Capitolo 36

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🙏⚠️ leggete lo spazio autrice a fine capitolo perfavore ⚠️🙏

"Giudico le persone in base ai loro principi, non ai miei."
-Martin Luther King

Ora

Do una rapida occhiata intorno a me, notando che i dettagli dell'edificio non appartengono ad una base.

Siamo in una villa.

Percorriamo un lungo corridoio, il mio sguardo rimane fisso avanti, ma non si perde i dettagli di questa magnifica casa in stile vittoriano, con dettagli moderni che la rendono ancora più particolare e bella.

Passiamo davanti a molte stanze finché non raggiungiamo un salone a dir poco meraviglioso.

I miei occhi puntano inevitabilmente sulla parete a vetro che da su un giardino con piscina enorme, dove all'orizzonte si vede il sole tramontare sul mare.

È un vero sogno questo posto.

<<Ti piace la mia villa?>> Domanda mettendosi accanto a me.

Anche a questa distanza riesco a sentire il suo profumo.

Non rispondo alla sua domanda e mi avvicino ai due divani semi circolari posizionati al centro del salone.

Mi siedo e lo guardo aspettando che faccia lo stesso.

Lui sorride tra sé e sé e si siede di fronte a me sbottonandosi la giacca.

Divarica le gambe e poggia le braccia su di esse.
La testa dritta, lo sguardo puntato nella mia direzione.

Trasuda potenza e sesso da ogni poro.

Lui mi sorride malizioso <<Ci stiamo godendo la vista?>>

Il mio sguardo rimane freddo <<Non siamo qui per chiaccherare.>> Affermo seria accavallando le gambe.

<<Quindi andrò dritta al punto, cosa vuoi da noi?>> Domando senza esitare.

Il suo sorriso splendido si allarga <<Non da voi...da te.>>

Riformulo. <<E cosa vuoi da me?>>

Il suo sguardo si fa intenso.<<Te lo dirò quando sarà il momento.>>

<<Io credo me lo dirai ora, sono qui per questo d'altronde, quindi o parli o parli.>> Ribatto con un falso sorriso.

Piega il busto in avanti e si appoggia con le braccia sulle cosce.

<<Ho detto che te ne parlerò quando sarà il momento e così sarà, dopotutto non credo tu sia nella posizione di dettare comandi.>>

Un sorriso sadico si fa spazio sulle mie labbra. <<Sai cosa credo io invece? Che i tuoi uomini, non alzeranno un solo dito verso di me, perché io so il tuo segreto Ortega...>>

Si riappoggia allo schienale del divano con un sorrisetto. <<Tu non sai proprio niente furia, ed ora basta perdere tempo.>>

Questo soprannome mi da sui nervi.

Il suo sguardo si fa cupo.

<<Dobbiamo parlare di cose più importanti.>>

Alza un braccio e fa cenno ad uno degli uomini presenti nella stanza di avvicinarsi.

Lui fa come da ordine e porge una cartellina nera al boss.

<<Quello che sto per farti vedere cambierà tutto da adesso in poi.>> Mi dice con serietà, porgendomi la cartellina.

Full Of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora