XXXII

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Richie dormiva tranquillamente nel enorme letto della sua stanza. La finestra era aperta e un raggio di luce gli illuminava il viso. Lui prese il cuscino e se lo mise sopra la testa in modo da coprirlo, ma poco dopo si arrese al inevitabile fatto che non avrebbe più ripreso sonno quella mattina. Sentì un piccolo rumore e la porta della camera si aprì ed Eddie in costume entrò nella stanza.
Richie mormorò qualcosa ma senza muoversi di un muscolo. Eddie alzò il cuscino e lo baciò.
"Ti sei svegliato, dormiglione"
Il cuscino ricadde al suo posto e Richie lo spostò subito.
"Eddie"
Lui si girò verso il moro e Richie gli fece cenno di stendersi insieme a lui.
"Non posso"
"Andiamo. Due minuti soltanto"
Lui sospirò.
"Sono fradicio. Mi cambio e arrivo da te"
Richie voleva fare una battuta ma decise di trattenersi e aspettò l'arrivo di Eddie.
"Hey" disse Eddie sorridendo.
"Hey Eds. Che ora è?" Chiese sbadigliando.
"Sono quasi le undici. Sei l'unico che non si è ancora alzato"
"I migliori si fanno attendere"
Eddie sorrise alzando gli occhi al cielo.
Richie lo osservava. Amava quel sorriso splendido che illuminava e incorniciava il suo volto in una maniera quasi angelica.
"Tutto okay?" Chiese Eddie che lo guardava ridendo con gli occhi.
"Si, stavo solo ripensando a quella volta quando io e tua madre-"
"RICHIE"
"Lo sai che ti amo tanto Eds. Non picchiarmi e non andartene" e Richie lo strinse forte in un'abbraccio e affondò la faccia della maglietta di Eddie. Lui intenerito da quel gesto accolse l'abbraccio e lo baciò sulla testa.
"Ti amo tanto anche io Richie"
Rimasero abbracciati per una decina di minuti o di più, ma con grande dispiacere suo, Richie ruppe il suono dei loro respiri che andavano all'unisolo.
"Abbiamo niente in programma per oggi?"
"Assolutamente niente. Possiamo fare quello che vogliamo, però...pensandoci bene...sei ancora tempo per fare colazione"
"Io voglio stare qui"
"Ma ci sono le ciambelle, i pancake, i waffle e anche una torta che-"
"Va bene, va bene mi hai convinto. Scendiamo a mangiare"

Entrarono nella sala da pranzo e trovarono Maturin e Ben giocare a carte nel fondo del tavolo.
"Giorno Rich"
"Ciao Benny, c'è qualcosa che mi consigli da mangiare?"
"È tutto troppo buono, ma ti consiglio i waffle al cioccolato e mirtilli. Sono davvero buonissimi"
"Benny si che si intende di queste cose" e Richie prese un piatto di waffle e si sedette al tavolo.
Richie era arrivato al suo terzo waffle quando una forte scossa fece tremare la sala da pranzo. Maturin materializzò dei cuscini vicino al tavolo delle cibarie, in modo che niente si rompesse.
"Usciamo da qui" disse Mat portandoli nella serra.
"Ragazzi che succede?" Chiese Bev.
"Dove sono gli altri?" Chiese Mat senza troppa agitazione.
"Wendy e Mike sono rimasti in spiaggia" disse Bill alzandosi dalla sedia vicino a Stan.
"Allora dovete rim-" e la serra tremò di nuovo e Bev si strinse forte a Ben.
Eddie, senza pensarci un attimo, uscì dalla serra.
"Dove stai andando?"
"Devo sapere che Mike e Wendy sono al sicuro" e corse giù per le scale del sentiero.
Richie lo seguì e gli altri fecero lo stesso.

"Wendy che succede?" Chiese Mike subito dopo la seconda scossa.
"Qualcuno sta cercando di entrare" disse lei mentre guardava il mare che si faceva scuro e le onde diventavano più alte.
"Ma come è possibile? Siamo nella tua mente, nessuno può entrare. Aspetta non dirmi che è-"
"Si Mike, è quello che pensi. Sta cercando di entrare qui"
"MIKE. WENDY" urlò Eddie mentre scendeva di corsa la scalinata.
Eddie camminò verso di loro ma qualcosa gli impedì di raggiungerli. Una barriera viola si era materializzata davanti a loro.
"Ma che cazzo" disse Richie appoggiando la mano sulla superficie della barriera. Era come una mini cupola.
"Scusate ragazzi, cercavo di avvertirvi ma voi siete corsi fin qui e io...non posso farvelo fare. Ho fatto una promessa"
"Di cosa parli Maturin?" Chiese Bill confuso come gli altri.
"Mike, dovresti entrare anche tu" disse Wendy.
"No no aspetta. Io non vado da nessuna parte. Io posso aiutarti"
"Per piacere Mike" disse lei guardandolo dritto negli occhi "voglio solo proteggerti".
Mike, senza dire altro, entrò nella barriera con gli altri e in quel momento, un vento altissimo si alzò intorno a loro. Avrebbe spazzato via l'intera isola se solo avesse potuto, ma Wendy lo impediva.
"Non possiamo fare proprio niente per lei?" Chiese Stan guardando Mat.
"Siete più protetti qui ma la aiuterò. Non proccupatevi"

Le onde erano ormai altissime e sembravano pronte a spazzare via l'intera baia, ma con un solo gesto della mano di Wendy, le onde si ritirarono. Una figura misteriosa arrivò sulla spiaggia. Era un ragazzo della loro età o forse più grande, e si guardava intorno.
"Proprio carina quest'isoletta. Sarà ancora più bella quando l'avrò rasa al suolo" e all'improvviso, intorno alla sua caviglia, apparì una catena.
"MATURIIIN. FORZA ESCI DI LIIII" disse ridacchiando "e tu invece" disse cercando di afferrarla "vieni più vicino".
Wendy fece un passo indietro.
"Hai paura di me?"
"No, sei tu che dovresti avercela".
Il ragazzo si mise a ridere.
"Io? Paura di te?" Disse mostrando solo una parte dei suoi infiniti denti.
"Pennywise, da quanto tempo" disse Mat arrivando vicino a Wendy.
"Guarda chi si fa vivo dopo milioni di anni. Non mi mancava proprio la tua faccia" disse It cercando di afferrarli. Si comportava da bambino viziato che cerca di afferrare i suoi giocattoli.
"Vattene, o questa è la volta buona che ti spazzo via da questo universo" disse Mat con una voce che sembrava risuonare per tutta l'isola.
Wendy
Lei si guardò indietro e vide i suoi amici che la guardavano.
Facci uscire, possiamo aiutarti disse Eddie.
I Perdenti rimangono uniti, ricordi? disse Stan.
Lei schioccò le dita e la bolla si trasformò in uno sciame di farfalle che volò sopra di loro.
"Uh carino il truccheto. Ne sai fare altri?"
"Devi andartene da qui"
"Non fin quando ci sarà un delizioso buffet ad attendermi" disse It guardando i Perdenti, che si erano radunati vicino a Wendy.
It era in trappola e ognuno di loro lo avrebbe picchiato con molto piacere.
"Non puoi fare più niente" disse Richie.
"Ne sei proprio SICURO"
It si liberò dalla catena e si trasformò nella sua versione da clown alta una decina di metri.
"Il tuo cerchio di sale non può tenervi lontano da me" e quando rise, la terra sotto i loro piedi tremò.
Wendy si alzò nell'aria e creò un mega robot, tipo quelli che piacevano un tempo ai Perdenti, e li mise tutti sulle spalle del robot. Lei stava dove avrebbe dovuto trovarsi il cuore della bestia. Lei era la batteria e i suoi amici erano come il flusso di energia che veniva dal telecomando principale.
Al mio tre, tirate un pugno più forte che potete.
"Noi siamo uniti, e non abbiamo paura di te. Non puoi batterci"
Tre.
Il pugno che investì il clown fu di una potenza micidiale e videro il clown piegarsi in due mentre la sua forma astrale spariva dall'isola dei Perdenti.
"Siete pronti. Andate e ucciditelo. Ci rivedremo molto presto ragazzi" disse Mat e tutto si fece nero.

Tutti si risvegliarono nel salotto di Wendy, ancora dentro al loro cerchio.
"Lo avete tutti visto mentre si piegava?" Chiese Bev.
"Ho visto anche del sangue" disse Ben.
"Ragazzi sapete tutti cosa dobbiamo fare" disse Bill.
"Uccidere quel fottuto clown di merda".
Ormai era come un motto per loro, come un grido di battaglia.

FINE CAPITOLO

sunshine ✨ [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora