XLVI

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Mentre i Perdenti raggiungevano Derry per la loro rimpatriata, Mike stava organizzando tutto per la cena. Nessuno si era presentato prima di essa, anche se lui ci aveva sperato. Mike fu il primo ad arrivare al ristorante. Spesso ordinava del cibo da asporto da quel posto quindi conosceva bene le cameriere. Una gentile ragazza chiamata Jane lo porto nella sala che aveva prenotato. Appena vide la ragazza sparire, prese una birra dal tavolo e iniziò a mandarla giù. Era molto agitato. Una parte di lui sapeva che nessuno di loro sarebbe venuto ma continuava a sperare per il meglio. Stava per bere un altro sorso di birra, quando sentì una voce molto familiare.
“Si ecco come le ho detto sono allergico quindi potrebbe avvertirmi se-”
“Eviteremo di mettere questi ingredienti nel suo piatto. Per qualsiasi cosa, chieda”
“Grazie mille” ed Eddie comparve davanti all’entrata della sala.
“Eddie! Come sono felice di rivederti” disse Mike con un sorriso stampato in faccia.
“Anche io Mikey” e si strinsero forte. 
“Sono il primo?”
“Sì. Sto aspettando gli altri. Vuoi una birra?”
“Assolutamente sì”

“Non so se sono pronto a entrare”
“Dai Stan. Ci siamo io e Big Bill con te. Non devi preoccuparti”
Appena entrarono, Jane li accolse indicandogli la sala prenotata a nome Hanlon.
Ogni passo che faceva aumentava la sua ansia. Durante il viaggio era rimasto calmo. Sembrava uno strano sogno ma quando il suo cervello iniziò a capire che non era un’illusione e che era tutto vero, il cervello di Stan era partito a mille.
Appena arrivò sulla soglia e vide Eddie e Mike, lui non riuscì più a resistere e corse fuori.
Richie riuscì a incrociare lo sguardo di Eddie solo per un istante prima di seguire Stan fuori ma il suo cuore stava esplodendo dentro il suo petto. Eddie aprì la bocca per dire qualcosa ma non usciva alcun suono da lì.
Bill stava per andare dietro a Stan ma Richie disse: “Tranquillo, vado io. Tu resta qui”
Tutti videro Richie scomparire dietro il separé. Bill si girò verso i suoi amici.
“Uno dei suoi attacchi d’ansia. Lo conoscete... Posso avere una birra?” 

Richie si guardò un attimo attorno e all’inizio non riuscì a vederlo, ma poi vide che era seduto sul cofano della sua auto.
"Hey Stan. Come ti senti?"
"Credo che potrei vomitare. Odio questa situazione".
Richie vide Stan tremare leggermente.
Lui gli mise una mano sulla spalla.
"Senti. Lo so che hai paura. Ti capisco, ma siamo tutti qui. Nessuno verrà lasciato indietro. Gli altri hanno bisogno di te"
Stan lo guardò negli occhi, si asciugò l'unica lacrima che gli scendeva dall'occhio destroi e si alzò.
"Certe volte sai anche essere gentile e non sempre uno stronzo"
"Questo è il mio migliore amico! Forza Stan. Andiamo a intrattenere i nostri ospiti"

Stan non era l'unico agitato. Lo era anche Beverly. Durante il viaggio in macchina si era ricordata una cosa. I pozzi neri. Gli incubi che faceva e le persone che vedeva... Improvvisamente tutto aveva un senso. Il cuore le batteva a mille e quando entrò nel ristorante cinese avrebbe potuto svenire. Videro Bill, Mike ed Eddie parlare e per un attimo il suo cuore ricominciò a battere normale.
"Le nostre ragazze! Siete davvero bellissime" disse Mike.
"Mi siete mancati da morire" disse Bev abbracciando Bill e Mike.
Eddie andò ad abbracciare Wendy che ne fu davvero felice. In fondo, erano migliori amici. Mentre Wendy era in Florida, Eddie aveva continuato a scriverle finchè lui non s'era andato da Derry per andare all'università. Avrebbe voluto averla più vicina.
"Siete venute insieme oppure-"
"Ve lo raccontiamo appena arrivano gli altri. Ma che fine hanno fatto? Non sono arrivati?" Chiede Bev. Si era ricordata che il primo a morire sarebbe stato Stan. Sperava di non aver visto il futuro.
Ti prego Stan. Non farci questo.
"Siamo qui, dolce Marsh" disse Richie entrando a braccetto con Stan.
Bev si sentì sollevata ma allo stesso tempo confusa.
"E abbiamo anche raccattato un ospite mentre eravamo nel parcheggio" disse tirando a sé Ben, che stava dietro uno dei separè.
"Bene. Che la riunione dei Perdenti abbia inizio" 

Tutti si sedettero al tavolo e iniziarono a ordinare. All'inizio tutti erano entusiasti e ridevano come matti. Quando tutti scoprirono che Stan e Bill erano fidanzati, applaudirono e gli fecero i complimenti. Durante la serata parlarono dei loro lavori, di cosa era successo mentre erano stati lontani e di mille altre cose. Richie fece battute per tutta la serata; ma continuava a pensare ad Eddie. Si lui rideva alle battute e parlava come tutti gli altri. Avrebbe potuto sentirlo parlare per tutto il giorno; ma non lo guardava. Lo guardava negli occhi per un paio di secondi e poi spostava subito lo sguardo.
Si è ricordato qualcosa che io non so? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Vorrei prendergli la mano ma ho paura.
"Richie, ci sei?" Chiese Beverly seduta al suo fianco.
"Sì ci sono. Stavo pensando" disse lui spingendo i suoi occhiali.
"Ti va di uscire a fumare? Così parliamo un attimo?"
"Okay va bene"
"Mi aggiungo anche io" disse Bill e i tre uscirono dal retro.
"Da quando fumi Bill?" Chiese Bev quasi sorpresa.
"Solo una volta ogni tanto. Passamene una" 
"Richie. Che cazzo ti succede?"
"Di che parli Big Bill?" Chiese lui mentre cercava di accendere la sigaretta.
"Di te che sembri un vero idiota"
"Ha ragione" disse Bev.
"Aspetta che mi metto a ridere-"
"Dico sul serio. È da quando siamo partiti che pensavi a rivedere Eddie e a malapena vi guardate"
Richie prese una boccata e buttò tutto fuori.
"Richie mi stai-"
"Bill non so che fare, okay?! Ho la sensazione di aver fatto qualcosa di sbagliato ma non so cosa. Non posso semplicemente andare lì e dirgli che dopo più di venticinque anni lo amo ancora"
Nessuno dei due disse niente. Aveva ragione, non era una così facile.
"Okay dai torniamo dentro. Gli altri ci aspettano"

"È stata davvero una bella serata" disse Ben.
"Già proprio fantastica" concordò Wendy.
"Infatti non voglio rovinarla. Ci riscontriamo domani mattina per parlare di cose serie. Ora mancano solo i biscotti della fortuna"
Un ragazzo entrò con un vassoio coperto, come quelli che aveva visto durante tutta la serata. Lasciò li il vassoio e se ne andò. Erano tutti confusi ma Mike, senza pensarci. Appena lo aprì, trovò la testa di Betty Ripson.
"Ragazzi da quanto tempo! Non siete felici di vedermi?" 
Tutti rimasero paralizzati.
"Che c'è? Il gatto vi ha mangiato la lingua?" E la testa rise.
"Che cazzo" disse Richie prima che la testa cambiasse forma. Ora aveva la testa di Patrick.
"No aspettate ne ho una migliore" e al posto della testa di Victor c'era quella di Georgie.
"B-B-Billy, non balbetti più?"
Per un attimo Bill non riuscì a parlare.
"T-Tu n-non sei reale"
"Signori e signore, Bill Tartaglia"
"Lascialo stare" disse Eddie senza pensarci.
La testa si girò verso di lui e cambiò forma. Ora era sua madre a parlare.
"Eddino mio, aiuta la tua mammina"
Eddie non sentiva più l'aria nei polmoni.
"Poveretto. Ti serve il tuo inalatore? Pensavo fossi grande per quello"
"È solo questo che sai fare?"
La testa di Sonia aveva già cambiato forma.
"Bevvie ma da quando parli così a tuo padre?"
"Fottuti" rispose lei.
"COME TI PERMETTI-" e il coperchio ricadde sopra il vassoio.
"Wendy...sei stata tu, non è vero?" Chiese Stan.
Lei annuì.
Il vassoio iniziò a muoversi e a spingere verso l'alto ma prima che potesse uscire fuori, Wendy schiacciò il coperchio contro la testa. Non si sentivano più rumori. Wendy si alzò dalla sedia e tirò via il coperchio. Sul vassoietto c'erano dei biscotti della fortuna mezzi schiacciati.
"Usciamo di qui" 

"Ragazzi, calmatevi"
"Okay, mi ricordavo di quel clown di merda, ma partite subito così è esagerato" disse Richie.
"Ma vogliamo parlare del fatto che Wendy lo ha fermato con i suoi poteri? Come?" Chiese Ben.
"Anni di pratica" disse lei quasi sussurrandolo.
"Hai usato i tuoi poteri anche dopo essere andata via da Derry?" Chiese Bev. 
"Sì"
"Ma non hai dimenticato di averli? Tutti quando se ne vanno da Derry dimenticano" disse Bill.
"Io non ho mai dimenticato niente" 
"Cosa?!" Tutti erano sconvolti.
"Ve la faccio breve. Tutti quelli che se ne sono andati da Derry sono diventati famosi o hanno avuto il lavoro che volevano. Questo è solo grazie a Maturin. It però vi ha fatto dimenticare di questo posto per non tornare. Maturin ha avuto una grande influenza su di me ed è riuscito a non farmi dimenticare. Ecco tutto"
I Perdenti rimasero un attimo in silenzio.
"Io propongo di andare a dormire e parlarne domani" disse Bill e gli altri accettarono volentieri la sua idea.
Eddie si stava già allontanando quando Richie lo fermò.
"Hey Eds. Vai a piedi?"
"Sì. Ho la macchina al hotel"
"Posso unirmi a te?" 

FINE CAPITOLO
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Visto che ieri era l'anniversario di questa storia, vi ho messo un capitolo in anticipo. Godetevelo ❤❤❤

sunshine ✨ [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora