“Okay ci siamo” disse Richie fermandosi davanti a una delle svariate entrate delle fogne.
“Prendete tutti i vostri telefoni per farvi luce” disse Bill, accendendo la torcia del telefono.
“Richie, tu sai dove andare giusto?” Chiese Bev con un leggero tono di preoccupazione.
Richie guardò verso il tunnel. Vide la striscia luminosa che proseguiva dritta per un paio di metri, per poi sparire a sinistra.
“Sì la vedo”
“Allora facci strada. Io chiuderò la fila” disse Mike sorridendogli.
Richie puntò la luce verso il basso per vedere se ci fossero ostacoli e iniziò a camminare. Qualche secondo più tardi sentì qualcuno che si tratteneva dal vomitare.
“Mi fa uno schifo questa roba”
“Andiamo Eds, sei stato in acque più luride”
“Non ricordarmelo” disse lui mentre raggiungeva Richie.
Eddie si aggrappò alla giacca di Richie. Lui voltò leggermente la testa.
“Ho il telefono scarico, quindi non allontanarti da me”
Richie accennò a un sorriso e poi voltò la testa.
“Sarà fatto”.I Perdenti avevano percorso più o meno duecento metri quando arrivarono a un bivio. Tre tunnel si districavano per il sottosuolo di Derry.
Richie stava camminando quando Eddie, che era inciampato in qualcosa di indefinito, lo spinse, facendogli cadere gli occhiali.
“Scusa Rich”
“Non preoccuparti Eds. Basta pulirli”
Lui aiutandosi con la torcia, puntò verso l’acqua bassa, e riuscì a recuperare gli occhiali.
“Dove dobbiamo andare?” Chiese Bev.
“Te lo so dire tra un attimo, bambola”
“Richie!”
“Che c’è?”
Lui si girò e vide che c’era solo Bev.
“Dove sono gli altri?” Chiese guardandosi in giro.
“Io non lo so! Il momento prima c’erano e il secondo dopo non c’erano più!”
Richie guardò davanti a sé e non vide altro che oscurità. Lui si girò e prese la mano di Bev.
“Niente panico. Restiamo uniti e cerchiamoli”
Wendy, tu sai dove sono gli altri?
-Sono tutti sparsi per i tunnel.
Riesci a capire dove si trova Eddie?
-No, sento troppe voci.
CAZZO. Okay Rich, respira. Mantieni la calma.
-Lascia fare a me. Lo troverò
“Bev, tu dove vuoi andare?”
Lei guardò i tre tunnel e indicò quello più a destra.Eddie si ritrovò da solo al buio.
“Richie! Ti prego Richie non è divertente!”
Eddie si girò a destra e sinistra ma riusciva solo a vedere tutto nero.
“RICHIE, DOVE SEI?! RAGAZZI! QUALCUNO MI AIUTI”
Eddie sentiva che gli sarebbe venuto un attacco di panico. Cercò l’inalatore nelle sue tasche e prese un’enorme boccata d’aria, ma non era abbastanza per calmarlo.
Eddie si ricordò di avere la lettera di Richie in una delle tasche. Mise la mano nella tasca sinistra del suo giubbotto e fu sollevato nel sentire che era ancora lì.
Okay, devo trovare un modo per tornare dagli altri. Dove vado? Non riesco a vedere niente.
In quel momento, una flebile luce apparì da sopra la sua testa.
Eddie alzò la testa e vide che sopra di lui c’era una grata, e la luna, che prima era coperta dalle nubi. Il tunnel, che prima era buio pesto, ora era illuminato dai suoi raggi che filtravano dalle grate soprastanti.
Eddie ringraziò con tutto se stesso chiunque lo stesse aiutando. Non sapendo da che parte era il davanti o il dietro, Eddie prese una direzione qualunque, ma prima di fare qualche passo, una piccolissima tartaruga di un verde iridescente si mise a girare intorno ai suoi piedi e prese la direzione opposta.
Lui senza esitazione la seguì.Bill e Ben si erano ritrovati da soli in un tunnel e non sapevano da che parte andare.
“Siamo di nuovo assieme eh?”
“Già, finiamo nei casini sempre in coppia”
“Vi ho...beccati!”
I due si girarono e alle loro spalle trovarono Henry e la sua banda di zombie.
Uno dei non vivi teneva un enorme coltello e un altro aveva un accendino e una bomboletta spray.
“Corri Ben”
Lui non se lo fece ripetere ed entrambi iniziarono a correre via.Mike si ritrovò in un bivio. Da tutti i lati in cui si girava vedeva dei tunnel.
La torcia del telefono si spense di colpo, mostrando che la batteria non era sufficiente.
“No andiamo, non abbandonarmi” ma non servì a nulla.
Rimasto al buio, Mike non riusciva più a vedere nulla.
Non credo che camminare alla cieca mi aiuterà, ma è meglio che non stia fermo qui.
Mike era riuscito ad arrivare vicino a una delle pareti quando la luce della luna illuminò il posto in cui si trovava.
“C’è qualcuno?!” Chiese una voce familiare.
“Stan?”
“Mike! Oddio Mike, dove sei? Sono da solo!”
“Io sono senza torcia quindi non posso venirti in contro. Segui la mia voce finchè non mi trovi. Che cosa vedi?”
“Sono in una specie di spazio di manutenzione dei tubi dello scarico. Ce ne sono un paio sul lato opposto della stanza. Poi ci sono quattro tunnel diversi”
“Mike, riesci a vedermi?”
Lui tornò al centro della stanza e cercò un qualche tipo di luce che venisse dai tunnel.
“Eccoti! Ti vedo! Vieni avanti”
Una luce, che sembrava assai lontana iniziò ad avvicinarsi finché non si fermò.
“Stan, che succede? Perchè ti sei fermato?”
“Di che parli, io sono qui!”
Mike si girò alla sua sinistra e vide Stan uscire dal tunnel.
Mike che aveva gli occhi sbarrati, si guardò intorno cercando un posto per nascondersi.
“Mike, cosa-”
Lui gli tappò la bocca e si mise un dito davanti alle labbra. Lui tolse la mano, e prendendolo per il polso, lo trascinò dietro gli impianti.
Stan sussurrava tra sé e sé delle parole in ebraico, sperando che qualunque cosa fosse arrivata non li trovasse.
La terra iniziò a tremare a intervalli regolari. I due rimasero fermi immobili mentre vedevano un enorme mostro uscire dal tunnel; grande circa sui quattro metri e lungo quasi sette, aveva la testa da diavolo nero, famoso pesce che con la sua antenna luminosa attira i pesci nei fondali marini e li mangia, e il corpo da salamandra. La bestia si fermò e aprì la bocca emettendo un suono gutturale, che fece accapponare la pelle ad entrambi. Girò la testa verso i lati, allungando il più possibile la sua antenna luminosa. Mike si mise una mano davanti agli occhi per non accecarsi.
Tutti rimasero immobili per qualche secondo, e la bestia decise di proseguire il suo cammino. La luce si fece più debole per poi scomparire del tutto. Stan e Mike aprirono gli occhi, cercando di abituarsi all’oscurità di quel posto.
Quando entrambi riuscirono a vedere lo spazio intorno a loro, uscirono dal loro nascondiglio.
“Da dove viene quel coso?” Chiese Stan guardandosi intorno impaurito.
“Non ne ho idea, e non ho intenzione di scoprirlo. Ora andiamocene prima che-”
Mike non riuscì a finire la frase che andò a sbattere contro qualcosa di invisibile. Lui indietreggiò confuso e l’accecante luce di prima si accese. La prima cosa che videro del mostro furono i suoi denti affilati illuminarsi grazie alla luce dell’antenna; poi sulla faccia del mostro apparvero due occhi per poi moltiplicarsi su tutto il volto.
Mike non riusciva a vedere più nulla a causa della forte luce e Stan era pietrificato. Mike indietreggiò alla cieca verso Stan che non era molto distante da lui. Stan fece l’unica cosa che il corpo gli permetteva; si mise davanti a Mike per proteggerlo.
Non mi aspettavo di morire così. Qualcuno ci aiuti.
Diverse lacrime iniziarono a scendere sul volto di Stan, ma lui non si levò d'un passo.
La bestia spalancò la bocca e prima di poter addentare qualcosa, il mostro gemette di dolore
e indietreggiò.
“Ragazzi state bene?!”
“Eddie, come hai fatto a trovarci?” Chiese Stan sconvolto.
“È difficile da spiegare. Ora dobbiamo levarci da qui”
La bestia emise un altro ruggito e si diresse verso di loro.
Prima Eddie gli aveva ferito gravemente un occhio, e da lì colava sangue nero.
Eddie con una fionda, mirò agli occhi e ne colpì diversi prima che la bestia si fermasse, emettendo un lamento più forte del precedente.
“Stan, prendi Mike e allontanatevi subito. Io lo tengo a bada”
L’ibrido rivolse il viso verso Eddie. Ormai diversi occhi erano fuori uso.
Se colpisco tutti, possiamo riuscire a scappare senza che lui ci segua.
Eddie prese la mira, puntando a uno degli occhi, ma prima che Eddie potesse lanciare il suo colpo, la bestia aprì la bocca, e con la sua lingua lunga e sottile afferrò Eddie e lo scagliò contro il muro dall’altro lato della stanza.
Eddie provò un dolore senza precedenti. Sentiva come se le ossa del suo corpo si fossero rotte tutte contemporaneamente. Miracolosamente, riuscì ad alzare la testa e ad appoggiarsi sui gomiti.
Devo riprendere la fionda. Ancora poco e l’avrò steso.
Eddie si trascinò per qualche metro ma con scarsi risultati. Sentiva che il corpo non collaborava. Stava per mollare quando vide i suoi amici, che nel tunnel davanti a lui lo stavano per venire a soccorrere.
“Eddie! Eddie che succede?!”
Lui non riusciva a vedere bene chi parlava ma aveva subito riconosciuto la voce.
Richie.
“Scappate ragazzi, è pericoloso. Andate via di qui!” urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
Richie riusciva benissimo a vedere Eddie disteso per terra e stava per aiutarlo, quando il mostro fece uscire la sua lingua e prese Eddie per i piedi, trascinandolo verso di lui.
Il mostro spalancò la bocca e se lo mangiò in un boccone solo.
Beverly, vedendo la scena, gridò di dolore e di spavento.
Richie tremante e con le lacrime agli occhi aprì la bocca per dire qualcosa, ma con scarsi risultati. Il cuore batteva all'impazzata.
“Eddie”
E poi tutto si fece nero.FINE CAPITOLO
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sunshine ✨ [reddie]
Teen FictionLGBT community 🏳️🌈 A due anni dalla sconfitta di It, i Losers sono ancora riuniti nonostante le difficoltà; ma tra Richie ed Eddie qualcosa sta per cambiare. 30-07-2018 #3 on reddie 22-09-2018 #4 on eddie