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Erano le quattro quando Bill si svegliò. Aveva sentito un rumore abbastanza forte provenire dal corridoio.
Andò a vedere se Wendy stava bene ma il suo letto era vuoto. C'era solo un biglietto che diceva:

Mi dispiace di essermene andata senza salutare ma probabilmente mi avresti fermata. Sono tornata a casa, sento che questa volta andrà tutto bene. Se avrò bisogno di voi, vi chiamerò.
-Wendy

"Forse sarà meglio che-"
"Lasciamole un po' di spazio Eddie, hai letto anche tu cosa c'è scritto. Tenete comunque i telefoni a portata di mano" disse Bill mentre suonava la campanella.

Alla fine delle lezioni, tutti controllarono i telefoni.
"Io non ho notifiche e voi?"
Gli altri scossero la testa.
"Bè prova a chiamarla, senti se sta bene" disse Eddie lievemente preoccupato.
Bill digitò il numero e aspettò, ma nessuno rispose.
"Provo a mandarle un messaggio" disse Beverly digitando sulla tastiera del telefono.
Aspettarono vari minuti.
"Niente" disse Beverly amareggiata.
"Sentite vado a vedere come sta, okay? Poi vi faccio sapere" disse Stan incamminandosi.

Arrivato davanti a casa di Wendy, sulla porta c'era attaccato un bigliettino.

Sono andata a fare un giro in skate,
tornerò presto
-Wendy

Stava per tornare indietro quando la vide arrivare. Aveva le ginocchia insanguinate ma sembrava stare bene.
"Hey, che ti è successo?" Chiese Stan.
"Facendo un salto, sono caduta e mi sono sbucciata" disse lei mentre apriva la porta.
Lui entrò insieme a lei.
"Cos'hai fatto stamattina mentre noi non c'eravamo?"
"Ho finalmente dormito decentemente. Credo di essermi svegliata verso l'una e dopo pranzo sono uscita" disse lei mentre prendeva il disinfettante.
"Perché sei venuto qui, Stan?" Chiese lei.
"Non rispondevi al telefono ed eravamo preoccupati"
Lei rimase in silenzio.
"Lo so che cosa è successo ieri, me lo ha detto Eddie. Lo sai che ti vuole bene e sta male quando non sa che stai bene. Ti amiamo tanto ma non puoi fare così, sparire senza lasciare traccia proprio in questo periodo"
"Non voglio che voi mi trattiate diversamente da come mi trattavate prima, okay? Volevo fare qualcosa che mi piace, non mi piace più stare qui dentro da sola" disse lei guardandolo fisso negli occhi.
"D'accordo ma mi prometti che se ti chiamiamo o se veniamo da te, non ci ignorerai?"
Lei alzò gli occhi al cielo.
"Non sto sentendo una risposta" disse Stan mentre la punzecchiava.
"Va bene, va bene ma ora smettila" disse lei ridendo.
"Facciamo una passeggiata?" Disse lui porgendole il braccio.
"Con molto piacere" disse lei mentre uscivano dalla casa.

"Mike ma cosa ti succede?" Disse Bill che era seduto su una panchina del parco.
"Bill pensò di aver combinato un casino" disse guardando in basso.
"Stai parlando di ieri sera?"
"Si io... non so che cosa mi è preso"
"Credo che tu sia solo molto preoccupato come tutti noi. Non ti biasimo ma urlarle addosso non è stata una grande mossa"
"Ma adesso cosa devo fare? Mi odierà a morte"
"Non ti odia, sei uno dei suoi migliori amici. Come potrebbe odiarti?"
Mike alzò lo sguardo e lo fissò con un'espressione perplessa.
"Bè, credo che la cosa migliora sia scusarsi e poi vedere come va"
Rimasero in silenzio poi in lontananza si sentì una voce.
"Stan smettila, stai diventando peggio di Richie"
"Chi credi che gli abbia insegnato tutto?"
"Il gran maestro ovviamente" disse ridendo Wendy mentre Mike e Bill si alzarono.
"Ciao ragazzi" disse Bill.
"Bill, Mike, che sorpresa trovarvi qui" esclamò Stan.
"Già" rispose Mike.
"Oh, Bill. Posso parlarti un minuto soltanto" disse Wendy.
"Certo" e si allontanarono di qualche passo.

"Senti mi devo scusare per ieri sera. Non volevo sparire così ma non mi avresti mai lasciata-"
"Adesso importa solo che stai bene. Comunque c'è una persona che vorrebbe scusarsi" ed entrambi si girarono verso Mike.
"Dovresti sentire quello che ha da dire"
"Okay"
E ritornarono dai loro amici.
"Perché non ci prendiamo un panino, eh? Perché io sto morendo di fame" disse Bill.
"Okay andiamo"
Bill e Stan andarono un po' più avanti e Wendy e Mike rimasero a un paio di passi da loro.
"Hey, devo dirti una cosa. Volevo solo scusarmi per ieri. Sono stato una vera merda e-"
"Mike, è tutto apposto. Non sono arrabbiata" gli disse per poi tiragli un pugnetto sulla spalla.
Mike arrossì leggermente e sperò che lei non lo avesse notato.
"Senti, io non ho per niente voglia di mangiare, pensò che andrò a casa"
"Vuoi che ti accompagno?"
"No, stai tranquillo. Posso un abbraccioprima di andars?"
Lui non se lo fece ripetere due volte e fu contento che la situazione fosse risolta.
"Ci vediamo domani ragazzi" disse mentre si allontana, salutando anche Bill e Stan.

Era quasi l'una quando il telefono squillò. Wendy si giró, lo prese e rispose incerta.
"Pronto?" Disse mezza addormentata.
"Salve vorrei offrirle un offerta molto vantaggiosa, mutandoni extra large a soli dieci dollari al paio"
"Sempre il solito Boccaccia"
"Ti ho svegliata?" Disse lui in tono sarcastico.
"No, guarda, stavo giusto pensando a come rivendere quei mudandoni"
Sentì la risata di Richie dall'altro capo del telefono.
"Senti qui ho una personcina che non riesce a dormire perchè è preoccupato per te. Te lo posso passare o sei troppo addormentata?"
"Beep-beep Richie"
"Okay, okay te la passo. Gesù che insistente che sei Eds"
"Io non sono insistente e non chiamarmi Eds!"
"Hey Eddie"
"Wendy, sono così contento di sentirti. Stai bene?"
"Sto bene, Eddie. Grazie per averlo chiesto, magari potevi farlo ad un orario decente ma sto meglio"
"Volevo farti vedere una cosa, qualcosa che ti piacerà da matti. Guarda fuori dalla finestra"
Lei si alzò e si sedette vicino alla finestra.
Tutto la via era ricoperta da un banco di nebbia, e le strade erano scomparse, si vedevano solo le case e i lampioni luccicanti.
"Wow"
"Sapevo che ti sarebbe piacuto. Buonanotte Wendy"
"Buonanotte Eddie" e chiuse la chiamata.
"Sei contento ora Eds?"
"Ma l'hai finita? Non ti sopporto più"
"Dici sempre così, ma sotto sotto ti piace" disse Richie tirando a se Eddie.
"Forse si forse no. Resterà un mistero" poi Richie lo baciò e Eddie ricambiò il bacio.
"Grazie per essere qui"
"Io ci sarò sempre per te dolcezza" e gli baciò la fronte. Ti va di fare qualcosa di folle?"
Eddie gli prese la mano. "Si facciamolo"

"Sei pronto?"
"Nato pronto" disse Eddie mentre si teneva saldamente a Richie.
Richie stava correndo con la sua bici nella nebbia ed Eddie era dietro di lui, seduto al solito posto.
Eddie si alzò in piedi sulla bici e mise le mani sulle spalle di Richie.
La madre non glielo aveva mai permesso, per paura che si facesse male, ma ora Sonia non c'era e con Richie sentiva di poter fare di tutto.
Per un momento chiuse gli occhi e sentì come se stesse volando, e quel vento gelido lo faceva sentire vivo. Riaprì gli occhi e gridò dalla gioia.
"Siamo i re del mondo" urlò Richie di rimando e tutto di quel momento sembrò magico.

FINE CAPITOLO

sunshine ✨ [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora