XLV

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"Bev sveglia"
Beverly si girò dall'altro lato del letto.
"Andiamo forza. Abbiamo l'imbarco tra un paio di ore" disse Wendy.
"Non posso dormire ancora per cinque minuti? Si sta così bene in questo letto"
"Lo so. Sono davvero comodi, ma dobbiamo andare giù a fare colazione"
"Okay mi alzo" disse lei stropicciandosi gli occhi e mettendosi seduta. Si guardò in giro con lo sguardo e intravide la sua valigia davanti al suo letto. La aprì, prese dei nuovi vestiti ed entrò nel bagno. Appena entrata decise di farsi una doccia veloce. Iniziò a togliersi i vestiti ma si fermò subito dopo aver tolto la maglia del pigiama. Vide il suo riflesso nello specchio davanti al lavandino e notò che il segno dell'ultima litigata con Tom era rimasta. Istintivamente usò la maglia per coprirsi la pancia ma poi la luce di vergogna nei suoi occhi sparì.
Sono al sicuro. Non può farmi male. 

Arrivarono all'aeroporto e dopo aver depositato i bagagli, si misero in fila per entrare sull'aereo.
"Sai, mi piaci molto con quella divisa. Ti sta benissimo il blu"
"Grazie. Tu sei sempre uno schianto"
Una hostess arrivò da loro.
"Capitano, signora Marsh. Seguitemi prego" 
Le ragazze si avviarono verso il piccolo bus che le avrebbe portate all'aereo.
"Solitamente lascerei passare i passeggeri se non sono in servizio ma non vogliamo che tuo marito ti trovi, e ho visto diverse persone che ti fotografavano"
Prima che Bev si allacciasse la cintura, lei abbracciò Wendy appoggiandosi quasi completamente a lei.
"Come ho fatto a vivere senza di te in tutti questi anni?"

"Benvenute a bordo. Posso chiederle cose ci fa già in volo Capitano?" Chiese una hostess. Non la conosceva bene ma aveva volato insieme in alcuni voli.
"È per un'emergenza. Un problema nella vecchia città dove abitavo"
"Guarda chi si rivede, la signorina Brown" disse un uomo uscito dalla cabina.
"Capitano James. Che bello rivederla. Le presento la mia carissima amici, Beverly Rogan-"
"È un piacere conoscerla"
"Altrettanto" disse Bev.
"Ragazze, non vi trattengo. Andate pure a sedervi. Godetevi il viaggio" e il capitano rientrò in cabina.
Bev si sedette nell'ultima fila di destra che era riservata per solo due.
"Tu credi che ce la faremo ad arrivare in tempo?"
"Tranquilla Bev. Il capitano James è uno dei piloti più veloci di tutto-"
"Senti Wendy. Non riesco più a tenermelo dentro ma ho paura che la cosa che sto per dirti sia troppo difficile da dire in una volta sola"
"Bev, abbiamo più di quattro ore di volo. Hai tutto il tempo di spiegarmi quello che è successo"

Richie perché mi hai lasciato? Perché te ne sei andato?

Richie si svegliò e vide richiuse per un attimo gli occhi. Cerco gli occhiali e appena li sentì, si ripulì le lenti con la maglietta e se li rimise. Fece un enorme sbadiglio che coprì con la mano.
“Ti sei svegliato” disse Stan.
“Quanto ho dormito?”
“Una mezz'oretta circa” disse Bill.
“A mia discolpa, tutti si addormentano in auto. Il letto dove ho dormito era comodo ma-”
“Non è come quello di casa tua. Ti capisco. Quando vado in un hotel, non riesco mai a dormire decentemente"
"Stan non è mai venuto a un firma copie con te?"
"Richie…tu hai detto che sei gay?"
"Svariate volte"
"Apparte come battuta durante i tuoi spettacoli"
"Allora no"
"E perché? Ti imbarazza?"
"No. È che gli altri mi guarderebbero in modo diverso. I più giovani sono pro alla comunità LGBT ma tutti gli altri non molto"
"È lo stesso motivo per cui Stan non è venuto a un firma copie con me" disse Bill girando il volante per fare una curva.
Richie guardò per un momento Stan e poi spostò il suo sguardo verso il finestrino, con il sonno che ancora lo avvolgeva.
Lui avrebbe mai portato in tour il suo ragazzo? Forse lo avrebbe fatto ma non aveva mai amato nessuno quanto aveva amato… Richie istintivamente tirò fuori la foto del ballo e l'aprì.
"Richie?" 
Lui si girò verso Stan, con gli occhi stanchi.
"Ti manca?" Accennando al ragazzo che ballava con lui nella foto.
"Un po'. Mi manca ma mi sento in colpa. Mi sono dimenticato che esisteva"
"Ma adesso tu sei ricordato, giusto?"
"Sì"
"Allora non devi preoccuparti. Vedremo tutti i nostri amici tra un paio d'ore. Ti perdonerà di sicuro" 
Richie annuì e dopo essersi messo comodo, si addormentò.
"Ti aspettavi che fosse un viaggio così silenzioso?"
"Con Richie "Bocca Larga" Tozier a bordo? Mai"
"La storia di It lo ha scombussolato. Un po’ come tutti"
"Forse non lo ammetterà mai davanti a noi, ma siamo sempre stati come una famiglia per lui. Sono contento che sia venuto con noi. Lui è stato il mio primo migliore amico. Richie sa essere davvero fastidioso, ma c'era sempre quando avevo bisogno di lui. È una cosa che non dimenticherò mai"
"Stan, sei adorabile. Sai sempre dire la cosa giusta al momento giusto"
“Anni di pratica” disse sarcasticamente.
“Ti amo tanto”
"Anche io, Bill" disse dandogli un bacio sulla guancia.

"Oh mio dio. Ma è successo davvero?" 
"Sì! È stato al primo colloquio di lavoro. Una situazione davvero imbarazzante" disse Bev, bevendo un po' della bibita che aveva nel bicchiere.
"Wendy. Sei sicura che non ci fosse alcol qui dentro?"
"Di solito non lo portiamo a bordo. Forse c'è dello champagne ma è impossibile che lo abbiano aperto. é solo per le grandi occasioni”
“E una rimpatriata di due vecchie amiche non lo è?”
Wendy rise.
“Si avvertono i passeggeri che il volo 3897 sta per atterrare a Portland, Maine. Allacciate le cinture di sicurezza e preparatevi all'atterraggio” 
“Wendy… So che è una cosa imbarazzante ma… Puoi tenermi la mano mentre atterriamo? Mi spaventa un po’ questa parte del volo”.
Wendy le prese la mano.
“Non preoccuparti. Finché siamo insieme, andrà tutto bene”
Ma la verità era che Beverly non era spaventato dall'atterraggio. Aveva viaggiato altre milioni di volte in aereo ed era abituata. Era spaventata dal quello che aveva ricordato. Aveva rivisto le luci e quello che gli avevano rivelato, e ora come mai aveva bisogno di qualcuno che la consolasse. Una mano da stringere nel momento del bisogno.

FINE CAPITOLO

sunshine ✨ [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora