-Allora sei un padrone di merda.
Perché sto così per causa tua.
È stata una punizione esagerata e quando ho cercato di farmi perdonare mi hai ignorato.
Sei uno stronzo.--la punizione originale era solamente dormire da solo per una notte, poi tu nel tentativo di farti perdonare tu sei cacciato in questo casino.
Ti avevo detto che non potevi masturbarti per nessuna ragione se non ero io ad odinartelo. Ma non è quello che ti ha fatto meritare la punizione.
È stato il tuo volermi provocare-Non ribattei, continuavo a pensare che non fosse giusto ma non avrei mai potuto ottenere nulla se non farlo incazzare ancora, continuai a piangere silenziosamente voltato di spalle senza rispondere
-ora ti va di calamarti un po' è poi andiamo a pranzare?-
Non risposi, mi sdraiati di nuovo dove ero prima e cercai di asciugarmi la faccia con il lenzuolo
-cucciolo...-
Mi aveva messo una mano sulla spalla per farmi voltare ma io mi chiusi a riccio di scatto
-non mi toccare.-
-tu sei mio, decido io quando posso toccarti.-
Stava iniziando a incazzarsi sul serio, si sentiva dalla voce, ma non mi importava
-questo è vero, ma se ti importa di più avere uno schiavo sessuale che un cucciolo che si rilassa con te sul divano mentre gli fai le coccole allora io voglio andarmene.
Preferisco ritornarnare in quel posto senza un letto senza cibo e senza igiene piuttosto che stare qui con te.-Stavo quasi gridando mentre lo dicevo.
Avevo superato il limite lo sapevo benissimo, sentii la mano del mio Daddy che si stringeva intorno al mio collo, mi alzava e mi faceva voltare il viso verso di lui-non ci sono resi. E se preferisci in posto del genere ti accontento subito.-
Si alzò dal letto sempre tenendomi per il collo e mi condusse fuori dalla stanza, percorremmo molti corridoi e passammo davanti a quella che mi ricordavo essere la danza delle torture, ma ci fermammo poche porte più avanti, il mio Daddy la aprì con la chiave e mi ci scaraventò dentro.
Era una stanza non piu grande di due metri per due, completamente spoglia i muri a differenza del resto della casa erano in cemento come quelli del garage, non c'era nulla a parte un secchio e una vistosissima telecamera in uno degli angoli in alto della stanza, non c'erano finestre e solo una luce al neon.Mi ero cacciato in un bel casino.
Piansi e piansi ancora ma sapevo che era inutile, me la ero davvero andata a cercare quella volta...
Non avrei dovuto dire quelle cose...
Ma io non mi meritavo una punizione così dura...
In realtà non era una punizione severa, era la mia vita di tutti i giorni solo segregato in camera senza poter vedere il mio Daddy, avevo scelto io di non mangiare e non lavarmi e tutto il resto...
Ora non ero più su un letto caldo pieno di coperte e orsacchiotti, non avevo una bella tv con cui distrarmi, ne fogli e pastelli a cera.
Solo un pavimento congelato e un secchio in cui sapevo che avrei dovuto fare i miei bisogni prima o poi.
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Bunny
RomanceUn mondo in cui i poveri si fanno comprare per soldi e i ricchi li comprano per avere dei servizi. Esistono anche delle aste per sottomessi sessuali e Eli (letto Ilai) finisce in una di queste ultime quasi per caso. Matt, un Daddy molto ricco lo not...