"Prenditi tutto il tempo che ti serve" disse Richie mentre entrava in casa.
Eddie si fece una doccia, cercando di togliere il più possibile quell'odore insopportabile di topo morto, ma continuava a sentirlo.
"Richie puoi entrare un secondo?"
Lui preoccupato entrò nel bagno e vide Eddie seduto sul water, avvolto dal accappatoio.
"Tu senti qualche odore strano?" Chiese lui in evidente imbarazzo.
Richie si avvicinò a lui e poi gli scompigliò i capelli ancora bagnati.
"No, sei pulito e profumato come sempre" ed Eddie, lo abbracciò forte. Richie sentiva il suo respiro affannoso attraverso la maglietta e gli accarezzò la schiena dolcemente.
"Andrà tutto bene Eds"Mentre Richie lo portava a casa sua, Eddie riviveva quella giornata a ripetizione come un specie di incubo; quando arrivò a casa di Richie vide le luci accese, e mentre entravano sentirono un buon odorino.
"Mamma ti avevo detto che avrei cucinato quando tornavano a casa"
"Sono tornata prima dal lavoro e ho pensato di prepararti la cena, non vedo quale sia il problema"
"Però dovrai cucinare per tre, c'è anche Eddie" ed lui entrò titubante in casa. Maggie spostò un attimo lo sguardo dalla pentola e gli sorrise.
"Ciao Eddie. È da tanto che non ti vedevo"
"Già, è bello rivederla"
"Andiamo Eddie, ci conosciamo da una vita. Puoi anche darmi del tu" disse lei ridacchiando.
Eddie adorava la mamma di Richie. Quando erano più piccoli, li portava sempre a giocare al parco, e gli prendeva il gelato se si facevano male. Non era invecchiata dall'ultima volta che l'aveva vista, aveva delle occhiaie ma sembrava che il tempo si fosse fermato sul suo volto.
"Vi va bene un po' di pasta?" Chiese lei gentilmente.
"Solo se sono spaghetti" rispose Richie dall'altro lato del corridoio mentre andava in camera sua e Maggie sorrise alzando gli occhi al cielo.
Quando Richie ritornò con dei vestiti puliti, sua madre notò qualcosa sul suo volto.
"Richie, vieni qui un secondo"
Lei gli prese il mento e girò la faccia da entrabi i lati per vedere bene cosa fosse.
"Ti sei fatto picchiare. Di nuovo? Non riesci a chiudere quella bocca quando serve?"
"Stavano picchiando Eddie. Non potevo stare fermo a guardare" disse lui e Maggie si girò verso di lui.
"Ti hanno fatto male?"
"No... cioè si ma ho preso degli antidolorifici e adesso sto meglio"
"Mi ha anche medicato la faccia. Prima avevo tutta la faccia sporca, peggio del mostro della palude" disse lui sorridendo a Eddie. Lui che prima fissava la superficie della cucina, accennò ad un sorriso.
"Eddie stai bene? Sei molto pallido" disse Richie toccandogli la fronte.
"Sto bene, ho solo un po' di freddo"
"Puoi prendere qualsiasi felpa nel mio armadio" e senza fare rumore, Eddie si avviò verso la camera di Richie.
"Sicuro che stia bene?" Chiese lei mentre cercava gli spaghetti.
"No. Lui ha passato davvero un giornata orribile e non so come aiutarlo. Voglio solo che stai meglio" disse Richie sospirando.
"Allora stagli vicino. Vedrai che lo apprezzerà" disse e pochi secondi lui ritornò con una felpa rossa e blu. Richie non la metteva più da tanto tempo, visto che iniziava a essergli piccola, ma vedendola addosso a Eddie, pensava che gli donasse moltissimo.
"La pasta è pronta, mettetevi a tavola"
Tutti e tre si misero a mangiare. Eddie sembrava ancora molto pensieroso e allora Richie pensò a una cosa, una che non faceva da tanto tempo ma che funzionava sempre. Prese uno spaghetto e lo aspirò velocemente facendo un sacco di rumore, ma Eddie non reagì. Lo fece per un'altro paio di volte ed Eddie lo fissò perplesso.
"Io sono molto meglio di un'aspirapolvere" e aspirò il più velocemente possibile. Eddie ridacchiò mettendosi una mano davanti alla bocca e Richie ricominiò a mangiare gli spaghetti normalmente. Appena Eddie ricominciò a mangiare, Richie usò due spaghetti per fare dei baffi finti.
"Posso mangiare in pace?"
"No, questo è cannibalismo per te"
"Cannibalismo? Vorrai scherzare?"
Il campanello suonò e Maggie si alzò per aprire.
"Vuoi vedere come li aspiro sù per il naso?"
"Che schifo Richie"
"Sonia ma cosa-" disse Meg.
"Eddie è qui?"
"Si è-"
"Eddie dobbiamo parlare" disse la signora K entrando furiosa nella casa.
"Cosa ci fai qui? Pensavo-"
"Vieni fuori, dobbiamo parlare"
Eddie si irrigidì di colpo, lasciando cadere la forchetta nel piatto.
"Po-possiamo parlare anche qui"
Richie guardava Eddie ma lui non riusciva a distogliere lo guardo da quello inferocito di sua madre.
"Benissimo. Vuoi spiegarmi cosa sono queste?" Gli disse mostrandogli delle foto. Erano quelle del ballo. Eddie iniziò a sudare freddo.
"M-m-mamma io-"
"Come hai potuto farmi una cosa del genere Eddie!" Disse lei arrabbiata, cercando di non urlare.
"Io e tuo padre non ti abbiamo cresciuto per diventare questo" e mentre parlava, lei si avvicinava a lui e lui indietreggiava.
"Ci abbiamo messo tanto impegno e amore nel crescerti, nel fare in modo che non ti facessi male, che avessi una bella vita ma hai dovuto fare rovinare, non solo la tua vita, ma anche la nostra repitazione. Come hai potuto farmi questo? Cosa ti ho mai fatto di male?"
Eddie, spaventato a morte e nel totale panico, era ormai a poco meno di un metro da lei.
"Ora tu verrai con me e ce ne andremo via da questa città, dove nessuno ci conosce e ti porterò in un luogo dove sapranno aiutarti come si deve"
Eddie, ormai quasi con le lacrime agli occhi, inciampò in qualcosa sul pavimento e cadde sul fianco e dovette trattenere un urlo di dolore.
Richie gli corse subito incontro.
"Non toccarlo!" Disse lei ma lui lo ignorò totalmente mentre gli chiedeva quanto gli facesse male.
"Gli stai facendo male!" Disse mentre iniziava a riprendersi dallo scatto d'ira.
"Lei entra qui, gli urla che non può essere chi vuole o fare quello che vuole, lo minaccia di portarlo vai e poi mi viene a dire che gli sto facendo male? Non credo di essere io il problema qui" disse Richie e tirò su Eddie dolcemente.
Sonia iniziava a capire di aver esagerato, ma quello che aveva fatto gli sembrava più che giusto, quasi un suo diritto.
"Sonia, possiamo parlare un attimo?" Gli chiese Maggie mentre i ragazzi si spostavano in camera di Richie.Stan aveva appoggiato la testa sul petto di Bill e stavano guardando un film insieme quando il telefono di Bill squillò.
"Pronto?"
"Ho un problema con Eddie e non so come aiutarlo. Vi prego venite un attimo da me"Richie aveva appena finito la chiamata quando sua mamma lo chiamò in salotto.
"Quindi?"
"Ho parlato un po' con lei e le ho fatto cambiare idea su alcune cose. L'ho convinta a farlo dormire qui stanotte perché sta male ma è ancora arrabbiata... ma non credo che lasceranno la città"
Richie annuì sollevato.
"Tra poco dovrebbero arrivare Bill e Stan. Non credo che resteranno a dormire ma da solo non c'è la faccio" e il campanello suonò.
Li fece entrare ed li portò davanti alla porta della sua camera.
"Come sta?" Chiese Stan.
"Male, almeno credo. Non parla e non so come fargli aprire bocca. Spero che riusciate a farlo voi" e aprì la porta della camera.
Eddie era seduto sul letto e quando la porta si aprì, lui sussultò poi vedendo i suoi amici, si calmò.
"Hey Eddie" disse Bill entrando e si sedette sul letto. "Stai bene?"
Lui scosse la testa e iniziò a piangere.
"N-n-no, i-io" e Bill lo abbracciò. Anche Stan si unì a loro mentre Richie rimaneva immobile davanti al suo fidanzato, distrutto dall'odio delle persone che lo circondavano.Bill e Stan rimasero per un paio di ore, cercando di tirare di morale Eddie; poi quando se ne andarono, loro si distesero nel letto.
"Come sta la schiena?"
"È passato quasi tutto il dolore" e Richie gli spostò un ciuffo dalla faccia e lo baciò.
"Vorrei dimenticare questo giorno"
"Anche io. Non ce la faccio a vederti a pezzi come adesso"
"Tua mamma... lo sapeva già, non è verò?"
"Si ed è molto felice per noi due"
"Almeno qualcuno lo è"
"Io sono felice di averti qui con me. Non vorrei avere nessun altro in questo letto tranne te. Sei la persona che mi capisce da più tempo e sei troppo importante per non stare qui" ed Eddie lo baciò.
"Ti porterò vai da questo posto, lo prometto" e Richie lo baciò di nuovo, ma più si baciavano, più Eddie pensava che quei baci gli stavano costando più di quanto avesse mai immaginato. Gli stavano costando la sua libertà ed era un prezzo davvero alto da pagare.FINE CAPITOLO
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sunshine ✨ [reddie]
Teen FictionLGBT community 🏳️🌈 A due anni dalla sconfitta di It, i Losers sono ancora riuniti nonostante le difficoltà; ma tra Richie ed Eddie qualcosa sta per cambiare. 30-07-2018 #3 on reddie 22-09-2018 #4 on eddie