"Eppure a volte anch'io avrei bisogno di un abbraccio. Di arrendermi e perdermi tra le braccia di un uomo. Un abbraccio che mi faccia sentire protetta anche se so proteggermi
da sola."
-Fabio VoloLe lacrime finiscono dopo non so quanto e rimango in uno stato di apatia, immobile.
Sono ancora seduta sulle gambe di Victor, con la testa sul suo petto.
Fisso davanti a me senza sapere neanche cosa di preciso sto guardando.
Lo sento allentare di poco la presa.
Rimane in silenzio con le labbra posate sulla mia fronte.Riesco a concentrarmi sul calore di esse e del suo corpo stretto al mio, sul suo respiro regolare, nonostante i battiti leggermente accelerati.
Non so quanto tempo passa, ne quanto dopo mi addormento, so solo che mi risveglio in una stanza buia, ed è notte fonda.
Solo una piccola lampada sul comodino vicino a me illumina di poco la stanza.
Un movimento sul lato opposto delle mura attira la mia attenzione.
Noto Victor seduto su una poltrona in un angolo.
Se ne sta seduto lì con un bicchiere di scotch deduco dall'odore pungente, e mi guarda.
Mi schiarisco la gola, non sapendo bene cosa dire.
Sono nella sua stanza, nel suo letto.
Prima che possa dire qualcosa si alza e viene verso di me. Si siede sul lato opposto del letto posando il bicchiere sul suo comodino.
<<È notte fonda, se vuoi continuare a dormire puoi stare qui, io andro in un'altra stanza.>>
<<No, non ho più sonno>> Chiarisco subito.
<<Va bene..>> si alza.
Tolgo il lenzuolo che mi accoglieva e mi alzo anche io.
<<Posso...fare una doccia?>>
<<Certo, per vestiti e il resto ho già avvisato di farti portare qualcosa per questi giorni, giusto per stanotte userai qualcosa di mio, non credo tu voglia stare ancora con quei vestiti.>> Abbasso lo sguardo, in effetti stanno iniziando a darmi fastidio, sia per il bisogno di lavarmi, sia perché sono sporchi e rovinati.
Il pensiero di indossare qualcosa di Victor mi agita un po', più che altro lo è il suo sguardo mentre lo dice.
<<Non c'è problema>> asserisco.
Possibile che ora sono così imbarazzata a parlargli?
Prima di dirigermi al bagno sposto lo sguardo sul comodino dove trovo il mio telefono in carica.
Alzo lo sguardo verso di lui <<grazie.>>
Un cenno con la testa è ciò che mi riserva prima di indicarmi dov'è il bagno e uscire dalla stanza per darmi privacy.
Prima di entrare, faccio il giro del letto e prendo il bicchiere che ha lasciato, finisco il contenuto in un sorso prima di dirigermi al bagno.
Accendo la luce e mi si presenta un'altra stanza gigante.
Non perdo tempo ad osservarla però e mi spoglio.
Butto i vestiti nel cesto della lavanderia accanto alla porta prima di dirigermi verso la doccia a parete.
Una doccia che la occupa interamente.
C'è solo un vetro trasparente a separarla dal bagno e quindi nessuna privacy.
STAI LEGGENDO
Full Of Darkness
AçãoSayah Morrison a soli 16 anni si ritrova imprigionata in riformatorio, dopo esser stata incastrata dalla banda mafiosa rivale del padre, morto pochi giorni prima. Il fratello è riuscito a salvarsi, ma lei? Le prove schiaccianti la costringono a rima...