49. Educato

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-vedo che lo hai educato bene.-

Ma nessuno di quelli nel cerchio aveva parlato.
Spostammo tutti lo sguardo verso l'entrata e vedemmo un altro ragazzo.
Era basso quasi quanto me ma io non avrei mai potuto avere quello sguardo di sfida o quell'atteggiamento così sfrontato

-non ci sei mai riuscito con me-

Matt: -Leo!-

Il mio Daddy lo salutò e mi fece segno di scendere, io mi misi di fianco a lui che si alzò per andare ad abbracciarlo

Matt: -il mio nanetto preferito, da quanto tempo, sei volato oltreoceano e non ci siamo più visti-

Leo: -sono cresciuto di ben 3 centimetri, e sono all'avventura caro il mio Matt-

Matt: -lo so, ho letto i tuoi libri, hai usato i miei soldi per un bel po' ma ora ti finanziano i viaggi vero?-

Leo: -sei proprio uno sugar Daddy, sempre a sborsare soldi non mi hai mai permesso di ridarteli-

Matt: -ma no, non mi servono, più che altro sono felice che sei riuscito a venire, l'aereo ha fatto ritardo?-

Leo: -no, no, sono venuto in elicottero ma dovevo salutare vecchi amici di qui prima di venire.-

Si bloccò per qualche secondo vedendo il posto che gli avevano lasciato libero

Leo: -quella è la mia sedia?-

Matt: -proprio la tua Leo-

lui si precipitò al suo posto e guardò lo schienale dietro

Leo: -c'è ancora scritto "Matt è uno stronzo mi ha preso a cinghiate perché facevo casino mentre lavorava" sono proprio fiero di questa incisione sai?-

Matt: -io no.-

Leo: -però non hai mai cambiato la sedia.-

E si sedette muovendosi su di essa subito dopo e quella fece un rumore strano

Leo: -scricchiola proprio come me la ricordavo. Quanto è bello essere di nuovo qui.
Però hai preso un tavolino nuovo-

Matt: -l'altro era in cristallo e me lo hai disintegrato, certo che ho cambiato tavolino.-

Quel Leo balzò su dalla sedia e venne verso di me stringendomi la mano

Leo: -tu devi essere Eli, il verginello vero? Ho sentito molto parlare di te.
Lo sai che quel coglione del tuo papino è molto orgoglioso di te?
Non fa che rinfacciare quanto tu sia un fantastico sottomesso e che non deve punirti ogni giorno per qualcosa di diverso come faceva con me.-

Matt: -Leo lo stai spaventano così...-

Era vero, cioè non proprio ma volevo che mi lasciasse la mano e che abbassasse un pochino il tono della voce...

Lui rise e mi lasciò andare

Leo: -scusa scusa, è che sono davvero felice di essere di nuovo qui.-

Il mio Daddy si sedette di nuovo di fianco a me e io tornai sulle sue gambe subito dopo afferrando una delle sue mani così grandi rispetto alle mie per tranquillizzarmi

Matt: -Leo è il più scalmanato di tutti i sottomessi che ho mai avuto-

Leo: -cazzo non lo so, Vincent potrebbe battermi ma anche Rob non scherza-

Matt: -linguaggio Leo.-

Leo: -giusto, la tua mania per il linguaggio, non posso neanche dire cazzo o porta Madon-

Matt: -LEO.-

Leo: -e va bene a va bene.
Ma dove sono Vì e Rob?-

Matt: -uno è in prigione e l'altro ha fatto una scenata prima che arrivassi tu

Leo: -di nuovo? Ma non era uscito? Di prigione intendo-

Matt: -c'è tornato e questa volta io non c'entro nulla, non ho capito bene che è successo ma a quanto pare ci resterà per un bel po'-

Leo annuii sorridendo

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