30. provocazioni (smut?)

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Come potevo fargli capire che mi dispiaceva davvero?
Mi guardai intorno cercando qualcosa e subito mi venne l'illuminazione, la gag ball.
Me la misi, molto stretta, quasi mi faceva male quel laccio intorno alla testa.
Tornai in piedi sul letto facendo vedere i due fogli ma non ci fu nessuna reazione.
Avevo di nuovo gli occhi lucidi.
Tornai a sdraiarmi mettendo i due fogli di fianco a me in modo che si vedessero bene e fissai la telecamera.

Dopo qualche minuto stavo per perdere le speranze, si misi bene il cappuccio della felpa in modo che si vedessero bene le orecchie e tirai più su le calze che si erano arrotolate un po' facendo in modo che mi stringessero per bene le cosce.

Continuava a non succedere nulla.

Iniziai a giocare con i miei capezzoli, sapevo che il mio padrone adorava farlo.
E ogni tanto con le dita percorrevo i due cuori di succhiotti che prima il mio Daddy mi aveva fatto intorno a quei due punti.
Era davvero bello giocarci, erano diventati tutti e due turgidi, ma non era come quando lo faceva il mio padrone...

Iniziai a pensare a quello che era successo poco prima, ero stato così bene con il mio Daddy... Sentii che mi stava venendo un durello e quindi cercai du pensare ad altro, ma quello che mi avrebbe fatto il mio Daddy se in quel momento fosse stato lì ij quella stanza continuava ad irrompere prepotente fra i miei altri pensieri e questo non feceva che peggiorare la situazione.

Guardai la telecamera e decisi in un istante. Avevo visto l'obbiettivo allargarz8 per zoomare su di me. Il mio Daddy mi stava guardando.
Mi rimisi nella stessa posizione di poco prima mentre il mio padrone mi faceva stare così bene.

Gambe aperte e sollevate, ma non c'erano spalle forti a cui appoggiarle e le mani poco sopra il mio addome, ma non c'erano capelli in cui far scivolare le dita...

Rimanendo sempre in quella posizione iniziai ad accarezzarmi il linguine come faceva sempre il mio Daddy per torturarmi, ma le mie mani non erano grandi e caldi come le sue, tutto questo non fece altro che peggiorare la situazione la sotto, abbassai le gambe ma le aprii più che potevo e iniziai a muovere piano una mano su e giù, l'altra la riportai ai capezzoli, giocandoci.

Il mio padrone mi aveva detto di non masturbarmi mai e poi mai sensa il suo permesso.
Ma io volevo che si arrabbiasse, volevo una reazione, volevo che entrasse da quella porta anche a costo che lo facesse da arrabbiato e con l'intenzione di sculacciarmi 500 volte.

Ma non successe nulla di simile, il mio padrone non dava alcun segno.

Iniziai ad andare più veloce, avevo quel dildo per gli allenamenti in bocca quindi non potei ansimare ma il mio respiro era molto più veloce e dopo poco iniziai a gemere.

Speravo non avesse i microfoni, che vedesse quanto stavo godendo e che entrasse dalla porta per sentire di persona quei gemiti ma non accadde.

Continuai a masturbarmi finché non venni con un gemito più forte degli altri, forse lo avrebbe sentito attraverso le pareti.

Mi sporcai molto, le gambe l'addome e anche il lenzuolo erano sporchi.

Volevo che il mio Daddy mi prendesse e mi facesse un bagno per quanto ero sporco.

Ma ormai avevo perso le speranze.
Mi misi un po' più comodo ma sempre con le gambe aperte e tutto in bella vista, ero così stanco per essere venuto due volte di seguito che mi ci vollero forse solo 10 minuti per addormentarmi.

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