Capitolo 22

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"Il problema non è quando ti fanno perdere la pazienza, ma quando ti fanno perdere la voglia. Quando la rabbia è sostituita dal menefreghismo non c'è più speranza."

-G. di Basilio

Pov Dylan

Il suo piano è formidabile, non penserei mai che è stata una ragazzina di diciotto anni ad organizzarlo, in poco più di mezz'ora tra l'altro.

Alex aveva ragione a dirmi di non sottovalutarla, ma all'inizio con i suoi modi di fare mi dava l'area di una bambina immatura e viziata, scoprendo dopo che l'unica colpa che ha, è portare un dolore immenso che la sta distruggendo.

La sua capacità di reprimerlo la annienta sempre di più, anche se non lo da a vedere, ma sa mantenere la mente lucida in situazioni critiche come questa.

Suo nonno è morto da neanche una settimana e per lei, è come se non fosse mai successo... o almeno è questo che dà a vedere.

È molto più matura di quello che credevo, anche se tutt'ora mi diverto a stuzzicarla e infastidirla.

A parte in quei pochi momenti in cui non riesce a controllare la rabbia, è una roccia fredda.

Per questo ho un pizzico di fiducia in lei.

Se non ci fossero quei momenti in cui sprigiona un po' di rabbia, quando mi risponde a tono, quando vedo quel minimo di scintilla nei suoi occhi che cerca sempre di nascondere, non ci sarebbe speranza per lei.

Se lei non vuole mostrare nessun emozione, non riesci a leggere nulla in quelle gemme grigie, sprizza freddezza ed indifferenza da tutti i pori.

E gli altri potrebbero anche non accorgersene, ma io riconosco quel meccanismo.
Lo ho provato sulla mia pelle.

Come so che il suo comportamento è una difesa, una maschera che nasconde la sua vera natura. Una natura che fa paura anche a lei, e che non nasconde solo agli altri...ma anche a se stessa.

Alex più volte mi ha raccontato di come era prima. Una ragazza solare, socievole, si godeva la vita al massimo senza pensare alle conseguenze, correva sempre il rischio, era impulsiva istintiva...

Ora è una donna cresciuta troppo in fretta, costretta a portare il peso delle scelte della sua famiglia.

Tutti i suoi parenti sono morti eppure è qui, ancora in piedi.

Alex anche è una persona molto forte, come la sorella ha sofferto tanto, per quel poco che gli sono stato vicino lo ho visto stare male così tante volte che mi chiedo dove abbia trovato la forza per essere ancora qui.

Si è rialzato dal suo dolore ogni volta più forte della precedente, mentre lei... è come se si impedisse di soffrire, rendendo la situazione ancora più pesante di quello che è.

Alex non la ha mai vista o sentita piangere.

Non ha mai visto tristezza sul suo volto, un tempo era compensata dalla gioia e dalla felicità ma ora non c'è più nemmeno quella.

Solo rabbia.

Non riesce a sfogarsi in un altro modo.
Possiede una rabbia incontrollata che ti corrode le vene fino a farle esplodere.

Perché lei è questo, come una bomba ad orologeria e spero di non vederla mai esplodere, perché se perdesse veramente il controllo non so cosa potrei trovarmi davanti.

Vi assicuro che in questi anni ne ho viste di persone con la rabbia dentro, ma mai nessuno è stato come lei.

Io stesso...

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