XLIX

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Tutti rimasero in silenzio per un secondo e poi il caos scoppiò nella stanza. Tutti iniziarono a parlare sopra l'altro.
"Fate silenzio un attimo, coglioni. Bev, puoi spiegarci?" Chiese Richie gentilmente mentre gli altri si zittivano.
"Ecco... È da un paio di anni che continuo non mi sono ricordata di voi. Più che sogni, direi incubi. Continuavo a sognare persone dai volti familiare morire in svariati modi ma non riuscivo mai a ricordarmi chi fossero. Siete voi i protagonisti dei miei incubi”
“Oh cazzo Bev” disse Bill risedendosi al tavolo da cui si era alzato poco prima.
“E ieri m-mi sono ricordata della morte di Stan e avevo paura che si avverasse”
“Ma i sogni non possono avverarsi. Vero?” Chiese Eddie confuso, con un accenno di panico nella voce.
“Siamo a Derry. Qualsiasi cosa avrebbe potuto farlo” disse Mike.
“E come mai hai pensato che il tuo sogno si avverasse?” Chiese Stan.
“Ho predetto la morte di mio padre. La sera che morì, io sognai la sua morte, e quando mi svegliai…”
“Questa storia va di male in peggio" disse Richie sotto voce. 
"A me sembra ridicolo. Può essere una pura casualità-" disse Ben.
"È successo altre volte che i miei sogni si avverassero. Ho sognato più volte la morte di Stan mentre si suicidava e lo stesso vale per...Richie…"
Tutti si girarono verso di loro preoccupati.
Eddie rise debolmente.
"Ma andiamo Bev. Ti sembra che il nostro Richie Boccaccia possa mai pensare a una del genere?"
"Bev ha ragione. Niente da dire al riguardo" disse Richie risiedendosi al tavolo.
Eddie rimase scioccato. Da quando il suo migliore amico aveva pensato al suicidio? 
Stan mise le mani sopra le spalle di Richie.
"Io direi che è meglio chiudere la conversazione qui. Anche su di me Bev aveva ragione e non mi vergogno di ammetterlo. È evidente che riesca in qualche modo a prevedere il futuro. Ora cerchiamo di digerire la notizia. Nel pomeriggio cerchiamo di rilassarci e stasera ci rivediamo a cena e parliamo di come usare questa strategia contro It, okay? Noi ora andiamo"
Richie si alzò dalla sedia, e seguì Stan e Bill fuori dalla porta. I tre entrarono in macchina e a Richie iniziarono a tremare le mani.

"Forse è meglio se andiamo anche noi-"
"Ben resta qui. Aspettiamo che se ne vadano prima di uscire. Non credo sarebbe un bene per Richie"
Tutti i presenti la guardarono e i cinque rimasti si misero a parlare del più e del meno.

"Richie è tutto okay?" Chiese Bill anche se sapeva già la sua risposta.
Richie sentiva il panico invadere il suo corpo, una sensazione spiacevole che aveva già provato in passato. Aveva iniziato a piangere senza rendersene conto, e ora le lacrime gli impedivano di vedere chiaramente i volti degli amici.
"Lo sanno tutti. È il colmo. Richie il depresso. Non si può sentire. Io sono Richie il buffone, non...questo…"
"Ho cercato di nasconderlo per così tanto tempo che quasi mi sono dimenticato dell'esistenza di questo segreto. Vorrei poter tornare indietro e-"
Richie, smetti di parlare a vanvera e ascoltami" disse Stan. "Quello che è successo nel passato,non puoi cambiarlo. Non puoi continuare a rimuginare su tutto. Non tutte le cose che succedono sono per causa tua. In più, non c'è niente di male nell'ammettere che hai un problema e che avresti bisogno di una mano. Non serve che fai tutto da solo"
"Ma non ho nessuno che possa aiutarmi"
"Hai noi. Adesso che ci ricordiamo tutto, possiamo aiutarci a vicenda. Il club dei Perdenti rimane unito, giusto?"
Richie con un piccolo sorriso annuì.
"Bene se hai bisogno di sfogarti fallo adesso, così non ti metti a piangere in albergo"
"Acido anche quando mi consoli" e tutti e due si misero a ridere. Bill scosse la testa e partì.

"Wendy"
"Che c'è?" Chiede lei guardando Eddie.
"Hai le occhiaie. Hai dormito stanotte?"
"No. Per colpa mia e di Stan non ha dormito"
"Ah sì scusaci tanto" disse lui.
"No ragazzi, non è un problema. Volendo riuscirei a dormire mentre lo faccio. È una cosa che ho imparato a fare durante gli anni, ma finché siamo a Derry, preferisco non provarci" 
"Quindi riesci a controllarli meglio?" Chiese Mike.
"I poteri? Molto meglio. Mi sono allenata durante gli anni. Ora so fare più cose che prima non mi immaginavo neanche. Vi mostrerò qualche trucchetto a cena"
"Comunque c'è un'altra domanda che devo farti…”
Wendy guardò Eddie per un momento. Sembrava più in ansia del solito.
“Ecco, quando una persona normale va via da Derry, dimentica tutto vero?”
“Sì, funziona così”
“E quanto ci mette una persona a dimenticare questa città?”
“Be’, io ho ancora tutti i ricordi, ma Bev ci ha messo più o meno dalle due o tre settimane per dimenticare tutto”
“Tu come fai a saperlo?” Chiese lei confusa.
“Perché prima ci scrivevamo sempre e poi pian piano hai smesso di scrivermi”
“Oddio, mi dispiace. Immagino tu ci sia rimasta male”
“Tranquilla Bev, è acqua passata”
“Scusami anche tu Ben. Ci scrivevamo molto a quel tempo. Se sapevo, non avrei mai lasciato Derry” e Bev prese la mano di Ben e lui arrosì leggermente.
“Non scusarti. Non è che potevi opporti” disse Ben sorridendo.
“Grazie ragazzi, siete fantastici” e Bev lascio la mano di Ben.

sunshine ✨ [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora