sunshine ✨ [reddie]

IX

"Chee, sono arrivato, cos'è questa cosa urgente che dovevi dirmi?"
Entrò in casa di Richie. Stranamente non c'era nessuno ed era tutto silenzioso... ma sentiva provenire degli strani rumori dal piano di sopra. Decise di salire le scale e seguire il rumore.
"Richie?..."
Quando Eddie arrivò in camera di Richie, lo trovò disteso insieme ad una ragazza. Si stavano baciando appassionatamente. Era sconvolto e ormai il panico aveva invaso il suo corpo. La ragazza si voltò verso di lui, solo che non era una ragazza ma era il lebbroso che gli diceva:
"Lo vuoi anche tu un bacietto, femminuccia?"
Eddie spaventato corse giù dalle scale e prima che riuscisse ad aprire porta gli si parò davanti Pennywise.
"Oh ma guarda chi si rivede, il giovane Eddie Kaspbrak" il clown accennò a un sorriso.
"Io non ho paura di te, tu sei morto" disse mentre indietreggiava.
"Mi sai che ti stai sbagliando su entrambe le cose, Eddie caro" mentre si avvicinava.
"Ti stai sbagliando"
"Io non ne sarai tanto sicuro. Vedi, se fossi morto, io non saresti qui adesso. E poi, vedendo la tua faccia da mezza checca con il terrore negli occhi, mi è sembrato che ti spaventasse molto l'idea" e il mostro spalancò la sua enorme bocca per mostrare almeno una parte di tutti i suoi denti. It piombò su di lui, Eddie cerchò di sfuggirgli ma era troppo lento e venne schiacciato contro il muro.
"Ma guarda, il tuo braccino si è ripreso, ma non per molto" lui gli prese il braccio e glielo stritolò, gli lascio un enorme segno sul braccio per poi mollare la presa.
Eddie iniziò a correre verso la salvezza e il mostro non lo inseguì.
"Se proverai a dire ai tuoi amici di me, li distruggo proprio come ho fatto con tutti gli altri! Corri, finocchio, corri" e lui uscì dalla porta e improvvisamente si risvegliò.
Era tutto sudato e tremava dalla testa ai piedi.
Era solo un sogno, niente di più Eddie. Era tutto nella mia testa.
Ma quando si guardò il braccio, rimase pietrificato. Il segno che gli aveva lasciato il clown era proprio lì.
Guardò la sveglia e vide che erano le sei e che tra poco il sole sarebbe sorto.
Visto che di dormire proprio non se ne parlava, decise di vestirsi e andare a fare colazione.
Mentre mangiava, pensava a cosa fare, avrebbe voluto raccontare qualcosa a qualcuno.

...se proverai a dire hai tuoi amici di me li
distruggo...

Ma decise che non era il caso.
Per non dare troppo nell'occhio, decise di mettersi una felpa verde scuro e dei jeans neri.
Scrisse un biglietto alla madre per avvisarla e quando uscì di casa, non erano neache le sette.
Non aveva la minima idea di che cosa fare, ma poi gli venne un'idea.

Il telefono iniziò a squillare e dopo un paio di secondi una voce gli rispose:
"Pronto?"
"Hey brownie"
"Buongiorno Eddie, come me mai se già sveglio?" chiese Wendy mezz'assonnata.
"Per nessun motivo in particolare, potresti venirmi ad aprire?"
"La chiave è esattamente sotto il tuo piede"
Eddie guardò in alto vedendo che lei lo stava osservando dalla finestra, alzò il piede e vide la chiave che scintillava sotto la suola della sua scarpa. La prese, aprì la porta e salì in camera di Wendy.

Toc toc

"Ma chi potrà mai essere se non il mio adorato Eddie"
Lei si rialzò dal letto e corse ad abbracciarlo; rimasero abbracciati per un minuto buono e Eddie finalmente era tranquillo tra le braccia della sua migliore amica.

...mi sai che ti stai sbagliando su entrambe le cose, Eddie caro...

"Senti, non dire a Richie di questo lungo abbraccio, sennò mi spella viva"
"Sarà il nostro piccolo segreto" ed entrambi scoppiavano a ridere.
"Hai già fatto colazione?"
"Ma se mi sono appena svegliata"
"Hai ragione, ti facciò io la colazione, va bene?"
"Sei molto gentile, grazie. Io intanto mi vesto. Arrivò subito"

Quando Wendy scese si trovò in tavola dei deliziosi waffle fumanti, si sedette e iniziò a mangiare.
Eddie era molto silenzioso, lei gliene aveva offerto uno ma lo ha declinato dicendo che aveva già fatto colazione.
Era troppo pensieroso e ogni volta cercava di evitare il suo sguardo.
"Eddie che cos'hai?" Disse dopo aver finito.
"Niente perché?"
"Non dirmi bugie, so benissimo che mi stai mentendo"
Dopo una lunga pausa lui rispose:
"Un brutto sogno ma non ho voglia di parlarne"
"Va bene, ma lo sai che ci sono per te" e portò i piatti sporchi nel lavandino.
Quando uscirono di casa erano le sei e mezza.
"Posso attaccarmi con lo skate?"
"Adesso ti porto dietro di me, poi vai sullo skate, adesso è pieno di macchine."
"D'accordo mammina" disse ridendo mentre metteva lo skate nello zaino.
"Si parte"

Arrivati a scuola lui disse:
"Sono solo un po' agitato, ecco tutto"
Lei aveva un'espressione dispiaciuta.
"Dai stai tranquillo, era solo un sogno. I sogni non possono ucciderti"
Il mio braccio dice il contrario.
E insieme entrarono.

FINE CAPITOLO