Eddie era imbottigliato nel traffico di New York. Appena la macchina si fermò si mise in risparmio energetico ed Eddie iniziò a tamburellare le dita a tempo di musica. Pochi minuti prima lo aveva chiamato Myra per sapere se aveva preso tutto. Lei era costantemente preoccupata per lui e all'inizio della loro relazione non gli era sembrato qualcosa di grave, ma con il passare dei mesi lui aveva inizato a sentire il peso del suo affetto e lo trovava irritante e pressante. Lei stava diventando oppressiva: non gli lasciava fare niente da solo e lo trattava come un bambino; proprio come sua madre. Era una cosa che aveva notato con il passare del tempo e per sua fortuna, prima che potessero sposarsi. Lei tirava fuori l'argomento quasi ogni settimana ma lui diceva di non sentirsi pronto e lei lo assecondava. Lui avrebbe tanto voluto lasciarla ma lei era così felice insieme a lui; anche lei provava dei sentimenti e non poteva rompere una relazione che ormai durava da due anni. Appena il semaforo si fece verde, gli squillò il telefono.
"Pronto, qui Edward Kaspbrak. Chi parla?"
"Eddie sono così felice di sentirti! Sono Mike Hanlon" e la sua voce rimbombò per tutta la macchina.
"Mike, quanto tempo. Come te la cavi?"
"Bene ma ho bisogno che tu ritorni a Derry. It è tornato"
Eddie inchiodò la macchina un attimo prima che il semaforo diventasse rosso e si schiantasse contro qualcuno.
"Cosa?"
"Dimmi che ritornerai"
Lui ci pensò un attimo e dopo un paio di secondi gli rispose.
"Va bene, ci sarò"
"Ci vediamo presto"
Appena il semaforo ritornò verde, Eddie fece un'inversione e ritornò al suo appartamento."Eddino mio, sei tu?"
"Si Myra sono io"
"Come mai sei a casa così presto?"
"Ho... un'emergenza. Un'altra sede ha bisogno del mio aiuto e devo andare ad aiutarli"
"Ma perché stai prendendo la tua roba?" Chiese lei preoccupata mentre entrava in camera da loro.
"Devo andare da loro per un paio di giorni. A quanto ho capito il problema è più complesso del previsto"
"Ma non possono mandare qualcun altro?"
"Sono quello più competente in materia"
"Io non voglio che tu vada" disse lei quasi frignando. Eddie aveva preso la maggior parte dei suoi vestiti e adesso mancavano solo i suoi medicinali. Lui entrò velocemente in bagno prima che lei bloccasse la porta. Aprì il suo armadietto e prese diversi flaconi e scatole di medicinali, compreso l'inalatore. Prima di uscire, abbassò la tavoletta del water e ci salì sopra. Spinse leggermente uno dei quadrati che ricoprivano il soffitto del bagno e raccolse le cose a cui teneva di più e uscì dal bagno.
"Eddie non puoi partire" disse Myra che era davanti alla porta.
Lui sospirò.
"Siediti sul divano e ne parliamo"
Lei fece come lui le aveva chiesto e aspettò. Eddie aveva preparato tutto e mise la valigia a terra.
"È una cosa troppo importante. Non posso mancare. Ci vediamo tra un paio di giorni" e lui si diresse velocemente alla porta.
"EDDIE NON PUOI FARMI QUESTO"
Lui uscì di corsa di casa ed entrò in ascensore. Lui continuava a schiacciare il tasto di chisura delle porte ma loro non sembravano muoversi. Solo quando Myra uscì dalla porta, decisero di muoversi.
"NON TI PERMETTO DI LASCIARMI" e finalmente le porte si chiusero. Eddie si controllò le tasche per vedere se aveva tutto ma non aveva dimenticato niente. Si girò verso lo specchio dell'ascensore e si osservò bene il viso.
Derry sto arrivando.Ben aveva appena concluso l'accordo per un edificio nel centro di Boston. Dopo la riunione gli era venuto un forte mal di testa e aveva chiamato un taxi perché lo riportasse a casa. Entrò in casa e si distese sul suo letto. Gli faceva davvero male la testa. Si alzò di mala voglia e prese un'aspirina, per poi ritornare a letto. Sentì il telefono suonare e decise di alzarsi per vedere chi era, ma si addormentò prima di poterlo fare. Ben venne risvegliato dal rumore di un tuono. Guardò l'orologio e vide che era quasi mezzanotte. Si alzò dal letto e accese la luce del corridoio. Il mal di testa era passato ma si sentiva come se il mondo girasse intorno a lui. Si fermò un attimo, appoggiandosi al muro e chiuse gli occhi; e quando li riaprì, si sentì di nuovo bene. Ben prese il telefono e vide che aveva cinque chiamate perse dallo stesso numero e decise di richiamare.
"Ben finalmente"
"Mike...Mike Hanlon?"
"Si sono proprio io"
"Scusami Mike, mi ero addormentato"
"Ti davo per disperso, forse anche morto"
Ben rise, ma smise quando capì che non era una battuta.
"Che cosa devi dirmi di così importante da chiamarmi più di una volta?"
"It è tornato" e un fulmine si vide squarciare il cielo. "Devi tornare a Derry. Stanno venendo tutti"
"Ci sarò anche io, non preoccuparti"
"Ti dirò presto dove incontrarci ma cerca di arrivare il prima possibile. A presto"
"Ci sentiamo" e la chiamata si interruppe.
Ben rimise il telefono dove si trovava e ritornò a dormire.Mike mise il telefono in carica, prese il suo quaderno e mise una v vicino al nome di Ben. In quel quaderno c'erano tutti i nomi dei Perdenti, con i loro numeri di telefono e la loro professione. Tutti erano diventati molto famosi oppure facevano il lavoro dei loro sogni. Era l'effetto della Tartaruga. Gli aveva dato fortuna e fama dopo che avevano lasciato Derry. Mike non era stato così fortunato. Qualcuno doveva rimanere a Derry per assicurarsi che It fosse morto. Non avevano deciso tra di loro chi sarebbe rimasto, aveva scelto di sua spontanea volontà. La sua famiglia abitava qui da minimo un secolo ed era suo dovere restare.
FINE CAPITOLO
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Ciao a tutti! Questo capitolo avrei dovuto postarlo domenica ma dovevo finire delle robe per scuola e non sono riuscita. Comunque non volevo farvi aspettare troppo e visto che domani è il mio compleanno, ho pensato di farvi un regalo e metterlo oggi. Passate una buona giornata e buon fine scuola <333
Vi adoro. -martina
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sunshine ✨ [reddie]
Teen FictionLGBT community 🏳️🌈 A due anni dalla sconfitta di It, i Losers sono ancora riuniti nonostante le difficoltà; ma tra Richie ed Eddie qualcosa sta per cambiare. 30-07-2018 #3 on reddie 22-09-2018 #4 on eddie