26. la cena

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All'inizio pensavo di essere troppo svestito ma rispetto a quel Teyre ero decisamente coperto e da quello che avevo intuito quel Nathan non aveva nulla sotto la gonna proprio come voleva fare il mio Daddy con me.
Li guardai, lui stava parlando con gli altri tre in giacca e cravatta, i nostri sguardi si incrociarono e dopo che lui ebbe finito il suo discorso mi sussurrò

-tutto bene coniglietto?-

Io annuii e sorrisi, ma con la nuova misura che avevo della gag "bal" era molto più difficile.
Dopo un po' uno dei camerieri della casa ci chiamò tutti e andammo in sala da pranzo, mi accorsi che erano tutti molto più alti di me, anche gli altri sottomessi, noi potei non sentirmi inferiore, ma quando il mio Daddy mi fece sedere sulle sue gambe ero allo stesso livello degli uomini e più in alto di due dei sottomessi quindi sorrisi

La tavola era piena come non l'avevo mai vista. C'era un sacco di roba, di solito mangiavamo in due e anche se la cucina non si risparmiava non avevo mai visto così tante cose in tutta la mia vita.

Il mio "Matt" mi tolse la gag ball e notai che tutti mi guardavano supiti o nel caso del sottomesso azzurro e rosa, ammirati

Jack: -wow Matt lo stai educando bene-

Matt: -sì il mio Eli è con me solo da un mese-

Duca: -giusto che avevi appena cambiato, ho sentito che avevi preso un verginello per una cifra record-

Matt: -è proprio lui Fra, e i soldi non sono un problema quando si tratta dei miei bimbi. Vero Eli?-

-certo Daddy-

Fra: -se solo anche il mio Aw fosse così ubbidiente, non dovrei punirlo una volta ogni due giorni, vero?-

Awsten: -se tu la smettessi di parlare di me come se fossi un cane...-

Fra: -eppure non mi sembra che ti dispiaccia quando mangi a terri dalla ciotola in cucina caro il mio gattino.-

Awsten sorrise per quella che parve una frazione di secondo per poi guardarlo malissimo

Lo stava facendo apposta a rispondere male?
Io non lo avrei mai potuto fare, avevo troppa paura delle punizioni.
Ma forse quel Fr faceva delle punizioni che gli piacevano, erano ogni due giorni e l'altro sembrava cercarle apposta, guardai il mio Daddy che mi sorrise mettendo una delle sue mani sul mio fianco e con l'altra imboccandomi.

Gli scambi tra dominatore/sottomesso delle altre coppie mi interessavano davvero molto
Erano diverse da noi ma c'erano molte cose simili.

Verso la fine della cena da quello che avevo capito, il ragazzo di cui non sapevo il nome e che tutti vhiamavano Duca, aveva acceso qualcosa con un telecomando e dalle espressioni e gli ansimi del suo sottomesso capii che aveva acceso un vibratore a dai discorsi che ci furono dopo fu ovvio che lo teneva al minimo per torturarlo lentamente

Anche il mio Daddy avrebbe mai fatto una cosa del genere con me?
Poteva essere interessante, magari mentre eravamo in giro per negozi come quel pomeriggio, io che cercavo di trattenermi e lui che piano piano aumentava...
No. Non dovevo pensarci o mi sarebbe venuta un'altra erezione. Spostai lo sguardo ma anche lo spettacolo del ragazzino biondo vestito di rosa e azzurro non era meno eccitante, si vedeva che il suo padrone stava allungando le mani sotto al tavolo e lui rosso già prima era diventato di una sfumatura da far invidia ai pomodori.

Ma il mio Daddy non faceva nulla di tutto questo, era immerso nella conversazione, al massimo mi accarezzava il fianco.

Quel ragazzo tutto scuro e verde, Awsten stava facendo di tutto per provocare quello con i capelli biondi che ora gli aveva usato il collare per legargli le mani dietro la schiena per farlo stare fermo.

Presi fra le mie la mano libera del mio padrone e la portai sulla mia coscia appena sotto la gonna.
Lui continuò con la conversazione come se non fosse successo nulla ma in realtà aveva iniziato ad accarezzarmi quel punto è piano piano saliva.

Sorrisi, finalmente avevo anche io un po' di attenzioni.

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