Capitolo 49

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"Ho cercato la mia anima, ma non riuscivo a vederla. Ho cercato il mio Dio, ma sfuggiva. Ho cercato mio fratello, e ho trovato tutti e tre."

Torniamo alla base, dove le altre squadre si stanno già disfando di armi e giubbotti.

Faccio segno ad Alex di venire con me.

Devo dargli delle spiegazioni...

Entriamo nell'ascensore. 

Silenzio totale.

Preme il pulsante per l'ultimo piano.

Finalmente le porte si aprono, lui scatta fuori e si dirige al terrazzo.

Lo seguo in silenzio.

Si accende una sigaretta per poi poggiarsi alla ringhiera di spalle al panorama notturno, guardandomi impassibile.

<<Parla>> mi intima.

Mi ricorda quando i ruoli erano invertiti ed era lui a dover confessare.

Le parole di Victor mi tornano in testa.

Mi schiarisco la voce.

<<È partito tutto dalla sera al club...>> Inizio a raccontare tutto dall'inizio.

Quella sera, i messaggi, del "rapimento", il galà, fino ad arrivare ad oggi.

Lui ascolta in silenzio senza mutare d'espressione.

Finisco il racconto, e osservo il suo volto illuminato dai piccoli lampioni del terrazzo.

Una smorfia gli contrae il viso, spegne la terza sigaretta che si è fumato, spremendola contro il corrimano.

Mi incenerisce con lo sguardo.

Si sta immaginando di schiacciare la mia faccia, quella di Victor o di Fernando?

La lancia nel vuoto per poi mettersi braccia conserte.

Fa un respiro profondo per poi rilassarsi.

<<Anche se vorrei veramente ammazzarti per quello che hai fatto, suppongo che tu abbia avuto delle buone ragioni per farlo, così come io ho fatto, per le cose che ti ho tenuto nascoste.>>

<<È il tuo modo per dirmi che non te la prenderai con me?>> Tento incrociando mentalmente le dita.

<<No, cazzo! Mi hai fatto quasi prendere un infarto quanto ti ho visto con lui! E sappi che cambieranno delle cose, prima ci voglio parlare e poi ci organizzeremo.>>

<<Ora più che mai dobbiamo stare attenti, Victor non deve essere scoperto. Se Abel e Fernando si accorgono che sta tramando contro di loro è la fine, dobbiamo avere un vantaggio su di loro>> rifletto facendo avanti e indietro davanti a lui.

<<Domani parleremo di tutto nel dettaglio, ora... Ho bisogno di sbronzarmi>> rivela mettendomi una mano sulla spalla per poi superarmi.

Sta quasi sulla soglia, quando lo richiamo.

Si volta in attesa.

Non ho idea da dove caccio queste parole, ma glielo devo.

<<So che non lo dico mai, ma... Ti voglio bene fratello.>>

Vedo i suoi occhi cambiare.

Si riavvicina velocemente e mi prende tra le braccia stringendomi.

E per la prima volta, non sento il senso di soffocamento pervadermi come ogni volta.

Full Of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora