XIII

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Richie chiuse la porta della camera.
"Oddio quanto mi sei mancato"
Eddie non ebbe neanche il tempo di rispondere che lui gli prese il volto tra le mani e iniziò a baciarlo. Eddie approfondì il bacio e si avvicinò a Richie più che poteva, quasi fossero parte di un unico corpo. Le loro lingue si sfioravano e ogni volta che si toccavano, a Eddie veniva un brivido lungo la spina dorsale.
Richie ora teneva le mani sui fianchi del più piccolo e Eddie nei capelli del ragazzo riccioluto. Richie interruppe il bacio, entrambi erano senza fiato e, dopo una breve pausa, iniziò a baciare e lasciare dei segni su tutto il collo del ragazzo. Eddie mentre lo faceva, ogni tanto, si mordeva il labbro inferiore; poi Eddie decise che ne aveva abbastanza e ricominciò a baciarlo. Lentamente si spostarono verso il letto, entrambi si tolsero la maglietta ma solo quando Richie si stava togliendo i pantoloni, Eddie capì che cosa stava accadendo e si staccò.
"No, io non lo voglio fare"
"Eddie-"
"Non lo voglio fare"
Non provarci neanche, non puoi piangere per una sciocchezza simile.
Richie lo avvolse in un abbraccio.
"Va bene Eds, non c'è niente di cui vergognarsi" disse mentre gli accarezzava i capelli.
"Che cosa vuoi fare?" Gli chiese.
"Mi piacerebbe tornare giù, ma non in questo stato" si guardarono e il secondo dopo scoppiarono a ridere.
"Tu sei ricoperto di macchie e io sono quasi nudo" e ricominciarono a ridere.
"Perché non ci mettiamo nel letto e basta, che dici?" Disse infine Eds.
"Ho sempre pensato che fossi il più intelligente tra i due" e i due si infilarono sotto le coperte.

"Ora che siamo qui, da soli, ho delle domande da farti"
"Bè anche io avrei delle domande da farti" disse Eddie mentre si metteva comodo "Inizia tu Rich"
"Va bene. Prima domanda. Gli altri sapevano già che eri gay?"
"Si...glielo avevo detto un paio di giorni prima della serata a casa di Wendy"
Fece una pausa.
"E tu invece, qualcuno sapeva che-?"
"Wendy lo sapeva ma apparte lei nessuno"
"Lei è brava ad ascoltare"
"Già. Prossima, quando hai capito che ti piaceva questo pezzo di manzo, uhm?" Disse Richie mentre alzava le sopracciglia ed Eddie ridacchiò.
"Aww ma quanto sei carino quando ridi, però tua madre è molto più bella"
"Te la sei cercata, Tozier" Eddie prese un cuscino e glielo tirò dritto in faccia.
"Adesso me la paghi" Richie prese l'altro cuscino e iniziarono le cuscinate.
Richie perse la presa del cuscino e Eddie gli saltò addosso.
"Fermo, fermo gli occhiali. Ho già rotto un paio il mese scorso, mia madre mi ammazza se ne rompo un'altro"
Eddie si fermò ma rimase sopra di lui, Richie appoggiò gli occhiali sul comodino e poi si girò verso Eddie.
"Comodo Eds?"
"Devo dire che non si sta così tanto male qui" disse prima di scoppiare a ridere.
"Che cosa c'è?"
"Mi fai sempre ridere quando sei senza occhiali. Ma riesci a vedermi?"
"Vieni più vicino"
Ormai i loro visi erano a pochi centimetri. Richie riusciva a vedere i suoi grandi occhi marroni che lo scrutavano con interesse.
"Adesso si. Mi ricorda tanto quella volta in cui io e tua madre-" Eddie, senza pensarci troppo, lo baciò. Fu un bacio breve ma intenso, uno di quelli che vorresti ricevere sempre.
"Dovrei parlare di tua madre più spesso" e Eddie gli tirò una cuscinata e si rimise tra le coperte.

"Non hai risposto ancora alla mia domanda Eds"
"L'ho capito quando... quando uscivi con Laura Thompson..."
"Oddio, era la ragazza con quella ci uscivo in quinta elementare, ma che problemi avevo. Aspetta... seriamente?"
"Non facevi altro che stare con lei e io mi sentivo così solo, e pensavo continuamente a quanto fosse bello passare il tempo con te"
Ci fu un lungo silenzio.
"E tu invece?"
"Io l'ho sempre saputo... ma non lo volevo far capire agli altri, soprattutto a te"
"Ma allora perché sei uscito con più di una decina di ragazze?"
"Alcune mi piacevano ma era soprattutto per sviare un po' i sospetti"
"Sei sempre il solito, Richie"
"Lo sai che non mi piacciono i cambiamenti"
"Allora forse-" disse Eddie sogghignando quando Richie lo fermò.
"Prova solo a pensarlo e ti sotterro"
"Davvero? Provaci" Eddie gli lanciò uno sguardo di sfida.
"Ora ti faccio vedere io, nanetto" e gli diede una cuscinata.
"Nanetto? Chi hai chiamato nanetto?!" E la lotta di cuscini ricominciò.
Questa volta la battaglia durò più di venti minuti e alla fine entrambi erano sfiniti.
Stanchi, si rimisero sotto le coperte e si addormentarono abbracciati l'uno all'altro.

Eddie si svegliò. Si guardò intorno e vide che era notte fonda. Richie dormiva serenamente affianco a lui e anche Eddie stava per riaddomentarsi quando senti una voce.
"Eddie"
Non proveniva dalla camera, aprì la porta e vide che sulle scale c'era Richie.
"Vieni Eddie" e sparì di sotto.
Confuso guardò il letto e vide che era vuoto.
"Richie... ma cosa succede?" Sussurrò.
Quando Eddie scese le scale, si trovò davanti a una scena terrificante.
It stava tenendo Wendy per la gola e lei, invano, cercava di liberarsi. Dall'altro lato della stanza c'era Richie, fermo immobile, con occhi pieni di terrore.
"RICHIE" urlò e l'altro, che si era accorto della sua presenza, lo raggiunse.
"Vedi Eddie caro, questo succede quando si disobbedisce alle regole" e strinse un po' di più la gola dell'amica.
"NO!" Eddie tentò di muoversi ma sia lui che Richie erano immobilizzati.
"Questo non è reale Eddie, lei non è lì, questo è solo un incubo"
"Lo credi veramente Boccaccia?"
It gli lanciò un vaso che si infranse a pochi centimetri dalla testa. Un coccio gli rigò la guancia che la fece sanguinare.
Il clown iniziò a ridere.
"ANDATE VIA! SCAPPATE!"
I due, che non erano più immobilizzati, corsero verso di Wendy quando una luce bianca li investì.

Entrambi si svegliarono tutti sudati e ansimanti.
Qualcuno bussò alla porta e i due sobbalzarono.
"Ragazzi siete svegli? Posso entrare un momento o siete...?"
"Se intendi se siamo nudi, bellezza, no non lo siamo. Puoi entrare" disse Richie. Lei entrò.
"Buongiorno ragazzi, devo solo prendere dei vestiti puliti" disse mentre si dirigeva verso l'armadio.
"È camera tua quindi" disse Eddie ancora scosso. Guardò l'ora.
"Oh merda, ho dormito qui per tutta la notte. Mia madre mi ammazza!" E scese dal letto.
"Tranquillo ho avvertito tua madre che dormivi qui" disse Wendy mentre cercava una maglietta.
"Non ho capito bene, cosa?"
Wendy si girò.
"Ieri ho chiamato tua madre e gli ho detto che mentre stavi guardando il film ti sei addormentato, e che non volevo svegliarti; così ho detto che dormivi da me"
Eddie era sconvolto.
"E lei che cosa ti ha detto?"
"Che andava bene solo se la chiamavi entro le dieci, per farle sapere che stavi bene"
"Wendy cosa farei senza di te? Adesso vado a chiamarla poi vado a farvi la colazione".
"Ma non-" cercò di dire Wendy.
"Si che serve" e uscì dalla stanza.
"Quando si mette in testa una cosa, non lo ferma più nessuno"
"Mendy cara, lo conosco da tutta la vita, ci sono passato miliardi di volte"

Tutti e tre erano seduti al tavolo della cucina e Wendy continuava a evitare i loro sguardi.
"Che c'è?" Chiese Eddie.
"Vi siete massacrati la notte scorsa, vedo" riferendosi ai succhiotti ed entrambi diventarono rossi come pomodori.
"Si ci siamo menati a cuscinate per tutta la notte" e tutti e tre scoppiarono a ridere.
"Richie, ti sanguina la guancia, vuoi un cerotto?"
Richie si toccò la ferita e rispose di si. Wendy uscì dalla stanza.
"Tu credi che lei...?"
"No, non penso che l'abbia visto altrimenti, non riuscirebbe neanche a parlare" sussurò Richie.
"Se lo ha visto sicuramente ce ne parlerà"
E entrambi finirono la colazione.

FINE CAPITOLO

sunshine ✨ [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora