54. presto

2.5K 67 4
                                    

La domenica era il mio giorno preferito, non c'era la sveglia e potevo dormire finché volevo, alcune volte il mio padrone mi svegliava e facevamo colazione insieme o altre volte mi lasciava dormire fino a pranzo.

Quella domenica ero io ad avere il sonno leggero e passai tutta la mattinata tra uno stato di sonno e di veglia mentre il mio Daddy russava.

Guardai l'orologio e vidi che erano le due, il mio padrone non dormiva mai così tanto ma avevo paura di svegliarlo.
Però volevo andare in bagno e se mentre ero lì lui si svegliava si sarebbe arrabbiato, aspettare o andare?
Decisi di aspettare.

Fortunatamente non dovei farlo per troppo, il mio padrone mezzo addormentato mi strinse e borbottò qualcosa che assomigliava a un buongiorno e mi diede un bacio sulla fronte prima di sbadigliare

-giorno padrone, dormito bene?-

-mhmh... sì... sei così comodo da abbracciare.-

Gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia

-cucciolo va a lavarti i denti ieri sera non volevo svegliarti mi sembravi troppo stanco-

-grazie Daddy-

Ma lui continuava a stringermi e non sembrava intenzionato a lasciarmi andare.

-mh.-

Mi diede una bella pacca sul culo e poi mi liberò per poi mettersi seduto sul letto

Io andai in bagno e feci tutto, quando tornai di là lui era alla finestra per guardare fuori

-Daddy?-

-sì principino?-

-credo si potrebbe cambiare il plug, uno più grande mi andrebbe bene-

-va bene... ma ormai di quelli che ti avevo preso sei arrivato al più grande, quindi ne avrai di nuovi, ma qui arriva il bello, sono da coniglietto.-

Io non capivo, c'erano dei coniglietti sopra?

-in che senso padrone?-

Mi avvicinai a lui per guardare anche io fuori dalla finestra, si vedeva un pezzo di piscina e il resto era il suo immenso giardino

-nel senso che la parte fuori sembra una coda e sarai ancora di più un coniglietto.
Sfortunatamente non puoi usare i pantaloni quando ce l'hai-

-si vede quanto ti dispiace. Vero che è rosa?-

-non credo ci sia neanche un paio di pantaloni nel tuo armadio.
Ovvio che è rosa-

-ma sì ci sono quelli corti con gli strappi sul culo
Amo il rosa-

-vero, ma non gli hai mai messi.
Lo so coniglietto-

Si allontanò dalla finestra per andare a prenderlo, era dentro una bella scatola rosa con le rifiniture oro e me lo porse
Era decisamente più grande di quello che stavo indossando in quel momento, ma era bellissimo...
Accarezzai la parte fuori e mi immagini con quello addosso, sai stato un coniglietto super carino.

-mi aiuti padrone?-

-va bene, ma solo perché è la prima volta-

Io sorrisi e tornai sul letto mettendomi sulle ginocchia e appoggiandomi ai cuscini

Il mio Daddy mi tolse il plug vecchio senza difficoltà e io feci solo un minuscolo gemito, pensavo avrebbe messo subito l'altro e invece

-stai facendo proprio un bel lavoro cucciolo mio-

Infilò medio e indice di entrambe le mani per poi iniziare a giocare con la mia apertura, allargarla e ogni tanto si abbassava per leccarla

- pa-padrone?-

Avevo iniziato ad ansimare

-sì cucciolo?-

-lo facciamo?-

Ero già pronto al classico ghigno e a una risposta affermativa

-no, oggi no-

Ma nel frattempo non la smetteva di stuzzicarmi, con il vecchio plug aveva preso a mettermelo e togliermelo velocemente

- pe-perchè?-

-perché l'ho deciso io.-

-sì ma i-io-

-non fare l'insolente.-

E mi diede una bella sculacciata alla quale io gemetti, ma questo non faceva altro che peggiorare la situazione

- ti pre-prego... Da-daddy...-

Non parlò per un attimo quasi stesse per cambiare idea, di solito mi dava quello che volevo quando lo pregavo, adorava quando lo facevo.

-ho detto di no.-

Tolse per l'ultima volta il vecchio plug e prese quello nuovo, mise un bel po' di lubrificanti sulla mia entrata bella dilatata e lo spinse dentro.

Io gemetti forte, ormai volevo solo venire, se avessi chiesto ancora mi avrebbe subito detto di no, quindi stavo solo aspettando che lui scendesse dicendomi di vestirmi e io avrei finito da solo in bagno sperando non lo scoprisse.

Ma lui non aveva intenzione di farlo, mi tolse il plug e me lo rimise dentro, io ormai gemevo, non era lungo come il cazzo del mio Daddy ma era sicuramente fatto apposta per essere più largo.

Lui andò sempre più veloce e le mie gambe iniziarono a tremare, sarei venuto fra poco.
Cercai di avvisarlo, non volevo sporcare il letto ma mi uscirono solo suoni indistinti che più che altro erano gemiti

E venni ansimando.
Il mio Daddy lo spinse un ultima volta dentro facendomi fare un versetto poco virile e poi mi diede una sculacciata più forte di quella di prima

-devi imparare a controllarti.
Non ti avevo dato il permesso di venire.-

Io mi sdraiati sul fianco per non sporcarmi con ancora il fiato corto

-non posso darci nulla padrone, non è che si può decidere...-

-certo che si può, e da oggi inizierai a fare degli esercizi per riuscirci.
Non voglio mai più vederti venire senza il mio permesso.
Intesi?-

Discutere non sarebbe servito a nulla

-sì padrone...-

-Io ora scendo, tu pulisciti e poi vieni a mangiare, non vestirti va bene così.-

Le coperte le avrebbero cambiate i camerieri, io mi pulii sbuffando, aveva detto di no e mi aveva fatto venire apposta, lo sapeva benissimo che venivo subito.
Mi ricordai le parole di quel Ech la sera prima, lo aveva detto che avrebbe iniziato con qualcosa del genere, ma non pensavo il giorno dopo...
Il mio padrone ci stava ascoltando, magari lo aveva fatto apposta.

Prima di scendere mi misi le mie orecchie da coniglio che si abbinavano splendidamente alla mia nuova coda, che non facevo altro che ammirare guardandomi allo specchio e poi uscii.

BunnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora