XXVIII

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Era la giornata decisiva, quella che avrebbe dichiarato se avrebbero ucciso o no quel maledetto pagliaccio.
La giornata era iniziata come tutte le altre ma nell'aria si sentiva qualcosa di strano. Uno avrebbe potuto pensare che fosse diversa perché la città era decorata per la festa di Halloween e l'arancione delle foglie faceva sembrare tutto più gradevole del solito, ma non era vero e tutti i Perdenti sentirono quella sensazione, come di pericolo.
Quella mattina, durante la pausa pranzo, i Perdenti si riunirono al loro tavolo per parlare.
"Abbiamo tutto quello che ci serve?" Chiese Mike e Ben rispose affermativamente per tutti.
"Voglio dire solo una cosa" disse Stan e gli altri lo guardarono, posando le posate sul tavolo.
"Lo so che è difficile, per me è davvero dura e lo è per tutti noi ma solo grazie a voi sono riuscito a salvarmi. Non abbandonerei mai nessuno di voi perché i Perdenti devono stare insieme, giusto?" E gli altri sorrisero in segno affermativo mentre iniziavano a mangiare.

"Ci vediamo davanti alla casa di Nebolt verso le sei. Scrivete a chiunque se avete bisogno di aiuto" disse Bill prima che la campanella suonasse e tutti iniziassero ad uscire dalla mensa.
Ma niente va sempre per il verso giusto quando si tratta di Pennywise e di Derry.

L'ultima ora era suonata e mentre tutti gli studenti uscivano, Beverly andò in bagno. Il  bagno era stranamente vuoto e silenzioso ma Bev non ci fece caso. Quando uscì, delle secchiate di acqua putrida mescolata a sangue e altre cose di cui non aveva la minima idea gli arrivarono addosso e la colpirono come un forte pungo in faccia.
"Ecco, guardatela, Bev la puttana" e Gretta e le sue compagne iniziarono a ridere.
Bev aveva sbattuto contro la porta e ora, che stava seduta sul pavimento contro il water, sentiva un fortissimo mal di testa.
"Oddio, c'è Mary Clark che ci prova con Jake Jensen" urlò una voce nel corridoio.
"NON CON IL MIO JAKE" disse Gretta indispettita, uscendo dal bagno con le sue compari al suo fianco.
Pochi secondi dopo Wendy entrò nel bagno e andò a soccorrerla.
"Vieni Bev, dobbiamo andarcene prima che ritornino"
Bev si alzò e la testa iniziò a girargli come una trottola e si aggrappò disperatamente a Wendy, afferrandole il braccio e camminò alla cieca mentre lei la portava fuorì da quel posto. Si fermarono un paio di volte perché Bev inciampava o cadeva e quando furono lontano da occhi indiscreti, Wendy cercò di ripulirla da quella sporcizia che aveva adosso.
"Spero che la bici non ti farà venir voglia di vomitarmi adosso"

Stan, Ben e Richie stavano facendo un progetto di spagnolo quando la campanella suonò. Presero la loro roba e uscirono dalla classe.
"Andiamo non prendertela Stanny. Stavo solo scherzando"
"Oh si certo cone no... aspettate, ho lasciato l'orologio in classe"
"Complimenti, bravo il nostro Stan" disse Richie applaudendo mentre lui e Ben seguivano di nuovo Stan in classe.
"Beep beep Richie" disse Ben che rimase sulla porta insieme a lui.
"Ma da che parte stai Ben? Dalla mia o dalla-"
Stan stava per uscire ma rimase dov'era, fissando un punto dietro le loro teste. I due si girarono e videro un palloncino a meno di trenta centimetri dalle loro facce ed entrarono indietreggiando nella classe.
Il palloncino scoppiò e Herny si mise a ridere come non mai mentre loro erano pietrificati nel mezzo della classe.
"Ragazzi, siete proprio dei fifoni"
"Senza compari, Bowers?" Chiese Richie incredulo, ancora leggermente scosso.
"Non mi servono per tre marmocchi come voi" disse bloccando l'uscita alla classe.
"Se vi spaventate così facilmente per un palloncino, non immagino quanto vi cagerete addosso per questa" e mostrò una mazza chiodata che nascondeva dietro le gambe.
"Fa molto bullo di uno di quei film anni '50 che vuole farsi figo ma in realtà non lo è" disse Richie mentre il trio indietreggiava. Richie aveva paura ma quelli più spaventati erano Ben e Stan. Ben iniziava a sudare freddo e il fiato a diventargli corto e Stan tremava come una foglia; la sola idea che quella cosa così irregolare potesse colpirlo e farlo sanguinare gli rivoltava le viscere.
"Mi piace il vostro sguardo pieno di terrore. Ora, brutte fighette, vi spaccherò la faccia e quando vi ritroveranno non riusciranno a capire di chi sono i corpi perchésaranno solo un ammasso di carne da macello" e avanzò ancora di qualche passo, spostando qualche banco per fare spazio. La mazza si muoveva avanti e indietro mentre Henry si avvicinava.
"HEY BOWERS"
Lui si girò e vide Eddie nel mezzo del corridoio. Richie quando lo vide rimase imbambolato, spalancando gli occhi, incredulo.
"LO SAI CHE PURE UN VERME HA UN CAZZO PIÙ GRANDE DEL TUO"
Henry uscì dalla classe a passo svelto ed Eddie iniziò a correre nel corridoio.
"EDDIE DI QUA" disse Mike mentre gli apriva una porta di emergenza. Lui senza pensarci due volte, uscì.

Richie era paralizzato. Avrebbe voluto correre a vedere se Eddie aveva bisogno di aiuto ma era con Mike e aveva un problema più grave di cui preoccuparsi.
"Ragazzi forza, dobbiamo uscire prima che ritorni" ma Stan sembrava una statua. Richie gli prese un braccio e lo trascinò in un'altro corridoio, lontano da Henry, dove trovarono un'altra porta di servizio che usarono per uscire.

Appena Eddie uscì di lì, Mike bloccò la porta.
"APRITE BRUTTI BASTARDELLI" urlava Henry dall'altro lato, spingendo così forte che sembrava che la porta sarebbe caduta da un momento all'altro.
"Dobbiamo andarcene prima che riesca a prenderci!" Disse Mike con le spalle contro la porta.
Loro presero le bici e partirono.
"Dove andiamo?" Chiese Eddie.
"Non ne ho idea"
"RAGAZZI ASPETTATECI" Urlò Richie, con al seguito Ben e Stan, ancora un po' sconvolto.
Nessuno di loro sapeva che cosa fare, sapevano solo che dovevano pedalare in fretta e trovare un posto dove nascondersi. Ad un tratto, mentre tutti seguivano Mike, da una stradina secondaria, sbucò Wendy con dietro Bev, che si stringeva forte a lei, con gli occhi chiusi per lo spavento. Ben tentò di gridare il suo nome ma tutto quello che riuscirono a sentire furono le poche parole che Wendy disse:
"CORRETE PIÙ FORTE CHE POTETE. DISPERDETEVI. VENITE DA ME QUANDO POTETE" e poi, con tutta la forza che le era rimasta, cercò di pedalare più in fretta, e gli altri fecero lo stesso quando videro da chi stava scappando. La banda di Bowers con la loro velocissima e pericolosissima macchina.
Tutti iniziarono a correre più veloci che potevano, come non avevano mai fatto prima d'ora.

FINE CAPITOLO

sunshine ✨ [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora