sunshine ✨ [reddie]

XXVII

Richie non era riusto più a parlare con Eddie quel giorno. Mentre era fuori con i suoi amici, aveva tirato fuori il telefono solo una volta, ma adesso che era da solo, disteso sul suo letto, continuava a fissare lo schermo sperando in un messaggio o anche una sola notifica da parte sua ma non aveva neanche ricevuto niente; allora Richie spense il telefono e si mise a dormire.

"Che lezione hai adesso?"
"Uhm, cosa?" Chiese Richie confuso.
"Vedi che non mi ascolti"
"Io ti ascolto sempre Mikey. Non dire cazzate"
"Allora ripeti quello che ho detto"
"Che sono bellissimo e pieno di carisma?"
"Richie...lo so che sei preoccupato ma ti aveva detto che veniva e lui di solito mantiene le promesse. Non hai lezione con lui adesso?"
"Giusto! MIKEY SEI IL MIO SALVATORE" E Mike scosse la testa mentre prendeva gli ultimi libri.
Richie entrò in classe abbastanza presto ma Eddie non si presentò alla lezione.
Calma Richie, magari entrerà un'ora dopo. Hai anche la quarta ora in comune con lui, quindi non c'è da preoccuparsi.
Ma neanche la quarta ora lo vide. Fisso svariate volte il banco affianco al suo totalmente vuoto mentre la prof di letteratura spiegava i vari aspetti dei romanzi di George Orwell. La sua mente continuava a vagare in un mare di pensieri mentre le ore passarono. Quando arrivò l'ora di pranzo, prese la sua porzione e mentre si dirigeva verso il suo tavolo, dove Bev, Ben e Stan stavano mangando, ridendo di qualcosa, Richie notò una quarta persona seduto con loro.
"Hey Eds" e Eddie girò la testa nella sua direzione e gli sorrise.
"Ciao Rich"
Lui si sedette dall'altro lato del tavolo.
"Dormito bene?"
"Se per dormire intendi rigirarsi solo per trovare una posizione dove faccia meno male, allora si, ho dormito davvero bene"
Richie osservò attentamente quello che lui faceva; l'espressione del viso, che sembrava felice ma allo stesso tempo malinconica con i suoi grandi occhi nocciola arrossati dal aver dormito poco o forse dal pianto e con delle leggere occhiaie; in più notò che non riusciva a stare molto dritto, cosa ovvia visto che lo avevano preso a mazzate.
"Ti aspettavo a biologia e letteratura. Dov'eri finito?"
"Mia mamma ha cambiato gli orari delle lezioni che avevamo in comune..." disse sentendosi in colpa. Richie, con la forchetta, mischiava la poltiglia cremosa che aveva nel piatto, con un'espressione mista tra la delusione e l'accettazione. Non pensava che sua madre sarebbe arrivata a tanto ma si aspettava qualcosa del genere.
"Però si è dimenticata di togliere matematica" disse lui facendo un sorrisetto da complice.
"Quindi avrò l'onore di partecipare alla lezione di matematica con il grande Eddie Kaspbrak?"
"Se la vuoi mettere così" disse lui alzando gli occhi al cielo, con un piccolo sorriso sul volto. Sua madre si era dimenticata del corso di matematica e lui aveva tenuto la bocca chiusa. Era la sua unica possibilità di non perderlo del tutto di vista durante le lezioni, anche se erano solo quattro ore a settimana.
Meglio di niente pensarono entrambi e si misero a mangiare.

Mentre i Perdenti uscivano dal retro, Henry gli passò davanti e spintonò Eddie e Beverly.
"Hey brutto str-" cercò di dire Richie ma uno degli amici di Bowers gli sbattè la porta in faccia e gli fece cadere gli occhiali.
"Merda" disse lui ed Eddie raccolse gli occhiali per Richie. Si era rotto il ponticiello e una delle due stanghette e mentre Richie si spostava alla cieca giudato da Stan, Eddie cercava qualcosa nello zaino. Richie lo guardava confuso perché non riusciva a capire che cosa stesse facendo e perché lo vedeva sfocato.
"Ecco tieni" e Richie si rimise gli occhiali. Vide che Eddie aveva uno piccolo rotolo di nastro adesivo nero, lo stesso colore dei suoi occhiali.
"Non è granchè ma quando arrivi a casa puoi metterci dell'attack o qualcosa del genere"
Il nastro aveva aderito perfettamente e non si notava tanto il fatto che ci fosse. Era da anni che Eddie gli aggiustava gli occhiali, perché non poteva permettersi tutti i paia che voleva, ed era diventato particolarmente bravo.
"Grazie" disse spingendoseli sul naso.
"Riesci a venire questo pomeriggio?" Chiese Bill guardando Eddie.
"Io non credo"
"E stasera?"
"Non lo so Bill..."
"Oh andiamo Eddie Spaghetti. Saranno massimo due orette. Non starai mica cercando di evitarci, vero?"
"No, certo che no" disse alzando gli occhi a cielo, mentre prendeva la bici.
Richie lo salutò con la mano prima che lui partisse.

"Secondo te verrà?" Chiese Wendy.
"Non lo so. Forse sua madre non si fida abbastanza" disse Mike mentre si sedeva sul divano di Stan.
"Aspettiamo ancora un paio di minuti e se non c'è iniziamo senza di lui-" disse Ben.
"Ma dove cazzo è andato? STAN TI HO CHIESTO DELL'ACQUA NON IL TUO SPERMA"
Stan andò in salotto correndo.
"Dovete nascondervi"
"Cosa?" Chiese Richie confuso.
"Nascondetevi in una delle altre stanze o giuro che sbatto Richie fuori di casa"
"Ma che cazzo centro-" e Wendy lo trascinò via nella cucina.
Quando tutti si nascosero, sentirono la porta che si apriva e delle voci iniziarono a parlare poi la porta si richiuse e calò il silenzio in casa.
"USCITE" urlò Stan e tutti uscirono dalle loro stanze.
"Uris ma che-" e Richie si meravigliò di vedere Eddie vicino a lui, sorridente.
"EDS" E Richie lo abbracciò forte.
"Anche io sono felice di vederti Rich ma mi stai strozzando"
"Non sia mai" e poi lo mollò.
Gli altri lo salutarono e si misero in salotto.
"Dobbiamo attaccarlo prima che ricominci ad attaccare noi" disse Bill.
"E quando pensavi di farlo?" Chiese Bev.
"Mancano pochi giorni ad Halloween e io credo sia il momento più adatto. Se ci vedranno girare per strada, non penseranno niente di male. Lo faremo il pomeriggio. Qualcuno ha obbezioni?"
Nessuno ne aveva.
"Ultima cosa: Wendy, tu riusciresti a rifare quella cosa che hai fatto l'altra volta?"
Ora tutti la guardavano speranzosi. Lei non sapeva come era riuscita a farlo, ne sapeva se sarebbe riuscita a farlo ma i suoi amici credevano in lei, e avrebbe fatto di tutto per non deluderli.
"Farò tremare tutto"
"Okay, riunione chiusa. Cosa volete fare ora?"
"Videogiochi" disse Ben.
"Oh si" dissero Stan e Richie.
"Facciamo una partita a Mario Kart e i primi due che arrivano in finale, si sfidano tra di loro"
Tutti acconsentirono e Stan diede a ognuno di loro un volante.
"Sei pronto a mangiare la mia polvere?" Chiese Richie guardando Eddie.
"Scommettiamo che vinco io"
"Faccio tutto quello che vuoi per una settimana intera se vinci"
"Perfetto" disse Eddie prendendo il volante.
All'inizio Richie era in vantaggio su tutti con Mike che gli stava alle calcagna ma poi Eddie sfrecciò davanti ad entrambi e Ben sfruttò il momento di confusione per superare entrabi e piazzarsi dietro Eddie.
"Non è possibile"
"Ti avevo detto che avrei vinto io!"
"Voglio la rivincita!"
"Non pensarci neanche" disse lui mentre gli altri ridevano di Richie.
"Rinuncio al mio premio per darlo a Stan. Devi fare tutto quello che lui ti dice"
"Oh ci sarà da divertirci. Eddie sei il migliore"
Nella partita successiva lasciò vincere Ben e lasciò gli altri giocare mentre lui prendeva da bere.
"Ti sei stufato?" Chiese Richie che lo aveva raggiunto.
"Un po'. Il mio scopo era battere te. Direi che è ora di lasciare spazio agli altri"
"Come va a casa?"
"Devo sorbirmi un sacco di interrogatori ogni volta che esco ma mi lascia più spazio di prima. Non so se è perché le faccio schifo o perché prova pena nei miei confronti"
Richie si avvicinò a lui e lo baciò più volte.
"Non dire così. Lo sai che tua mamma ti vuole bene e-" Eddie lo abbracciò e Richie lo avvolse tra le sue braccia.
Lui si sentiva sicuro tra le sue braccia, come se non potesse succedergli niente. Il suo mondo si stava lentamente ribaltando e l'unica cosa che gli sembrava stabile erano loro. I suoi amici, che conosceva come i palmi della sue mani e Richie, che lo aveva sempre protetto sin da quando si erano conosciuti.
"È difficile adesso ma vedrai che troveremo un modo per vederci più spesso. Puoi venire da me quando vuoi"
"D'accordo" disse mentre si staccava da lui.
Richie gli baciò la guancia e lo prese per mano.
"Andiamo a vedere come sta andando la partita"

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