Passarono 5 giorni ma il mio Daddy non si faceva vedere, io mi alzavo solo quando sentivo la chiave della porta scattare e significava che potevo andare un bagno, ma per il resto rimanevo fermo sul letto, molte volte non avevo neanche la forza di alzarmi per mettermi al calduccio sotto le coperte, ci rimanevo sopra nudo a congelare.
Non mangiavo, i carrelli con le portate arrivavano spinti da sempre lo stesso camerie e venivano portati via intatti
Non mi ero mai neanche fatto un bagno, o lavato i denti, non avevo mai tolto quella strana museruola, forse per punirmi io stesso, o forse perché non ne avevo la forza.
Volevo solo che il mio Daddy venisse preoccupato da me per farmi stare meglio.
Ma non veniva.Quel giorno a pranzo non alzai neanche più la testa per controllare se fosse lui, ci avevo perso le speranze, mi raggomitolai meglio sotto le coperte e mi aspettai di sentire l'odore del delizioso cibo che mi veniva portato al quale dovevo resistere, ma non venne.
Non avevo neanche sentito il rumore delle ruote del carrello...
Che fosse lui? Non volevo tirare fuori la testa a vedere per poi rimanere deluso così rimasi fermo immobile.Sentii il materasso abbassarsi di fianco a me, qualcuno stava salendo sul letto.
E poi non ebbi più dubbi-coniglietto?-
Avevo sperato che arrivasse, avevo pianto per ore consecutive aspettando quel momento, non mangiavo da 5 giorni per quello. E adesso che lui era finalmente lì io non volevo più vederlo.
Lo avevo desiderato così tanto ma adesso la sua presenza mi faceva arrabbiare.Avevo la bocca occupata ma comunque non gli avrei risposto.
Lui delicatamente spostò le coperte scoprendomi la testa e mi slacciò quella gag ball appoggiandola sul comodino
-coniglietto?-
-vai via...-
Tenni gli occhi chiusi e solo in quel momento mi resi conto quanto mi facessero male i muscoli della faccia, erano tutti rigidi perché li avevo costretti a stare in quella posizione con la bocca aperta per troppo tempo.
-non posso... non mangi da 5 giorni, devi man-
Ma lo interruppi alzando un pochino la voce
-essendo di tua proprietà dovresti preoccuparti per me sempre no? Non dolo dopo 5 giorni che qualcosa evidentemente non va.
E comunque non ho fame.
Vai via.-In condizioni normali quelle parole avrebbero meritato anche più di uno schiaffo per la mia insolenza, ma il mio padrone non fece assolutamente nulla
-lo so cucciolo, ma ti meritavi una pu-
-NON DIRE CHE ME LO MERITAVO.-
Mi misi seduto di scatto sempre guardando dal lato opposto e intanto i miei occhi erano diventati lucidi
-io volevo farti felice... volevo fatti vedere che ero migliorato...
SEI SOLO UNO STRONZO.-Gli diedi le spalle tirando su con il naso e sfregandomi gli occhi
-cucciolo io...-
-no. Io non sono il tuo cucciolo, sono il tuo schiavo no? Allora puniscimi, sbattimi in galera o qualsiasi altra cosa, uccidimi se ti va, tanto puoi farlo.
Non potrei comunque oppormi.
Quindi fallo.
Pensavo solo che te ne fregasse di me.
Almeno un po'.-A questo punto piangevo davvero, ma non lo avrei guardato. No.
Lo sentii fare un respiro profondo dietro di me, sapevo che lo stavo spingendo al limite, ma non mi importava di quello che avrei dovuto subire, non mi importava più di nulla.
-Mi frega di te. E non ho intenzione di punirti. Sono qui perché sono preoccupato per te, non mangi, non ti lavi, sono il tuo padrone devo cercare di farti stare bene in tutti modi che posso, è un mio dovere...-

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Bunny
RomanceUn mondo in cui i poveri si fanno comprare per soldi e i ricchi li comprano per avere dei servizi. Esistono anche delle aste per sottomessi sessuali e Eli (letto Ilai) finisce in una di queste ultime quasi per caso. Matt, un Daddy molto ricco lo not...