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Richie sentì dei rumori provenire dall'esterno, ma il suo corpo non gli permise di svegliarsi e si sentì trascinato sempre più verso il basso della sua mente.
Lui si svegliò di soprassalto. Si sentirono dei colpi e lui corse ad aprire la porta.
"Chi mi chiama?" Richie si era dimenticato di mettersi gli occhiali e non riusciva a vedere la persona che gli stava davanti.
"Sono io idiota. Dove sono i tuoi occhiali?"
La persona glieli passò e Richie se li mise.
"Stan? Ma che ci fai qui alle…" 
Richie fermò la frase a metà.
Sto avendo un déjà-vu.
"È un'emergenza. Dobbiamo andarcene"
"L'albergo sta andando a fuoco...giusto?"
"Tu come- Senti non c'è tempo. Dobbiamo uscire di qui prima che bruci tutto"
Richie che quella sera si era addormentato senza cambiarsi i vestiti, recuperò gli occhiali e uscì di fretta dalla camera, con Stan che lo precedeva.
Mentre i due passavano velocemente il corridoio, Richie avvertì una strana sensazione passando davanti alla camera 108. 
- Non fermarti Richie, esci in fretta.
Lui si girò per guardare dietro di sé e poi aumentò la velocità del suo passo.

Quando furono fuori, Richie vide gli altri che erano nel parcheggio dell’albergo. Bev stava chiamando qualcuno e gli altri parlavano tra di loro.
“Oddio Richie stai bene” disse Bill appena lo vide.
“Eravamo preoccupati per te” disse Ben.
“Scusatemi ragazzi, dormivo profondamente”
“Buttavo giù a calci la porta se non uscivi” disse Stan frustrato.
“Siamo sicuri di essere tutti?” Chiese Richie.
“Manca soltanto Mike. Sta arrivando ora” disse Beverly.
“Ma siamo in sei” disse lui confuso.
“Sì Rich, ti ho appena detto che-”
Non è possibile. Dovremmo essere in sette. Allora chi è che manca, non riesco proprio a ricordarlo. 
“...comunque come stavo dicendo, né la polizia, né i vigili dei pompieri rispondono. Ho chiamato ormai tre volte e nessuno risponde”
“Siamo a Derry. Era ovvio che nessuno ci avrebbe aiutato” disse Stan.
-Dovete allontanarvi, il palazzo sta per esplodere.
Richie dopo aver sentito quella voce, iniziò ad agitarsii, ma cercò di mostrarsi il più calmo possibile.
“Ragazzi, ho una brutta sensazione. Possiamo allontanarci un po’ dal palazzo?”
“Rich di che cosa parli?” Chiese Eddie che si era avvicinato a lui.
Ormai aveva gli occhi di tutti addosso.
“Sentite, se ve lo spiegassi sembrerei pazzo, quindi per favore, allontaniamoci almeno un po’ da qui”
Ci fu un attimo di silenzio.
“Guidaci tu Rich. Dove vuoi andare?”
“Raggiungiamo Mike. Casa sua è qua vicino. Dovremmo essere lontani abbastanza”

Mike era appena uscito di casa. Appena girò l’angolo, vide i suoi amici poco distanti da lui.
“Ragazzi, perché siete venuti fino a qui?”
“Ecco noi-” Bill venne interrotto da un boato.
Tutti tornarono indietro e videro che l’albergo era distrutto.
“Richie tu lo sapevi?” gli chiese Eddie mentre vedeva le fiamme che bruciavano il resto dell’edificio.
“Avevo il sospetto”
“Che facciamo adesso? Se le fiamme continuano a disperdersi, gran parte della città potrebbe bruciare da un momento all’altro”
“It non lascerà mai che la sua città vada a fuoco. Non dobbiamo preoccuparci di questo. Dobbiamo andare nel posto prestabilito. Non abbiamo molto tempo prima che cerchi di farci fuori un’altra volta” disse Mike mentre osservava l’incendio che divampava.
Riesci a sentirmi? Chiese Richie, sperando che la voce di prima gli rispondesse.
-Forte e chiaro.
Come sapevi che sarebbe esploso?
-È difficile da spiegare.
Ci fu un attimo di silenzio e poi Richie riprese il discorso.
Sei la persona che manca, non è vero?
-...Sì, sono io.
Quindi puoi aiutarci?
-È il mio compito. Ascoltami attentamente. Posso aiutare te e i tuoi amici a uscire vivi da questa situazione, ma non devi in alcun modo dubitare di quello che dico. Devi fare come ti chiedo, altrimenti morirete tutti in questa città. Per te va bene?
Assolutamente.
-Perfetto. Parla con i tuoi amici e convincili a seguirti, io ti indicherò la strada più sicura.
Prima una cosa. Qual’è il tuo nome?
-Wendy.
Wendy, eh? È proprio un bel nome.
"Terra chiama Richie. Ci sei?" Chiese Stan mentre lo guardava perplesso.
"Sì scusami, mi ero perso nei miei...pensieri"
"Comunque ricapitolando molto velocemente, adesso andiamo nella tana di It e lo uccidiamo una volta per tutte" disse Mike consegnando a tutti qualcosa. "Tieni Richie, questo è per te. È un amuleto di protezione, questo è di una tribù di nativi americani che conoscono It da secoli. Tienilo sempre al collo, dovrebbe proteggerti”
Richie lo ammirò alla luce dei lampioni. Era di un verde smeraldo e lui credeva che con una luce migliore sarebbe stato ancora più bello. Senza pensarci troppo, infilò l'amuleto in tasca. Richie guardò verso Eddie e lo vide metterselo al collo. 
“Io direi che possiamo-”
“Aspettate un attimo! Io… ho una cosa da dire”
I suoi amici lo guardarono con sguardo interrogativo e mentre li guardava uno ad uno, li rivide quasi come l’ultima volta che si erano lasciati. In fondo al gruppo riusciva a scorgere una ragazza ma non riusciva a vederne il volto.
“Lo so che vi sembrerà una cosa da folle ma… ecco...io ho un presentimento”
“Cosa intendi?” Chiese Bill.
“Non so come spiegarvelo ma quando eravamo vicino all’albergo, ho avuto il presentimento di allontanarci e anche ora ho un presentimento. Lo so che posso sembrare pazzo ma-”
Eddie gli mise una mano sulla spalla e gli sorrise.
“Non serve che continui a spiegarti, penso che tutti abbiano capito di cosa parli”
Richie li guardò confusi. “Davvero?”
“Quando avevamo tredici anni, Bill sentiva la stessa sensazione. Me lo ricordo bene” disse Stan.
“Esatto. Come si chiamava la voce?”
“Maturin”
Maturin?
-Sono una sua amica, lunga storia.
“Lui ci aveva aiutato per tutta la prima battaglia. Tu riesci a sentirlo?” Chiese Bill incuriosito.
Richie esitante disse: ”Sì, è proprio lui. Pensavo di essere pazzo e avevo paura di dirvelo”
“Di noi puoi fidarti” le disse Bev.
“Quindi che facciamo Rich?” Chiese Ben.
Ora gli occhi erano di nuovo puntati su di lui.
Non mi sono mai sentito così agitato. Di solito ai miei spettacoli non sono così nervoso. Non dovrei esserlo, sono miei amici quindi non capisco. Non sono io a comandare di solito. Non so che devo fare.
-Richie, respira. Devi solo seguire le mie indicazioni. Se questo ti aiuta a gestire l’ansia, io sono la mente e tu sei il braccio.
Tu sei la mente e io sono il braccio. Okay. Posso farcela.
“So dove dobbiamo andare per non farci vedere da nessuno. Voi dovete solo seguirmi”
“Allora facci strada Rich” disse Mike con l’approvazione di tutti.
Richie si sistemò gli occhiali e iniziò a camminare.
Come faccio a capire dove devo andare?
-Segui la linea luminosa.
Quale linea luminosa?
Improvvisamente davanti ai suoi occhi si materializzò una linea luminosa sul terreno che magicamente girava l’angolo e spariva.
Ma dove siamo, in un videogioco?
-Quasi.
Figo.

Continuarono a camminare per una decina di minuti. Non erano lontani dalle entrate delle fogne e Richie se la stava cavando bene. Improvvisamente la linea luminosa che le faceva di guida si spense.
Wendy, che succede?
-Sta arrivando Bowers. È meglio se vi nascondete.
Bowers… ma di cosa parli-
-NON C’È TEMPO RICHIE. NASCONDETEVI O VI UCCIDERÀ.
Richie si tappò le orecchie invano.
“Richie che succede?”
“Dobbiamo nasconderci. Sparpagliamoci”
I Perdenti si divisero e si nascosero tra i vicoli della città, i negozi impolverati e i vari arbusti che costeggiavano quella parte di città.
Una decappottabile passò molto lentamente per la via principale.
“Perdentiiiiii. Uscite fuori. Lo so che siete quiiiiii” disse Henry mentre guardava a destra e a sinistra.
Aveva il volto e i vestiti ricoperti di sangue. La mano sinistra era leggermente ustionata e sul viso aveva un'espressione da vero psicopatico.
Al suo fianco nell'auto, i suoi vecchi amici, con la faccia deformata e il corpo in decomposizione, lo aiutavano nella ricerca dei loro bersagli.
Richie aveva avuto il tempo di nascondersi dietro un basso muretto con Eddie. Il rumore delle ruote che lentamente avanzavano era terrificante. Richie sentiva che il cuore gli sarebbe scoppiato e a malapena riusciva a girare la faccia dalla paura, ma riuscì con la coda dell'occhio a vedere Eds che cercava il suo inalatore nelle tasche. Richie gli prese il polso e scosse la testa. Richie prese la sua mano e la strinse. Eddie si sentì più calmo con Richie a fianco a lui e cercò di trattenersi dal cercare l'inalatore.
Quando finalmente le voci furono lontane, i Perdenti uscirono fuori dai loro nascondigli, ripulendosi dalla polvere e dalla sporcizia.
-Scusa se ho urlato. Non sapevo cosa fare.
Mi hai salvato la vita, non serve che ti scusi.
"Dobbiamo entrare nelle fogne il più in fretta possibile. Prima che ci prenda Henry"

FINE CAPITOLO

sunshine ✨ [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora