos'altro dovrebbe dirmi adesso?"
F:"non lo so, chiedilo a lei ma qualcosa da raccontare c'è ancora. Ha detto di essere rimasta incinta ma non sappiamo dove quel bambino sia adesso"
A:"hai ragione" mi giro verso mia madre "che fine ha fatto?"

Lei si asciuga le lacrime con la mano per poi continuare a parlare.

M.A.:"dopo averglielo detto lui non accettava il bambino, non lo voleva. A me sarebbe piaciuto portare avanti la gravidanza ma lui insisteva. Mi ha fatto il lavaggio del cervello e dopo sparì. Rimasta sola, mi aveva fatto capire che non era giusto quel bambino, che non era voluto. In più avevo tanta paura di portare avanti la gravidanza da sola. Avrei cresciuto un bambino senza il suo padre e avrebbe sofferto per questo. Non volevo un'ulteriore peso, mi bastava sopportare il fatto di dover crescere te senza poterti far provare la gioia di avere un padre, non sarei riuscita a farlo anche con un altro bambino. Per questo ho abortito".

Non posso crederci. Cosa hanno appena ascoltato le mie orecchie.

Mi giro verso Francesca che mi fa segno di respirare perché sa anche lei che dalla mia bocca potrebbero uscire chissà quali parole.

Rimango un attimo fermo finché, senza fiatare, decido di andare in camera mia ancora sconvolto.

Pov's Fra
Rimane zitto fino a quando decide di andare via. Mi sarei aspettata un suo sfogo, che si sarebbe messo ad urlare, qualcosa del genere. Invece non ha detto una parola e ha preferito andarsene.

Noto il volto della madre dispiaciuta e triste, mentre qualche lacrime lentamente scende ancora e mi avvicino a lei in ginocchio, mettendomi di fronte.

M.A.:"mi dispiace tanto, a-anche per te che ti sei ritrovata q-qui"
F:"non si deve scusare di nulla. Ha dovuto superare tanti ostacoli e questo la rende una donna forte. Sono sicura che Alessandro capirà"
M.A.:"non mi ha detto nemmeno che vi eravate messi insieme, in più ha dovuto subire tutta questa amara verità. È normale che non mi racconti nulla, guardami"
F:"no, non è così, mi creda. Lui glielo stava per dire. Mi ha detto che proprio prima che lei glielo avesse detto, la sua intenzione era quello di annunciarglielo. Ci tiene tanto a lei, mi dice spesso di quanto le voglia bene e di come sia stata sia una madre che un padre per lui. Non pensi che non sia così"

M.A.:"è stato davvero fortunato ad aver trovato una ragazza intelligente come te. Non so come tu sia riuscita a farlo rimanere tranquillo. Di solito non è in sè e perde la calma. Sei speciale. Sapevo vi sareste messi insieme, bastava vedervi. Per me non è una cosa per nulla nuova. Stavo solo aspettando che me lo venisse a rivelare."

Mi state dicendo che tutti avevano intuito la nostra relazione tranne noi due?

F:"è stata una cosa recente. Lui è stato il primo a volerlo dire a tutti. Fosse stato per lui avrebbe riunito tutti i nostri conoscenti e lo avrebbe urlato al mondo intero ahah"
M.A.:"ahaha ne sono così felice, grazie. Sei un angelo"

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